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Cuochi uniti per crescere e condividere La rivoluzione parte da Meet in Cucina

Per il secondo anno “Meet in Cucina” si conferma come opportunità di confronto tra i cuochi dell'Abruzzo. Ospite d'onore Massimo Bottura. Rivoluzione in cucina grazie a una nuova generazione di professionisti e alla Fic. 8 cuochi abruzzesi si sono alternati sul palco, affiancati da esperti e dal secondo chef al mondo

di Alberto Lupini
direttore
 
19 gennaio 2016 | 16:04

Cuochi uniti per crescere e condividere La rivoluzione parte da Meet in Cucina

Per il secondo anno “Meet in Cucina” si conferma come opportunità di confronto tra i cuochi dell'Abruzzo. Ospite d'onore Massimo Bottura. Rivoluzione in cucina grazie a una nuova generazione di professionisti e alla Fic. 8 cuochi abruzzesi si sono alternati sul palco, affiancati da esperti e dal secondo chef al mondo

di Alberto Lupini
direttore
19 gennaio 2016 | 16:04
 

Riscoperta di valori e tradizioni, ma anche innovazione a “Meet in Cucina”, il congresso dei cuochi abruzzesi, ideato dal giornalista Massimo Di Cintio (nella seconda foto in basso), e promosso dall’Unione cuochi abruzzesi (Uca) aderente alla Federazione italiana cuochi (Fic) e dal Comune di Chieti. Le sale del centro espositivo della Camera di commercio di Chieti si sono aperte (e riempite) per un confronto tra cuochi e ristoratori sulle nuove tendenze in cucina.



«Questa nuova generazione di cuochi - afferma Massimo Di Cintio - chiede di uscire dalle cucine; non per essere sotto i riflettori, ma per mettersi a disposizione degli altri. L'idea è di contaminarsi, raccontarsi a partire dalla tradizione, fino ad arrivare a chi sta sperimentando cose nuove, ricercando prodotti. I due punti chiave di questa rivoluzione della cucina abruzzese sono una nuova generazione di cuochi e la riscoperta di un patrimonio di prodotti grandissimo».

«L'Abruzzo - continua Di Cintio - per il 33% del territorio è coperto da parchi nazionali e riserve e ha il più grande patrimonio floristico d'Europa. È un patrimonio a cielo aperto che i cuochi stanno riscoprendo. Ci sono molte piccole aziende che vengono valorizzate e collaborano con la ristorazione. Questa è la nuova strada che si impegna a percorrere la cucina abruzzese, ovviamente con l'aiuto di grandi chef che raccontano la loro esperienza. Non abbiamo bisogno di imitazioni, ma si ispirazioni». Un modo, in sostanza, di fare squadra e di dare unità vera ad un settore che ha semrpe sofferto di frammentazioni e scarsa capacità di farsi rappreesentare. Un ruolo assunto oggi con decisione dalla nuova dirigenza della Fic che non acaso ha visto in quest'evento un modello virtuoso da prendere ad esempio. 

Massimo Di Cintio

Sul palco si sono alternati 8 cuochi abruzzesi: Arcangelo e Peppino Tinari del ristorante Villa Maiella di Guardiagrele, Cristian Di Tillio del ristorante Il Ritrovo d’Abruzzo a Civitella Casanova, che ha proposto un coniglio, Nicola Fossaceca del ristorante Al Metrò di San Salvo Marina, con un ottimo il raviolo ai sapori di mare e ricotta di pecora affumicata, Nadia Moscardi del ristorante Elodia nel Parco all’Aquila, con la sua versione dell'orto abruzzese, Matteo Iannaccone del ristorante Cafè Les Paillottes di Pescara, che ha approfondita la tecnica dell’affumicatura, e Mattia e Marcello Spadone del ristorante La Bandiera di Civitella Casanova che hanno presentato gli ortaggi cucinati al sale. Per tutti molti omaggi e una Pentola Agnelli consegnata da Maurizio Di Dio, esperto di marketing, che ha esposto l'iniziativa di Pentole Agnelli #nontoccatemilapadella.

Ospite d’onore della seconda edizione di “Meet in Cucina” è stato infatti Massimo Bottura (nella prima foto in basso al centro), il cuoco che vanta 3 stelle Michelin e i massimi punteggi dalle principali guide nazionali e internazionali, che ha ricordato davanti ad una sala gremitissima la centralità della tavola nella società italiana, ed è stato nominato per l'occasione cavaliere dei Maccaroni alla Chitarra. Il risultato è stato uno spirito di collaborazione che annulla quella separazione che si avverte in troppi casi in alcuni casi.

Massimo Bottura

«Questa è proprio la nostra forza - ha aggiunto Massimo Di Cintio - la nuova governance della Fic, sia a livello nazionale che regionale vuole questo. Vuole aprire le porte e togliere un po' di polvere da quello che era il modo di affrontare le cose. Lo vuole fare con la massima trasparenza e contaminazione. L'idea è che chi fa ricerca e sperimentazione possa trasferire le sue conoscenze agli altri, che non hanno le strutture o l'esperienza adatte. Se si riuscisse a creare questo scambio, questa possibilità, questa idea di guardare oltre, allora il sistema potrebbe crescere».

Ad attestare dell'importanza dell'evento per la Federazione italiana cuochi era presente anche Rocco Pozzulo, presidente nazionale, ma è il presidente dell'Unione cuochi abruzzesi, Andrea Di Felice (nella foto in basso) che dà il senso al progetto: «La Fic abruzzese è partner di questo evento - sostiene - è colei che insieme a Massimo Di Cintio ha condiviso questo progetto unico nella storia abruzzese, che si è realizzato grazie al fatto che abbiamo percepito la necessità di un cambiamento. Le nostre esigenze così come l'incontro quotidiano con i nostri colleghi ci hanno spinto a poter creare una manifestazione che avesse dei contenuti e che promuovesse la condivisione, permettendo ai cuochi/colleghi di incontrarsi. Da qui nasce proprio il nome “Meet in cucina”, è un incontro di esperienze».

Andrea Di Felice

«I cuochi Fic in Abruzzo sono 800 - conclude Andrea Di Felice - ma siamo in crescita. La collaborazione con cuochi stellati ci onora del lavoro fatto in Abruzzo, ma vale anche per i cuochi di tutta Italia. La Fic si sta rinnovando e stiamo spendendo le nostre energie per fare in modo che anche i cuochi stellati condividano questa nuova filosofia della Federazione. La nostra mission è quella di fare crescere la professione del cuoco».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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