Un forno che ha stupito e interessato il pubblico presente a Parigi in occasione dell’ultima edizione di Parizza, il Salone dei professionisti della pizza, della pasta e della ristorazione italiana. Kuma Forni di San Giovanni Lupatoto (Vr), azienda di riferimento nell’universo ristorazione per la produzione di forni rotanti per pizzerie, si è presentata infatti nella capitale francese, molto sensibile alle suggestioni di design, con un forno vestito all’ultima moda, a pois e righe, pensato proprio per questa manifestazione. E lo stand dove ha troneggiato ha attirato molti acquirenti richiamati, oltre che dall’indiscusso elemento di arredo, dalle caratteristiche del rotante firmato Kuma.

«Abbiamo esposto il modello 105 della linea mix, la nostra gamma di forni professionali in versione mista legna e gas per chi cerca i vantaggi di entrambe le modalità», ha spiegato Mauro Segat, titolare dell’azienda scaligera insieme ad Alessandro Fratton. Kuma Forni, sul mercato da oltre 15 anni, produce per i professionisti della pizza forni rotanti da 4, 8, 10 e 14 pizze da 32 centimetri nelle versioni a legna, a gas e misto. «La rotazione - ha precisato Segat - assicura un’estrema facilità di utilizzo e rendimento costante ed elevato, consente di risparmiare sui costi e ottimizzare le mansioni degli addetti. Il moto rotatorio della piastra, infatti, libera il pizzaiolo dalle mansioni di controllo e spostamento delle pizze per evitare bruciature».
Tutti i modelli di forni Kuma, sia destri che sinistri, sono dotati di un computer che permette di controllare la temperatura, sapere quando le pizze sono quasi pronte grazie a un preavviso sonoro a 10 secondi dalla fine della cottura e comandare il forno tramite un joystick. Impostabile con diversi gradi di cottura e velocità, la programmazione è modificabile in ogni momento durante le fasi di lavorazione e prevede il giro piastra nei due sensi di marcia. Piastra sempre calda grazie ad un riscaldo ausiliario rappresentato da una resistenza elettrica corazzata.

Come optional è possibile inoltre far installare sotto il piano di cottura un bruciatore a gas che, come la resistenza, permette al forno di mantenere la piastra sempre a temperatura per tutto il tempo in cui viene utilizzato. È in grado di produrre una rosa di calore a contatto con il refrattario di circa 60 cm di diametro. Il forno può essere anche dotato di bruciatore con attivazione manuale o automatica. In questo caso sarà una sonda al laser collegata alla piastra di cottura a dare il via al riscaldamento supplementare in grado di aiutare il pizzaiolo in difficoltà nel sostenere picchi di lavoro improvvisi. Diffonde un calore immediato e va a risolvere in un attimo il problema dell’abbattimento di calore della piastra di cottura che determina una penalizzante scarsa cottura della pizza nella parte inferiore.
Per informazioni: www.kumaforni.it