Fino al 19 giugno continua a Palazzo Saluzzo Paesana di Torino la prima edizione della rassegna Stelle a Palazzo organizzata dall’Associazione Culturale BArock.
Ogni mese le sale settecentesche del Palazzo ospitano alcuni tra i migliori chef stellati d’Italia e dopo la Lombardia con Riccardo Bassetti, il Piemonte con Michelangelo Mammoliti, la Puglia con i Bros’, il mese di maggio viene dedicato al Lazio con Domenico Stile, una stella Michelin al Ristorante La Torre di Roma della famiglia Fendi.
Domenico Stile
Domenico Stile, uno tra i più giovani chef stellati d’Italia, napoletano di Gragnano, un sorriso che conquista come pure la sua concretezza e determinazione. Ha lavorato per grandi interpreti della cucina italiana, Vissani, Cannavacciuolo, Crippa e Bottura e non gli mancano le esperienze all’estero. Nella nostra conversazione ricorda le persone che hanno contribuito più di altre alla sua formazione: lo zio Enrico Cosentino, inventore dello scialatiello, un formato di pasta fresca che ha fatto epoca, entrata nella tradizione della cucina del sud che gli valse il premio Entremetier del concorso internazionale di cucina nel 1978, grande scopritore di talenti e docente all’Istituto Alberghiero di Castellamare di Stabia. Altra tappa importante per la sua formazione l’esperienza vissuta al fianco di Nino Di Costanzo, due stelle Michelin al Danì Maison a Ischia.
Per la serata a Torino, Domenico ha presentato un percorso di sette portate, in cui non mancano i richiami alla sua terra con il dessert Mousse di pastiera, grano saraceno, pompelmo caramellato ed achillea e la voglia di confronto con un piatto piemontese anche questo con un richiamo alla mediterraneità Risotto Acquerello all’estrazione di agrumi della costiera, gamberi rosa, vaniglia, asparagi e menta.

In accompagnamento i vini di due aziende piemontesi presentati dal sommelier Alessandro Tupputi del ristorante La Madernassa, stella Michelin di Guarene (Cn). Un aperitivo particolare ha preceduto la cena creato con gli infusi di té della Babingtons Tea Room, 125 anni in Piazza di Spagna a Roma, con i distillati di Compagnia dei Caraibi. Da notare anche il caffè presentato dalla torrefazione Mokadoro, un’eccellenza artigiana del Piemonte. Si tratta di un Colombia Barrique Rum fermentation coltivato sui versanti andini. Questo caffè ha riposato all’interno di barili che hanno contenuto rum per almeno 8 anni per circa tre mesi. In tazza colpisce la sua intensità e per le sue particolari caratteristiche aromatiche.
All’ex Teatro Paesana è possibile visitare la mostra Polvere d’artista, personale di Nazareno Biondo, giovane scultore torinese: 20 opere in marmo di Carrara dove oggetti di uso comune come mozziconi di sigaretta o lattine schiacciate, vengono rappresentati in grandi dimensioni.