La giornata conclusiva del convegno dei Condorns Bleus in Campania, svoltosi sul finire dello scorso anno, si è chiusa con una cena di gala in uno dei luoghi più belli di tutta la ristorazione italiana, il celeberrimo “Don Alfonso 1890” a Sant’Agata sui Due Golfi (Na). Qualche anno fa l’intera struttura, anche se già bellissima, è stata sottoposta ad un’attenta opera di trasformazione in ogni sua parte, dalla cucina alla biblioteca, dai locali della scuola di cucina alla sala da pranzo e alle esclusive e confortevoli suite. Ciò che stupisce piacevolmente di questo restyling è che nulla appare “nuovo” e l’atmosfera è quella di una grande casa patrizia d’altri tempi, perfettamente curata, nella quale ogni ospite si sente a proprio agio. Tutto è stato creato da un vero “poker d’assi”, vale a dire la famiglia Iaccarino: Alfonso, capofamiglia e chef-patron, l’onnipresente e indispensabile moglie Livia, e i figli Mario, in sala, ed Ernesto, in cucina.
La serata conclusiva del convegno dei Condorns Bleus in Campania si è svolta al “Don Alfonso 1890” a Sant’Agata sui Due Golfi (Na)
Siamo stati accolti nella biblioteca da Alfonso, che ha ripercorso la storia della famiglia e delle molteplici attività, comprese quelle all’estero, tutte con il comune denominatore dell’alta qualità, sia delle materie prime (per la gran parte provenienti dall’azienda agricola di famiglia, Le Peracciole, collocata in una sorta di paradiso terrestre a Punta Campanella, di fronte a Capri) sia per le realizzazioni di alto livello professionale. Mentre Alfonso raccontava, venivano serviti ottimi stuzzichini che accompagnavano flûte di Champagne Paillard.
Nella grande sala da pranzo l’eleganza degli arredi si coniuga con la ricchezza del vasellame e dell’argenteria
Dopo l’aperitivo, il gruppo ha visitato la grande e bellissima cucina, in pieno fermento per la cena, la scuola di cucina e, come sorpresa finale, l’incredibile cantina, assolutamente unica per la sua storia, addirittura pre-romana, nella quale sono collocate alcune migliaia di pregevoli vini ma anche, nella parte più antica, un locale per l’affinamento dei formaggi. I visitatori ne sono usciti estasiati.
Nella cantina, unica per la sua storia, sono conservati migliaia di pregevoli vini
Tutti a tavola nella grande sala da pranzo nella quale l’eleganza degli arredi si coniuga perfettamente con la ricchezza del vasellame e dell’argenteria. Ogni portata è stata realizzata in modo semplicemente perfetto. Con il piatto degli “Strascinati di nonno Ernesto” ad ogni ospite è stato donato un piccolo e prezioso volume intitolato proprio al piatto e scritto in poesia da Saltovar nel 1902. Ottimi i vini e, al termine della serata, una vera ovazione ha accolto la famiglia intera con applausi particolari al gruppo di collaboratori di sala, efficiente, pieno di premure per gli ospiti e professionalmente inappuntabile. Da parte mia, debbo ammettere che esperienze di questo tipo non sono purtroppo così frequenti, ma la performance della famiglia Iaccarino e del suo staff ci fa ben sperare per il futuro della nostra ristorazione di qualità.