Di Vesuvio sovente si afferma che ce ne sono due! A sostegno di questa affermazione c’è il suo essere biconico: il Vesuvio propriamente detto e il Monte Somma. È così: l’orografia non mente. E però qui l’essere bino del complesso vulcanico lo vogliamo intendere, a ché la divulgazione sia immediata, in termini, ci sia consentita questa locuzione, di “affaccio”.

Una delle sale interne della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
Un lato del complesso vulcanico affaccia sul Golfo di Napoli, contribuendo da par suo a renderlo tra i paesaggi più belli del mondo. L’affaccio da cartolina. E però... c’è il lato B! L’affaccio che fa spaziare lo sguardo sul fertile entroterra, sull’Ager Nolanus e sull’Ager Nucerinus: coltivazioni arboree che danno eccellenze quali l’albicocca e la noce, oltre al pomodoro. Famose le città del lato A: Ercolano, Torre Annunziata (l’antica Oplontis), Pompei, Stabia. Meno famose le città del lato B. E tra queste Somma Vesuviana, città laboriosa, agricoltura fiorente.
La pizzeria “I Fontana” e Pietro Fontana
Qui in un luogo che a definirlo bello si dice piccola bugia, perché proprio bello non è, il quarantaduenne Pietro Fontana, dalla moglie Melania Panico amorevolmente e validamente coadiuvato, fa nascere l’eponima pizzeria “I Fontana” che, ci si prende consapevolmente l’azzardo, non esitiamo a collocare nell’empireo delle pizzerie campane.

Pietro Fontana e la moglie Melania Panico
Pietro lavora in pizzeria da sempre: gavetta nelle pizzerie di provincia e poi tre anni in Germania dove preziosamente introita e metabolizza anche gli aspetti gestionali, dacché una cosa è fare le pizze farle buonissime, cosa altra è far quadrare i conti dell’impresa “pizzeria”.
Formazione e coraggio imprenditoriale
Anelito alla formazione permanente, frequenta profittevolmente corsi di perfezionamento sugli impasti avendo a maestri Giorilli e Bonci. Nell’anno 2019 la decisione di intraprendere. Tutto bene tranne il “piccolo dettaglio”. Si chiude subito, forzatamente, causa pandemia! Quindi, apertura vera, a pieno regime, soltanto tre anni fa, all’incirca.

Pietro Fontana
Locale di spiccata pregevolezza estetica: 140 coperti interni a cui, nelle lunghe estati di qua, se ne aggiungono altri 120 all’esterno. Offering saggiamente non sterminato con driver la stagionalità.
Un viaggio nei sapori: le pizze degustate
Squisita, ci viene servita come amuse-bouche mentre invece a momenti potrebbe costituire pietanza unica di appetito delicatino, la frittatina cacio e pepe. Sì, un momento, ma il cacio è nientedimeno che il Conciato Romano fatto da Manuel Lombardi nel suo caseificio Le Campestre a Castel di Sasso, nel Casertano. Si bevono due birre del birrificio Kbirr di Fabio Ditto. Si comincia con la “Natavota”.

Una delle sale interne della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
Le pizze nel dettaglio
Si comincia con la pizza nel ruoto Vecchio Ricordo, il cui impasto realizzato con criscito, farina di grano e cereali viene ricoperto da tre pomodori del Vesuvio (rosso, arancione e giallo) saltati in padella, da origano di montagna, da aglio fresco e da olio evo monocultivar peranzana. Pizza di ragguardevole bontà. A seguire trittico delle Pizze Concept.
Si comincia con la Metamorfosi di carciofi con carciofi arrostiti, crema di pecorino dei Monti Lattari, maggiorana, pepe di Sarawak, pesto di aglio orsino, provola di Jersey, tartufo nero Uncinatum e olio evo. Si prosegue con la Evoluzione Scarola con colatura di alici di Cetara, fiordilatte di Jersey, olive itrane, papaccelle in agrodolce, primosale, scarola riccia a crudo e olio evo.
La Metamorfosi di carciofi della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
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La Vecchio Ricordo della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
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La Evoluzione Scarola della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
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La Sotto Terra della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
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La pizza a ruota di carro della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
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La Metamorfosi di carciofi della Pizzeria Fontana di Somma Vesuviana (Na)
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A compimento del trittico, la Sotto Terra con funghi porcini, melagrana, germogli, sale Maldon, pepe di Sarawak, provola di Jersey, tartufo nero pregiato e olio evo. Su quest’ultima pizza, e sulla successiva, la birra fatta da Kbirr diviene la Natavota Red.
Per patron Pietro la ruota di carro è letterale! Diametro di 38 cm! Spicchio generoso della ruota di carro denominata 081, a lasciare intendere quanto questa pizza sia, tra tutte, la più radicalmente napoletana. Topping in cottura forno: basilico, fiordilatte di Jersey, olio evo, Pomodoro San Marzano Dop. In uscita forno: stravecchio di Bruna Alpina. Una pizza di commovente bontà!
Un dolce sorprendente e il Nucillo di ‘e Curti
Dulcis in fundo: Uovo al tegamino a disvelare le competenze da pastry chef del prode patron Pietro. Confettura di albicocca Pellecchiella del Vesuvio, crispy al latte, crumble alla nocciola, mezza sfera di cioccolato, mousse di panna cotta: semplicemente squisito! E da bere!? Chicca vesuviana: il nucillo di ‘e curti di Sant’Anastasia. Pizzeria di destinazione di quelle che... valgono il viaggio!
Via Annunziata, 58 80049 Somma Vesuviana (Na)
Martedì-Domenica: 19:00-00:00, Sabato: 12:30-15:00, 19:00-01:00, Lunedì chiuso