Si respira un’aria nuova in casa Conpait dopo il passaggio che ha visto la mia nomina a presidente, alla guida dell’importante Confederazione pasticceri italiani. Grande fermento e tantissime iniziative in programma, che sono di buon auspicio per la realizzazione di un nuovo percorso. Elemento centrale e imprescindibile è la formazione del professionista, da sviluppare attraverso la promozione di numerosi corsi realizzati presso le sedi regionali dai maestri Conpait, con la volontà di voler ampliare il circuito su tutto il territorio nazionale.
Aria nuova in casa Conpait, formazione imprescindibile
Negli ultimi anni la pasticceria è profondamente mutata, questo non vuol dire che non si debba più guardare alla tradizione, ma partendo da questa devono essere utilizzati tutti gli strumenti della tecnologia e della nuova ingredientistica al fine di realizzare dolci più salutistici con un minore contenuto di zuccheri e calorie, avvalendosi inoltre dell’aiuto delle nuove attrezzature che consentono lavorazioni sicuramente più salubri e snelle. Solo così nascono dolci sempre più buoni, fortemente identitari, in grado di valorizzare le materie prime e le eccellenze delle nostre regioni, favorendo nel contempo uno sviluppo economico.
Non c’è però innovazione senza studio. Da qui l’esigenza di ampliare i percorsi formativi, infatti a tutt’oggi non esiste ancora il
riconoscimento normativo della
figura del pasticcere o del gelatiere: in Italia chiunque può aprire una pasticceria senza un effettivo percorso di qualifica e ciò mortifica la competenza e la professionalità dei professionisti ma soprattutto la tutela dei consumatori. Proprio in tale direzione l’obiettivo di Conpait è evidenziare e risolvere queste problematiche della categoria, rappresentandola fattivamente nelle sedi competenti.