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I fratelli Serva a Bucarest chiudono la Settimana della cucina italiana

Sandro e Maurizio Serva del ristorante La Trota hanno reso omaggio all'eccellenza della cucina italiana: alla cena di gala hanno proposto ingredienti e sapori delle terre reatine e quelli delle aree colpite dal sisma

 
05 dicembre 2016 | 16:25

I fratelli Serva a Bucarest chiudono la Settimana della cucina italiana

Sandro e Maurizio Serva del ristorante La Trota hanno reso omaggio all'eccellenza della cucina italiana: alla cena di gala hanno proposto ingredienti e sapori delle terre reatine e quelli delle aree colpite dal sisma

05 dicembre 2016 | 16:25
 

I fratelli Sandro (nella foto, terzo da sinistra) e Maurizio Serva (nella foto, secondo da sinistra), del ristorante La Trota di Rivodutri (Ri), membri di spicco dell’associazione Euro-Toques Italia, ospiti dell'Ambasciata italiana a Bucarest hanno chiuso in bellezza la prima “Settimana della cucina italiana nel mondo”. A fare gli onori di casa l'ambasciatore Diego Brasioli, il vice ambasciatore Dario Savoriti e la squadra di lavoro diplomatica che hanno organizzato tutto nei minimi particolari per una serata che, tra gli altri, ha visto protagonista il presidente della Repubblica della Romania, Klaus Iohannis.

fratelli Serva Bucarest cucina italiana

«La manifestazione - dichiarano Sandro e Maurizio Serva - è stata occasione per far conoscere le eccellenze della cucina italiana in Romania dove comunque il legame con il nostro Paese è già forte. Per la serata di gala abbiamo portato in tavola sapori e gusti delle terre reatine e quelli delle aree colpite dal sisma, già al centro dell'attenzione dell'Ambasciata che in questi mesi ha fatto molto per queste zone. Dalla carpa di Campotosto alla farina di Santa Susanna, passando per il pecorino di Leonessa ed i vini della cantina “Le Macchie” di Castelfranco, abbiamo fatto conoscere una parte dei nostri piatti migliori».

«Con questa tappa abbiamo chiuso la “Settimana della cucina italiana nel mondo”, una manifestazione che si inserisce nel piano di azioni che vede in campo il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, il minis-tero dell’Istruzione, in sinergia con il ministero dello Sviluppo economico. Cogliamo l'occasione per evidenziare l'importanza della manifestazione alla quale ha preso parte il presidente della Repubblica e questo è stato possibile grazie all'impeccabile organizzazione dell'Ambasciata che si è sicuramente distinta per l'accoglienza e che ha valorizzato al meglio l'occasione capendone in pieno i valori fondanti».?

Ad esprimere soddisfazione è stato anche l'ambasciatore Diego Brasioli che ha evidenziato come «Il percorso seguito è stato quello di interpretare l'iniziativa coinvolgendo attori privati e non del sistema Italia che vanno dall'Accademia italiana della cucina alla Camera di Commercio, fino alla scuola italiana qui presente dove sono state fatte iniziative tematiche. Molto abbiamo fatto in questi giorni anche nei ristoranti di Bucarest e il successo riscontrato è stato notevole. Sono stato felice di avere ospiti due chef come Sandro e Maurizio Serva perché hanno interpretato al meglio la cultura del territorio che ha comunque molte cose in comune con quello ospitante».

«Un segnale chiaro di vicinanza con l'Italia e in particolare con le aree colpite dal sisma dove il contributo in termini di vittime della Romania è stato importante. Lo scorso giugno abbiamo ospitato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che con il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha partecipato all'apertura di un importante forum economico dove è stata dedicata una sezione intera all'agroalimentare e questo per far capire l'attenzione che c'è su questo tema e il rapporto tra i due Paesi».

I fratelli Serva non sono stati gli unici membri di Euro-Toques che hanno partecipato attivamente alla prima “Settimana della cucina italiana nel mondo”; ricordiamo il successo del gala di apertura a Praga con il presidente Enrico Derflingher, Ciro D'Amico, executive chef di Borgobrufa Resort, e Gianni Tarabini de La Fiorida. Filippo La Mantia del ristorante “Filippo La Mantia, Oste e Cuoco” ha rappresentato la cucina italiana in Oman, mentre Giancarlo Morelli, chef del Pomiroeu, ha celebrato il cibo made in Italy in Georgia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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