Dopo uno stato di agitazione e protesta da parte dei pescatori italiani, i ministeri delle Politiche agricole e del Lavoro confermano operativi gli sgravi contributivi che la legge di bilancio fissa al 45,07%.
«Sono confermati - ha detto il Ministro
Maurizio Martina - gli sgravi contributivi per il settore della pesca. Abbiamo lavorato per tutelare il reddito dei pescatori e per dare concreta attuazione alla misura contenuta nella legge di bilancio. Dopo ulteriori approfondimenti effettuati dagli uffici dei Ministeri, è stato comunicato ad Inps e Inail che non vi sono elementi che impediscono la fruizione del beneficio».

Una buona notizia per il settore, che temeva le scarse possibilità di sopravvivenza delle imprese dopo che gli sgravi sono stati sospesi.
«Finalmente - ha commentato la notizia l'Alleanza Cooperative pesca - è arrivata la risposta che aspettavamo da giorni. Siamo soddisfatti per le rassicurazioni che arrivano dai ministeri del Lavoro e delle Politiche agricole circa la riconferma degli sgravi contributivi per il settore. È stata condivisa la nostra linea interpretativa. Una scelta di buon senso che consente di tutelare imprese e lavoro».
Altrettanto soddisfatta dell'annuncio dei due Ministeri è Coldiretti Impresapesca, che ricorda quanto l'eliminazione degli sgravi fiscali sarebbe stata devastante per il settore: «Le imprese sarebbero state costrette a pagare contributi maggiorati anche del 50%. Un peso insostenibile per le aziende ittiche nazionali, che sono per lo più medio piccole, già alle prese con gravi difficoltà ad imporsi sul mercato».