Giovedì 29 maggio si disputa la diciottesima tappa del Giro d’Italia, da Morbegno a Cesano Maderno, su una lunghezza di 144km. Frazione di relativo riposo dopo le improbe fatiche dei giorni precedenti. Dopo una partenza piana e la salita pedalabile di Colle Balisio si affronta il facile Colle Brianza. Ultimi 50 km perfettamente piatti con il veloce circuito finale di 12.5 km da percorrere due volte.

La diciottesima tappa del Giro d'Italia partirà da Morbegno per scendere fino a Cesano Maderno
Giro d’Italia tra Morbegno e Cesano Maderno: cosa vedere
Morbegno, situata tra il lago di Como e la Valtellina, è un centro attivo della provincia di Sondrio. Nota per eventi come Morbegno in Cantina, dedicato alla degustazione dei vini valtellinesi, e la Mostra del Bitto, legata alla produzione dell'omonimo formaggio, la cittadina ha da sempre avuto un ruolo nei collegamenti commerciali attraverso il Passo San Marco. Divisa dal torrente Bitto, Morbegno offre diverse attività all’aria aperta. Gli appassionati di ciclismo possono percorrere il Sentiero Valtellina o affrontare il Passo San Marco, mentre il trekking è praticabile su itinerari storici e naturalistici, inclusa la Via dei Terrazzamenti. Ad Albaredo per S. Marco si trova Fly Emotion, un impianto di volo su cavo, mentre in Val Tartano è possibile attraversare il Ponte nel Cielo, il ponte tibetano più alto d’Europa. Tra i punti d’interesse culturale si segnalano la Collegiata di San Giovanni Battista, il Santuario dell’Assunta, Palazzo Malacrida e il ponte di Ganda. Nei dintorni, meritano visita l'Abbazia di San Pietro in Vallate e la Costiera dei Cech, caratterizzata da terrazzamenti vitati.

Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno
Cesano Maderno, con circa 40.000 abitanti, è una delle principali città della provincia di Monza. Comprende diverse frazioni: Molinello, Binzago, Cassina Savina, Villaggio Snia, Cascina Gaeta e Sacra Famiglia. Tra i personaggi noti originari della città figurano il regista Renzo Martinelli e Gigi Radice, allenatore del Torino campione d'Italia nel 1975/76. Tra i luoghi di interesse si segnalano la Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo nel Villaggio Snia, costruita negli anni ’30, e Villa Monterotondo, con la sua torretta storica. Proseguendo si incontra Villa Boga, edificio risalente agli anni ’20, e il portale barocco di ingresso al centro storico, eretto nel XVII secolo. Di rilievo anche Palazzo Arese Borromeo, costruito tra il 1618 e il 1680 e arricchito da affreschi, il Torrazzo del X secolo e la Palazzina Carcano del XV secolo. Altri edifici storici sono l’Oratorio della Beata Vergine del Transito (1642), il Giardino delle Colonne, la Chiesa di Santo Stefano e la Chiesa Vecchia di Santo Stefano, ora adibita ad auditorium.
Giro d’Italia tra Morbegno e Cesano Maderno: dove mangiare, bere e dormire
Nella discesa dalla Valtellina alla Brianza, di seguito alcuni posti dove approfittare delle eccellenze enogastronomiche locali o anche semplicemente un po’ di riposo dopo le fatiche montane dei giorni scorsi.
Grand Hotel della Posta
Nella vicina Sondrio, prima della partenza di tappa da Morbegno, il Grand Hotel della Posta può essere una valida destinazione per la notte. Dal 1862 l'albergo accoglie ospiti nel centro di Sondrio, mantenendo un’atmosfera ispirata ai viaggiatori di fine Ottocento. Un recente restauro ha rinnovato gli ambienti, preservando la struttura storica e integrando elementi moderni. L’hotel ospita una collezione d’arte visibile nelle sale da pranzo, nei corridoi e nelle camere.

Il Grand Hotel della Posta di Sondrio
Il ristorante 1862 Ristorante della Posta propone piatti della tradizione valtellinese e mediterranea, con particolare attenzione alle materie prime locali. Il menu unisce ricette classiche a reinterpretazioni contemporanee. Felix Caffè, ispirato ai caffè letterari, è uno spazio dedicato a tè, pasticceria, aperitivi e cocktail preparati dai barman.
P.zza Garibaldi, 19 23100 Sondrio (SO)
Fratelli Ciapponi
A Morbegno, il centro principale della bassa Valtellina, non ci perdiamo la bottega storica dei Fratelli Ciapponi, in piazza dell’orologio. L’insegna esterna è emblematica dello spessore dell’attività: Drogheria, granaglie, formaggi. Data di inizio dell’attività, l’anno 1883. L’ampia struttura è formata da corridoi, grotte e stanze. corridoi. Le cantine sono sale di esposizione di formaggi e ospitano importanti collezioni di bottiglie.

La bottega storica dei Fratelli Ciapponi a Morbegno
Sugli scaffali troviamo di tutto, con focus specifico sui prodotti della Valtellina, e nell’ambito di essi sui formaggi e nell’ambito dei formaggi sul Bitto. Il Bitto DOP è un formaggio stagionato a pasta semidura prodotto con latte vaccino intero e con eventuale aggiunta di latte caprino crudo in misura non superiore al 10%. La zona di produzione del Bitto DOP comprende l’intero territorio della provincia di Sondrio e i territori limitrofi di alcuni comuni nelle province di Bergamo e Lecco. La maturazione del Bitto DOP inizia nelle casere d’alpe e si conclude in appositi locali a fondovalle, sfruttando il naturale andamento climatico della zona di produzione.
Piazza 3 Novembre, 23 23017 Morbegno (SO)
Ristorante Cinquantanove
Sarà già mica ora di pranzo, e comunque ci assale l’appetito? Sempre qui a Morbegno, siamo nel luogo giusto. Sosta golosa al ristorante Cinquantanove. Cinquantanove, inteso come 1959, fu l’anno in cui Dino Cornaggia cominciò la sua attività di vineria. Dopo ben 60 anni, il figlio Marco, siamo nell’anno 2019 diviene patron e chef dell’attuale ristorante, sorto sui locali sapientemente ristrutturati della vineria. Linea di cucina basata sulla stagionalità delle eccellenti materie prime che lo chef Marco sa lavorare e valorizzare. Di rara eccellenza il Risotto mantecato al Bitto vecchio con crema di barbabietola. Quale saporita delizia, e quale evidente maestria in cucina, il secondo: Lavarello al pepe rosa con patate al forno.

Il Risotto ai pistilli di zafferano con crema di buratta e salsiccia del ristorante Cinquantanove
Nell’appropriato calice, correttamente servito, ottimo sia abbinato al risotto che al lavarello, il Domasino Rosato 2022 Terre Lariane IGT ottenuto da uve schiava gentile 55%, sangiovese 30%, barbera 15%, fatto da Roberta e Daniele Travi titolari dell’Azienda Agricola Sorsasso. Ed è il bicchierino di Bianco Passito Dindarello 2018 fatto da Maculan, ad accompagnare il dolce prescelto, lo squisito Tortino morbido alle castagne con crema chantilly.
Via Garibaldi Caccia Dominioni, 8 23017 Morbegno (SO)
Assoviuno
Si lascia la graziosa e vivace Morbegno per fare sosta successiva nella vicina Traona, lungo il fiume Adda, alle pendici delle Alpi Retiche. Celebra il mezzo secolo di attività la famiglia Baraiolo con la loro Macelleria Salumeria Baraiolo Ermes. Gli smart buys sono certamente le tipicità: bresaola di magatello; la slinzega, ricavata dalla coscia di manzo; sia la bresaola che la slinzega in periodo di cacciagione le troviamo anche di cervo. È funzionante anche un’ottima gastronomia con saporiti cibi cotti.

I vigneti di Assoviuno a Berbenno di Valtellina
Prima di scendere verso la Brianza, però, tappa vinicola necessaria: a Berbenno Valtellino c’è l’azienda agricola Assoviuno. L’azienda è stata fondata nel 2000, ma Matteo Tarotelli coltivava la vigna già da anni con il nonno Guerrino. L’azienda si concentra sulla produzione vitivinicola nel territorio di Maroggia, nel comune di Berbenno di Valtellina, all’interno della zona Valtellina Superiore Docg. I vigneti, estesi per 8 ettari, sono situati su terrazzamenti tra i 270 e i 550 m s.l.m. Il vitigno principale è il Nebbiolo (Chiavennasca), che costituisce il 92% delle viti, mentre il restante 8% include Rossola, Pignola e Merlina. Le viti sono allevate ad archetto valtellinese con una resa di 60 quintali per ettaro.
Via De’ Medici, 6 23010 Berbenno di Valtellina (SO)
Pellegrini
Un po’ più a sud, in territorio bergamasco e a Cisano in particolare, altro indirizzo: Pellegrini Spa. La tradizione vitivinicola della famiglia Pellegrini inizia alla fine dell’Ottocento, quando Pietro Pellegrini vendeva vino nella sua osteria a Cisano. Nel 1904 fu costruita la sede aziendale con cantine per lo stoccaggio dei vini sfusi, avviando la distribuzione all’ingrosso in Lombardia. In quegli anni nacque anche il marchio “PPC - Pietro Pellegrini Cisano”, utilizzato per marchiare le botti di proprietà e mantenuto come logo aziendale.

Pellegrini Spa ha sede a Cisano Bergamasco
Negli anni ‘50, il figlio Angelo aprì una filiale a Sava (Taranto) e iniziò la vinificazione con l’aiuto dei figli Gian Pietro ed Emanuele. Nel 1963 fu acquistata un’azienda agricola a Montelupo Fiorentino, dove fu costruita una nuova cantina, dando vita alla Fattoria di Petrognano, dedicata alla produzione di vini toscani. L’attività vinicola e olivicola si è sviluppata nel tempo ed è tuttora gestita dalla famiglia Pellegrini. Oggi l’azienda conta oltre 100 agenti che forniscono ristoranti, hotel, enoteche, bar e aziende. La gestione è affidata a Pietro Pellegrini, Presidente e Direttore Commerciale, al fratello Angelo, direttore amministrativo, e a Emanuele ed Eleonora.
Via Mazzini, 43 24034 Cisano Bergamasco (BG)
Ristorante Grappomagno
Commutazione evidente, dalla Valtellina oramai alle spalle, ci portiamo nell’antropizzata Brianza e giungiamo a Bovisio Masciago. Non possiamo non fermarci, non fosse altro per fruire della componente bistrot, al Grappomagno. Bello il locale, con le salette sotto le volte con mattoni a vista di un’antica cantina.

Il caratteristico ambiente di Grappomagno
Nel dehors estivo è ben funzionante il bistrot per aperitivi e tapas. Dalla cucina del ristorante, invitanti proposte. Da non perdere, qualora si opti per pranzo o cena, la tagliata di manzo alla Grappomagno.
Via Bonaparte, 8 20813 Bovisio Masciago (MB)
Gelateria Pallini
L’arrivo di tappa si avvicina e un bel gelato, di quelli proprio buoni buoni, non ce lo perdiamo. Pertanto, deviazione per Seregno con destinazione Gelateria Pallini. Alberto e Alessandro Pallini, proprietari della Gelateria Pallini, quest’anno festeggiamo il trentennale dell’attività (data precisa di inizio: 9 aprile 1995).

Il gelato Aloe , mentuccia e Lime di Pallini
Da provare la Barbajada, con caffè, panna e cioccolato; menta e cioccolato fondente; Hemingway. E poi? E poi, tutti, ma proprio tutti, gli altri gusti.
Via Garibaldi, 70 20831 Seregno (MB)
Ristorante Derby Grill
E a proposito di deviazioni, per quanti seguono la Corsa Rosa, ma hanno un’anima sportiva che va oltre il ciclismo, ecco il Ristorante Derby Grill di Monza. Fabio Silva, chef del locale di Monza da oltre 20 anni, ha un approccio basato sulla qualità degli ingredienti e sulla collaborazione con i produttori. Il ristorante, situato nell’Hotel de La Ville, è frequentato da team e piloti di Formula 1 durante il Gran Premio di Monza, anche se l’evento sarà solo a settembre.

La Ricciola del Derby Grill
Recentemente ristrutturato, il ristorante ha introdotto una nuova cucina con spazi dedicati e un servizio riorganizzato. Il menu propone piatti della tradizione italiana e mediterranea con un’impronta contemporanea. Anche le camere dell’hotel sono state rinnovate, con alcune trasformate in stanze a tema Formula 1. Il ristorante e l’hotel continuano a essere un punto di riferimento per ospiti e appassionati di motori.
Viale Cesare Battisti, 1 20900 Monza (MB)
Ristorante Madre Terra
Ed eccoci nel centro di Cesano Maderno. Il centro storico di Cesano Maderno è un piccolo scrigno che contiene tre meraviglie da scoprire: Arese Borromeo, Palazzo Arese Jacini e Torrazzo. Davvero da non perdere. Come assolutamente non ci perdiamo la cena. una di quelle cene che difficilmente dimenticheremo. Andiamo al Ristorante Madre Terra dei fratelli Maria e Gerardo (Gerry) Milo. Il locale, sapientemente ristrutturato è elegante ed accogliente. Bella la luminosa sala con i tavoli ben distanziati tra loro. Lo chef è il talentuoso Piero D'Andrea (35 anni) con preziose esperienze in importanti cucine stellate. Gerry governa la sala e la scelta dei vini.

Il Tonno tataki in semi di sesamo nero, agretti, riduzione di salsa ponzu e lamelle di topinambur del ristorante Madre Terra
La linea di cucina è prevalentemente di mare con sontuosi crudi e appetitosi primi piatti. Eccellente il primo piatto: Spaghetto mantecato con crema di pistacchio di Bronte, burratina pugliese e tartare di scampo.Parimenti eccellente il secondo: Tonno tataki in semi di sesamo nero, agretti, riduzione di salsa ponzu e lamelle di topinambur.
C.so Libertà, 8 20811 Cesano Maderno (MB)
Hotel Parco Borromeo
Riposo notturno nel luogo giusto di Cesano Maderno, all’Hotel Parco Borromeo, una vera residenza d’epoca. Al momento della prenotazione chiedete di avere la camera con affaccio sul magnifico Parco Borromeo.

L'Hotel Parco Borromeo a Cesano Maderno
L'Hotel Parco Borromeo dispone di 36 camere recentemente rinnovate, tra cui 12 singole standard e 23 tra singole superior, doppie, matrimoniali, triple e una Junior Suite. L’arredamento si ispira al territorio, con mobili in legno, colori neutri e dettagli che uniscono un'ospitalità attenta a servizi moderni per diverse esigenze di soggiorno.
Piazza Ercole Procaccini 20811 Cesano Maderno (MB)
Le tappe del Giro d'Italia
- 9 maggio 2025 Durazzo (Durrës) - Tirana (Tiranë)
- 10 maggio 2025 Tirana (Tiranë) - Tirana (Tiranë)
- 11 maggio 2025 Valona (Vlorë) - Valona (Vlorë)
- 13 maggio 2025 Alberobello (Pietramadre) - Lecce
- 14 maggio 2025 Ceglie Messapica - Matera
- 15 maggio 2025 Potenza - Napoli
- 16 maggio 2025 Castel di Sangro - Tagliacozzo
- 17 maggio 2025 Giulianova - Castelraimondo
- 18 maggio 2025 Gubbio - Siena
- 20 maggio 2025 Lucca - Pisa
- 21 maggio 2025 Viareggio - Castelnovo ne' Monti
- 22 maggio 2025 Modena - Viadana (Oglio-Po)
- 23 maggio 2025 Rovigo - Vicenza
- 24 maggio 2025 Treviso - Nova Gorica/Gorizia
- 25 maggio 2025 Fiume Veneto - Asiago
- 27 maggio 2025 Piazzola sul Brenta - San Valentino (Brentonico)
- 28 maggio 2025 San Michele all'Adige (Fondazione Edmund Mach) - Bormio
- 29 maggio 2025 Morbegno - Cesano Maderno
- 30 maggio 2025 Biella - Champoluc
- 31 maggio 2025 Verrès - Sestrière (Vialattea)
- 1 giugno 2025 Roma - Roma