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Campionati della cucina italiana Fic Pozzulo: Così si promuove il confronto

La prima giornata dei “Campionati della cucina italiana” promossi dalla Federazione italiana cuochi si è rivelata un successo. Rocco Pozzulo ricorda l’importanza di occasioni come questa per confrontarsi e crescere

 
18 marzo 2016 | 17:41

Campionati della cucina italiana Fic Pozzulo: Così si promuove il confronto

La prima giornata dei “Campionati della cucina italiana” promossi dalla Federazione italiana cuochi si è rivelata un successo. Rocco Pozzulo ricorda l’importanza di occasioni come questa per confrontarsi e crescere

18 marzo 2016 | 17:41
 

Hanno preso il via oggi 18 marzo i “Campionati della cucina italiana” della Federazione italiana cuochi, inaugurati nel centro fieristico di Montichiari (Bs) “Vita in campagna” e che si concluderanno lunedì 21 marzo. Un grande evento, che racchiude tanti elementi di valore al suo interno e che rispecchia il nuovo volto che il presidente Rocco Pozzulo (nella foto) ha voluto dare alla Federazione con il manifesto del Cuoco 3.0: visioni, valori, vantaggi.

Tanti i concorrenti già in gara da questa mattina, tra singoli e squadre, e tante le competizioni ancora in corso, sotto l’occhio vigile di una giuria numerosa e qualificata, presieduta dal Maestro Giorgio Nardelli. Numerosi anche i cooking show in programma tutti i giorni di fiera si alterneranno grandi cuochi della federazione Alessandro Circiello, Seby Sorbello, Fabio Tacchella.

Rocco Pozzulo

«Il concorso, che è appunto alla sua prima edizione - dichiara il presidente Pozzulo - vede più squadre che gareggiano per la cucina calda. È una gara molto importante con un ristorante aperto al pubblico, quindi significa avere uno standard di qualità molto elevato, la giuria è inserita nel pubblico, quindi non ci sono dei patti appositamente preparati appositamente per i giurati, ma per tutti i commensali. Allo stesso tempo ci sono tanti singoli che partecipano per le categorie cucina calda, cucina fredda e poi c'è anche la parte artistica, che rappresenta un passo molto importante per chi fa buffet all'interno dei ristoranti. Infine abbiano l'area dedicata ai cooking show, per dare vitalità e importanza alle tipicità italiane, importanti perché visto che siamo nel padiglione Origine dell'informatore agrario».

Traspare entusiasmo dalle dichiarazioni che il presidente Rocco Pozzulo, che aggiunge: « Per noi il concorso non è solo un modo per dare medaglie, certo questo aspetto è importante per riconoscere il lavoro di un cuoco, ma è soprattutto un modo per fare capire che il lavoro che i concorrenti fanno all'interno delle cucine durante la gara è lo stesso che fanno quotidianamente nei loro ristoranti. Dal controllare i frigoriferi la mattina e posizionare gli alimenti, al controllare l'igiene; sono attività che un cuoco fa frequentemente».



«Aldilà del fatto che in queste occasioni esce la famiglia della Federazione italiana cuochi, è molto importante il confronto che emerge, e che fa parte del dna del cuoco. Un cuoco che rifiuta il confronto, a nostro modesto avviso, non può andare molto avanti. Il confronto deve essere quotidiano, con i colleghi e in questo caso con il pubblico».

«Quest'anno abbiamo avuto molti partecipanti giovani - conclude Pozzulo - e tanti ragazzi degli istituti alberghieri, e ne siamo felici, infatti la prossima domenica sarà consegnato il trofeo Miglior allievo (Trofeo Metro) a cui parteciperanno i migliori allievi di ogni regione. Si tratta di uno scambio generazionale. Anche in giuria abbiamo persone più o meno giovani, ed è bello vedere confrontarsi persone di varie età».

L’evento si sta svolgendo all’interno della 6ª fiera “Vita in Campagna”, all’interno de “Il Salone di Origine”. I “Campionati della cucina italiana” sono di fatto la più grande vetrina nazionale che vede concorrere e confrontarsi nei quattro giorni più di 400 chef e team regionali o provinciali in tutte le categorie di gara. La cucina calda, quella fredda e le opere della gastronomia artistica nelle interpretazioni di veri professionisti; tendenze e proposte per dar prova del grande spettacolo della cucina italiana e dei suoi straordinari prodotti.

Il prossimo 2 aprile Rocco Pozzulo sarà tra i relatori del talk show “L’ospitalità e lo stile italiano motori del turismo e della filiera agroalimentare”, che si svolgerà in occasione del Premio Italia a Tavola, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze. Insieme a lui interverranno il sindaco Dario Nardella, il ministro della Cultura Dario Franceschini, lo stilista Stefano Ricci, il presidente ed il vicepresidente di Fipe Confcommercio, Lino Stoppani e Aldo Mario Cursano, la presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini, lo chef tristellato Niko Romito, Francesco Cerea, del ristorante Da Vittorio, il direttore del Museo Stibbert Enrico Colle, Andrea Cecchi, amministratore delegato di Cecchi wine, il direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini, il presidente di Euro-Toques Italia e International Enrico Derflingher, il presidente di Ampi Gino Fabbri, il presidente di Conpai Federico Anzellotti, e il presidente di Noi di Sala Marco Reitano.



Rocco Pozzulo sarà anche ospite d’onore della cena di gala che seguirà il talk show, e che ospiterà la più importante brigata di cuochi e pasticceri (per valore e rappresentatività) mai vista in Italia, a Palazzo Borghese, a Firenze. Insieme a Pozzulo cucineranno: Annie Féolde, Enrico e Roberto Cerea (3 stelle Michelin), i presidenti Euro-Toques (Enrico Derflingher), Jre (Marco Stabile), Le Soste (Claudio Sadler), Chic (Marco Sacco) e Itchefs-Gvci (Aira Piva, direttore). Lorenzo Alessio (Fic), Luca De Negri (itChef), Fabio Potenzano (Fic), Seby Sorbello (Fic), Matteo Scibilia (per Tricecom), Daniele Zennaro (per Valbona). Per i pasticceri di AMPI ci saranno il presidente Gino Fabbri, Gianluca Fusto e Paolo Sacchetti, e per quelli di Conpait il presidente Federico Anzellotti, Andrea Restuccia (campione italiano di pasticceria seniores 2016) e per il corso di pasticceria di Alma Matteo Berti.

Ai più alti livelli anche la squadra dei barman: Cinzia Ferro, Gian Nicola Libardi, Francesco Cione, Paolo Rovellini, Marina Milan, Flavio Esposito e Luca Angeli. A seguire gli abbinamenti curati dai sommelier dell’Ais guidati da Massimo Rossi, con la presenza come consultant di Alessandro Scorsone, Luca Martini e Andrea Galanti. L’assistenza alla cucina e in sala sarà fornita dal catering Lodovichi e quella logistica da Lo Scalco.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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