Sabato 31 maggio si disputa la ventesima tappa del Giro d'Italia, la Verrès-Sestriere, lunga 203 km. Dalla Valle d'Aosta alle valli di Lanzo. Scalata del Colle del Lys come antipasto del Colle delle Finestre, la Cima Coppi con i suoi 8 km di sterrato al 9%. Breve discesa e salita finale a Sestriere. La Corsa Rosa potrebbe decidersi su queste montagne, di sicuro è l'ultima occasione per dare qualche scossone alla classifica.

La ventesima tappa del Giro d'Italia partirà da Verriès per giungere a Sestriere
Giro d'Italia tra Verrès e Sestriere: cosa vedere
Verrès è un centro situato all'ingresso della Val d'Ayas. Il paese è dominato dal Castello degli Challant, una struttura difensiva dalla forma cubica che rappresenta un importante elemento storico della zona. Il castello è anche il fulcro del carnevale storico locale, in cui vengono rievocate le figure di Pierre d'Introd e Caterina di Challant attraverso una rappresentazione tradizionale. Tra i principali punti di interesse vi sono la Collegiata di Saint-Gilles, un complesso religioso sviluppato tra l'11° e il 18° secolo, e Les Murasses, edifici storicamente utilizzati come scuderie e oggi sede della Comunità Montana Evançon. Dal punto di vista naturalistico, l'Arboretum La Borna di Laou offre un percorso tra diverse specie vegetali, accessibile a piedi. Per lo sport, Verrès dispone di impianti dedicati a varie attività, tra cui piscine, campi per sport di squadra e una palestra per l'arrampicata indoor.

Da Verriès prenderà il via la tappa che potrebbe decidere l'edizione 2025 della Corsa Rosa
Sestriere, situato a 2.035 metri sul colle omonimo tra la Val Chisone e la Valle di Susa, è una località montana del comprensorio sciistico della Vialattea. Il territorio è circondato da rilievi come il monte Fraiteve (2.701 m) e la Punta Rognosa di Sestriere (3.280 m). Il comune è stato istituito nel 1934 e comprende quattro frazioni: Sestriere Colle, Sestriere Borgata, Champlas du Col e Champlas Janvier. Meta turistica sia invernale che estiva, Sestriere ha ospitato eventi sportivi internazionali, tra cui i Mondiali di Sci del 1997 e le Olimpiadi Invernali del 2006. In inverno offre piste da sci e snowboard, mentre in estate è attrezzato per escursioni, mountain bike, equitazione e golf su un campo a 18 buche. Sono presenti anche strutture per il nuoto, il calcio e l'atletica. L'area offre percorsi naturalistici attraverso boschi e alpeggi, con la possibilità di visitare i parchi naturali circostanti e siti culturali nelle vicinanze, come musei e residenze storiche.
Giro d'Italia tra Verrès e Sestriere: dove mangiare, bere e dormire
Ultima tappa montana di questo Giro d'Italia: ecco alcuni posti, tra Valle d'Aosta e Piemonte, dove concedersi un break di gusto e relax.
Maison Bertolin
Siamo nella valle della Dora Baltea a Verrès, borgo a circa 30km da Aosta.E però a Verrès ci arriveremo per il pranzo; adesso, con la luminosità del sole mattutino tra le montagne, andiamo ad Arnad, dove in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. Raggiungiamo la frazioncina di Champagnolaz per visitare il Salumificio Maison Bertolin, in attività da ben 68 anni. Ci soffermiamo, estasiati dai profumi, nel punto vendita aziendale Scrigno dei Sapori per accorti smart buys, primo fra tutti il prelibato Lardo d'Arnad Dop.

Lo Scrigno dei Sapori della Maison Bertolin
Il Vallée d'Aoste Lard d'Arnad Dop, principe della salumeria valdostana, si ottiene dalla lavorazione artigianale del solo spallotto di maiali, di peso superiore ai duecento chilogrammi, provenienti da allevamenti nazionali delle regioni Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Adeguatamente sgrassato e successivamente squadrato, viene posto a maturare nei “doils”, antichi recipienti in legno di castagno o di rovere, all'interno dei quali, agli strati di lardo, si alterna una miscela composta da sale, acqua, spezie, aromi naturali ed erbe aromatiche di montagna. Qui il lardo viene lasciato a stagionare per almeno tre mesi. Durante questo processo il Lardo d'Arnad Dop prende forma, assumendo il profumo caratteristico e le tanto apprezzate qualità organolettiche che lo contraddistinguono. Ogni fetta è bianca al taglio, con una possibile venatura di carne in superficie e dal cuore leggermente rosato. Degustandolo si scioglie in bocca lasciando al palato un sapore gradevolmente dolce. Lo troviamo con due differenti stagionature: 3 mesi e 6 mesi.
Località Champagnolaz, 10 11020 Arnad (AO)
La Kiuva
In altra frazioncina, a valle rispetto al centro di Arnad, Pied de Ville, visitiamo La Kiuva, che a definirla cantina è riduttivo. La Kiuva nasce come cooperativa agricola e si occupa di trasformare l'uva coltivata dai soci viticoltori, in vino. La produzione annua si attesta intorno alle 90mila bottiglie.

La Kiuva, cantina con cucina tipica ad Arnad
Degustazione piacevole ed interessante. Due (almeno) i vini da portare a casa. Traverse Spumante Extra Brut Rosè da uve nebbiolo. Metodo classico, con un periodo minimo di 40 mesi sui lieviti in bottiglia. Sono quindi necessarie superfici di stoccaggio molto ampie. Ottimo da aperitivo, ci viene agevole immaginarlo ottimo con frutti di mare crudi. Vallée d'Aoste Arnad Montjovet Superieur, un gagliardo rosso da uve freisa, nebbiolo e neyret. Il periodo di invecchiamento in legno è di almeno dieci mesi. A La Kiuva, inoltre, è presente l'unico stabilimento autorizzato in Valle d'Aosta come centro di lavorazione della selvaggina cacciata. Il mercato di riferimento, a beneficio soprattutto dei turisti, è costituito da alberghi e ristoranti locali. Insomma, qui si attua per davvero la filiera corta.
Frazione Pied de Ville, 42 11020 Arnad (AO)
Trattoria Omens
Ed eccoci a Verrès per il pranzo. Dove andiamo? Andiamo alla Trattoria Omens, che più ristorante di destinazione di così non si può. Difatti la strada che ci fa raggiungere la Trattoria Omens, finisce lì. Dal centro storico di Verrès si sale al Castello e poi si continua per altri 4 km fino alla località Omens, dove la strada termina nel piazzale della Trattoria. La patronne è Elvia Bertolin. Evitiamo gli antipasti, che al solo leggerli sul menu già intuiamo che potrebbero fungere da altrettanti piatti unici per pranzo di per sé sostanzioso, e andiamo su un primo piatto che si rivela squisito: Quadrotti alle erbette con Fonduta di Fontina Dop.

La Polenta concia che è ghiottamente accompagnata da spezzatino di manzo in umido e salsiccia al pomodoro della Trattoria Omens
La Fontina Dop è un formaggio a pasta semicotta, ottenuto da latte vaccino intero prodotto da bovine di razza Valdostana. La zona di produzione della Fontina Dop ricade nell'intero territorio della Valle d'Aosta. Nel primo mese di maturazione della Fontina Dop, le forme vengono rivoltate ogni giorno, alternando un giorno di salatura e uno di spazzolatura, operazioni che agevolano lo sviluppo della caratteristica crosta. La Fontina Dop ce la ritroviamo nel secondo, a contribuire insieme alla toma stagionata e al burro chiarificato a creare la Polenta concia che è ghiottamente accompagnata da spezzatino di manzo in umido e salsiccia al pomodoro. Conto di lodevole onestà e pagamento solo cash.
Località Omens 11029 Verrès (AO)
Silou Retreat
Per chi invece fosse alla ricerca di un posto dove riposare, magari la sera prima dell'avvio di tappa, il Silou Retreat a Champdepraz. Situato in località Covarey, le camere dell'albergo sono progettate per il comfort e il relax, con ambienti accoglienti e una vista sul paesaggio montano. Luoghi pensati per il riposo, la riflessione e la tranquillità, dove il silenzio e la natura contribuiscono a un'esperienza rigenerante.

L'Hotel Silou Retreat a Champdepraz
Il Silou Retreat offre un ambiente per rilassarsi e rigenerarsi. L'area benessere include piscine, saune e docce progettate per alleviare la tensione muscolare e favorire il rilassamento. La spa recentemente rinnovata comprende un bagno turco, un bagno mediterraneo, una cascata di ghiaccio e il percorso Water Paradise con quattro docce sensoriali. All'esterno, la NatureSauna in abete della Val di Fiemme permette un'esperienza di calore immersa nella natura. La piscina riscaldata e l'idromassaggio con panche e cascata offrono una vista sulla vallata circostante. Il terrazzo solarium è uno spazio per il riposo e la tranquillità.
Località Covarey, 19 11020 Champdepraz (AO)
Les Crêtes
Non si può lasciare la Valle d'Aosta senza un'ultima deviazione enologica. L'azienda Les Crêtes, fondata nel 1989 ad Aymavilles da Costantino Charrère, è gestita dalla famiglia, attiva da sei generazioni nel settore agroalimentare. La cantina è situata accanto a un mulino del '700 e alle antiche cantine di Via Moulins.

I vigneti della cantina Les Crêtes ad Aymavilles
Il Rifugio del Vino, progettato dall'architetto Domenico Mazza, è un edificio di 170 mq adiacente alla cantina storica. Caratterizzato da un tetto che richiama il profilo montuoso e da ampie vetrate, ospita una zona dedicata alle essenze, una biblioteca e un'area per la degustazione con vista panoramica. Les Crêtes coltiva 35 ettari di vigneti distribuiti in 11 comuni della Valle d'Aosta, integrati nell'ecosistema alpino con pratiche agricole sostenibili. L'azienda utilizza tappi Select Bio, biodegradabili e a zero impatto di carbonio, oltre a bottiglie leggere per ridurre le emissioni di CO2. L'approccio mira a preservare il territorio e garantire una produzione vinicola di qualità con il minor impatto ambientale possibile.
SR20, 50 11010 Aymavilles (AO)
Cieck
Ci lasciamo prendere dal fascino della Dora Baltea e facciamo sosta che si rivelerà gradevole ed interessante presso l'azienda vitivinicola Cieck che quest'anno festeggia le sue prime 40 vendemmie. L'azienda nasce infatti nell'anno 1985 ad Aglié. Ciek è il nome della vecchia cascina di Aglié dove prese avvio l'attività. Da dodici anni la cantina si è trasferita in località Castagnola a San Giorgio Canavese, tra Torino e Ivrea e coltiva 15 ettari di vigneti, quasi tutti Erbaluce, vitigno bianco antico e autoctono del Canavese. Il resto sono sempre vitigni autoctoni: Nebbiolo, Barbera, Neretto, Freisa. Qui nella cantina di affinamento avviene lo stoccaggio degli Spumanti Metodo Classico che riposano sui lieviti per molti mesi, e dei vini rossi che necessitano di affinamento. Vengono utilizzate barriques e tonneaux per l'affinamento dei vini bianchi, rossi e passiti. Le bottiglie di Metodo Classico vengono messe nelle pupitres dove si fa il remuage manuale. Nella passitaia avviene il processo di appassimento delle uve Erbaluce che diventeranno Alladium (di cui diremo). L'appassimento è naturale, senza alcuna forzatura. Viene utilizzata ancora una tecnica tradizionale risalente all'800: i grappoli vengono selezionati e appesi a uno a uno su appositi telai. Questo permette una ventilazione dei grappoli maggiore e li preserva dallo sviluppo di muffe e batteri nocivi senza ostacolare l'azione della botritis, la muffa nobile, che caratterizza il passito.

I vigneti dell'azienda agricola Cieck con sede a San Giorgio Canavese
A far vivere e prosperare Cieck sono in tre: Domenico Caretto, l'agronomo; Lia Falconieri che si occupa dell'amministrazione, della parte commerciale e della comunicazione; e il fondatore Remo Falconieri, che a 80 anni e più, ogni giorno alle 8 del mattino è il primo ad arrivare in cantina. La cantina si avvale della consulenza esterna dell'enologo Gianpiero Gerbi e del giovane enologo interno Tommaso Scapino. Di grande interesse e molto piacevole la degustazione. Memoria ed appunti ci fanno sovvenire il San Giorgio Erbaluce di Caluso Docg Spumante Brut, fu il primo spumante dell'azienda, fatto dal fondatore Remo Falconieri, che Carlin Petrini definì “l'Archimede delle bollicine”. Il Vitigno è Erbaluce. Dopo un periodo di permanenza e maturazione sui lieviti di almeno 24 mesi, le bottiglie vengono sottoposte a rémuage effettuato manualmente sulle pupitres, e dégorgement. Dopo un ulteriore affinamento in bottiglia della durata di sei mesi lo spumante San Giorgio è pronto per essere stappato. L'altro spumante metodo classico che degustiamo è il Nature Erbaluce di Caluso Docg Spumante Pas Dosé. Il vitigno è Erbaluce; a differenza del San Giorgio, il Nature affina 48 mesi sui lieviti. L'accompagnamento ideale, ne siamo persuasi, è con molluschi e crostacei. Ed eccoci pronti a degustare l'Erbaluce di Caluso Docg 2021, ottenuto da sole uve Erbaluce. Affina in acciaio per quattro mesi. A compimento della degustazione, ecco l'Alladium Riserva Erbaluce di Caluso Docg Passito, da sole uve Erbaluce. Il Passito Alladium viene prodotto solo nelle migliori annate. Le uve vengono selezionate grappolo per grappolo. Resta in botte per almeno dieci anni. Il profumo è avvolgente, con sensazioni di frutta secca, miele di castagno, canditi e caffè tostato. Si va via. A malincuore, ma si deve andare via.
Cascina Castagnola, 2 10090 San Giorgio Canavese (TO)
Casa Format
La Corsa Rosa lambisce Torino e allora, per chi desiderasse e senza addentrarci in città, l'occasione può essere propizia per fermarsi ad Orbassano ed in particolare a Casa Format. Si tratta di una struttura ecosostenibile e autosufficiente dal punto di vista energetico, che combina cucina e ospitalità responsabile. L'ambiente del ristorante è ampio e luminoso. La sala riflette il connubio tra bellezza e natura, con colori e materiali che richiamano gli elementi naturali come terra, aria e acqua. L'orto di 2000 mq, situato vicino alla cucina, fornisce gli ingredienti freschi per i piatti del ristorante. La cura della terra e il rispetto per i ritmi stagionali permettono di offrire prodotti di qualità durante tutto l'anno. La cucina a vista offre un'opportunità di condivisione e permette di esprimere la passione per il cibo, attraverso i gesti del mestiere. La proposta gastronomica si concentra sulla stagionalità e sulle tradizioni locali, portando direttamente in cucina gli ingredienti freschi provenienti dall'orto, che rappresenta una vera e propria dispensa naturale. L'obiettivo è valorizzare la materia prima semplice e genuina.

Il galletto di Casa Format
Casa Format non si limita alla cucina, ma offre anche un'esperienza di ospitalità responsabile. Le camere, arredate in modo unico, sono caratterizzate da uno stile moderno ed elegante, con un perfetto equilibrio tra armonia e comfort. Ogni stanza è diversa nelle decorazioni e negli arredi. Al mattino, gli ospiti possono gustare una colazione variegata servita in camera, per un risveglio piacevole e un soggiorno all'insegna del comfort e della tranquillità.
Via Tetti Valfre Frazione 10043 Tetti Valfrè (TO)
Trattoria Zappatori
Le tentazioni lungo la strada che porta a Sestriere sono molte, e questa, a Pinerolo è particolarmente significativa giacché il titolare della Trattoria Zappatori, lo chef Christian Milone vanta sì una stella Michelin, ma anche un passato proprio al Giro d'Italia. Milone, nato a Pinerolo nel 1979 in una famiglia di ristoratori, ha respirato cucina fin da bambino. Dopo il periodo nel ciclismo ha deciso di dedicarsi alla cucina, contribuendo alla ristrutturazione della Trattoria Zappatori nel 2006 e dieci anni dopo è arrivata anche la stella.

Il Coniglio cotto intero, trota affumicata, barbabietola e dettagli della Trattoria Zappatori (foto Lido Vannucchi)
Il ristorante, ristrutturato nel 2021 sotto la direzione di Alessandra Pollifroni, si trova in un palazzo novecentesco, rispecchia un design che unisce eleganza e natura, con uno spazio che riflette l'armonia tra uomo e ambiente. La natura, con i suoi elementi più puri, è parte integrante dell'atmosfera. Su tavoli eleganti e ben apparecchiati, viene proposta una cucina dalle radici piemontesi, arricchita da rivisitazioni creative. Per chi desidera vedere il cuoco all'opera, c'è uno chef's table, mentre il giardino d'inverno offre un ambiente più intimo e riservato.
Corso Torino 34 10064 Pinerolo (TO)
Locanda Allevè
E adesso puntiamo alla destinazione che costituisce l'arrivo di questa tappa: Sestriere. E però, onde godere appieno dell'affascinante bellezza di questi luoghi, stiamo lasciando la Valle d'Aosta per entrare nel Piemonte, decidiamo di giovarci, come sovente ci è capitato, di far coincidere il luogo della cena con il luogo del pernottamento. Ci riusciamo in pieno, soluzione fiabesca e pregevole, individuando il D&B Allevè, nella frazioncina omonima del comune di Pragelato, dal Sestriere poco distante. Il gruppo montuoso delle Valli Occitane fa da fiabesco scenario naturale al D&B Allevè. La camera che ci viene assegnata è si trova all'ultimo piano della locanda; è dotata di un suo balcone dal quale si gode una meravigliosa vista sulla vallata.

Una camera della Locanda Allevè a Pragelato
Si va a cena. La linea di cucina privilegia la filiera corta, con i formaggi forniti dai margari e dagli alpeggi limitrofi, i salami del cuneese e le patate di Pragelato. I pani sono fatti in casa. Si comincia, bene, con Battuta di filetto di cervo con salsa di miele e lamponi e scaglie di Parmigiano-Reggiano Dop. A seguire, Agnolotti ripieni di riso, verza e ragù con crema di zucca e mandorle tostate: davvero eccellente. Nel calice, un gagliardo Barbaresco sa duttilmente abbinarsi con i piatti che giungono in tavola. Ottimo il secondo: Quaglia ripiena glassata con Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop e cacao, cipolline caramellate e chicchi di melograno. Conclusione insolita e gradita: Selezione di formaggi di valle e vermouth. Notte buona.
Borgata Allevé, Baita n.7 10060 Pragelato (TO)
Hotel Principi di Piemonte Sestriere
Un'alternativa, per quanti volessero fermarsi a Sestriere è l'Hotel Principi di Piemonte, situato a 2.035 metri sul livello del mare, accanto al Comprensorio Sciistico della Vialattea, che include diverse località come Sestriere, Sauze d'Oulx, Claviere, oltre ad essere vicino a un campo da golf. L'hotel offre una spa esclusiva, con tariffe convenzionate per gli ospiti, e rappresenta una meta ideale sia per le vacanze invernali sulla neve che per attività all'aperto in estate.

L'Hotel Principi di Piemonte Sestriere a Sestriere
Il ristorante dell'hotel propone una colazione a buffet con prodotti freschi e stagionali. Gli ospiti possono gustare anche uova e crepes preparate al momento. La cena, disponibile a orari prefissati, include un buffet vario con piatti salati e dolci, con un'attenzione particolare alle tradizioni alpine. La carta dei vini offre una selezione che privilegia i vini del Piemonte, ma include anche proposte da altre regioni e paesi. La cantina, con bottiglie e casse di legno, è espressione della passione per l'enologia.
Via Sauze di Cesana, 3 10058 Sestriere (TO)
Le tappe del Giro d'Italia
- 9 maggio 2025 Durazzo (Durrës) - Tirana (Tiranë)
- 10 maggio 2025 Tirana (Tiranë) - Tirana (Tiranë)
- 11 maggio 2025 Valona (Vlorë) - Valona (Vlorë)
- 13 maggio 2025 Alberobello (Pietramadre) - Lecce
- 14 maggio 2025 Ceglie Messapica - Matera
- 15 maggio 2025 Potenza - Napoli
- 16 maggio 2025 Castel di Sangro - Tagliacozzo
- 17 maggio 2025 Giulianova - Castelraimondo
- 18 maggio 2025 Gubbio - Siena
- 20 maggio 2025 Lucca - Pisa
- 21 maggio 2025 Viareggio - Castelnovo ne' Monti
- 22 maggio 2025 Modena - Viadana (Oglio-Po)
- 23 maggio 2025 Rovigo - Vicenza
- 24 maggio 2025 Treviso - Nova Gorica/Gorizia
- 25 maggio 2025 Fiume Veneto - Asiago
- 27 maggio 2025 Piazzola sul Brenta - San Valentino (Brentonico)
- 28 maggio 2025 San Michele all'Adige (Fondazione Edmund Mach) - Bormio
- 29 maggio 2025 Morbegno - Cesano Maderno
- 30 maggio 2025 Biella - Champoluc
- 31 maggio 2025 Verrès - Sestrière (Vialattea)
- 1 giugno 2025 Roma - Roma