Un passo alla volta, ma di corsa. La carriera di Sara Panzieri segue una scansione fulminea. Ventidue anni, da aprile è la bar manager della Sky Terrace dell’Hotel Milano Scala, una delle viste più emozionanti sulla città. Qui Sara mette a frutto le competenze maturate in pochi anni, ma in location che farebbero tremare i polsi anche a professionisti di lungo corso. Di carattere, certo, ne ha da vendere. E al Milano Scala, all’ottavo piano in verticale su Brera, gestisce tutto, dagli ordini agli addetti, dalla clientela alla cassa, al bancone, dove miscela e crea cocktail e long drink; una bar manager nel senso letterale del termine.

Sara ha iniziato a 19 anni in un locale sotto casa per guadagnarsi la “paghetta”. «Ma se fai una cosa la devi fare bene - racconta - così ho iniziato a tempestare di domande i colleghi. Una volta appreso cos’è un vermouth o un bitter, mi sono appassionata. Ho frequentato un corso per barmen e il bar sotto casa mi ha dato la possibilità di crescere». A tal punto che durante una serata in appoggio ai prodotti Branca le è stato consigliato di inviare il curriculum al Mandarin Oriental Hotel che stava per essere inaugurato in via Andegari. «Un curriculum di poche righe - spiega Sara - credo però abbia fatto breccia il fatto che parlo inglese, francese, spagnolo ed ebraico. Fatto sta che nel 2015 sono diventata una barlady in una struttura a cinque stelle».

Guidata dalla regia esperta del capo barman Mattia Pastori, Sara in poco meno di un anno impara a muoversi dietro un banco bar importante. Deve averlo fatto con impegno e perizia perché un altro 5 stelle lusso, il Park Hyatt Milan, la vuole come barlady. Giusto il tempo di prendere le misure, che Filippo Sisti, bar manager di Carlo e Camilla in Segheria, il cocktail bar di Cracco, la chiama con sé. «È stata un’esperienza eccezionale e stimolante nel locale più d’avanguardia d’Italia. La cucina liquida di Sisti è unica, la firma di un artista». Un esempio di cucina liquida? Detto e fatto: vodka infusa con legno di betulla, pesto di crescione, foam di polenta agli agrumi con meringa sbriciolata sopra. Quartieri alti del beverage.

Sara Panzieri
Dal bar sotto casa sono passati appena tre anni, quando a Sara viene offerta la carica di bar manager all’Hotel Milano Scala. Lo scorso aprile. «Come potevo rifiutare, a 22 anni, in un mondo professionale dove le donne faticano a emergere a livello manageriale?». Qui Sara mette a frutto l’intenso mosaico di esperienze maturato nel tempo di una laurea breve. «So riconoscere i gusti della clientela - racconta - e propongo anche ricette creative, ma senza strafare». Una sua rivisitazione del Bloody Mary prevede base di pinzimonio, mezcal con taglio di scotch whisky torbato, succo di pomodoro e, dall’orto dell’hotel, nasturzi. «Sono fiori dal sapore particolare; sanno di senape e peperoncino - commenta - vanno degustati tra un sorso e l’altro».