Quella di Cinzia Ferro, oltre ad essere una vittoria, è una conferma. Dopo essere già stata incoronata nel sondaggio di Italia a Tavola del 2013, ora con 22.324 voti è tornata sul gradino più alto del podio aggiudicandosi il titolo di Personaggio dell’anno 2019 nella categoria Barman (per vedere tutti i risultati CLICCA QUI). La sua è una carriera ormai lunga (da 27 anni si divide tra esperienze nazionali e internazionali) e il pubblico ha dimostrato di sostenerla sempre con affetto.
Cinzia Ferro
Cinzia nasce a Varese nel 1973. Le sue prime esperienze professionali sono a Milano, ma affronta tante meravigliose esperienze con la valigia sempre pronta, curiosa e affamata di crescere e imparare cose nuove. Dal 1999 vive e lavora a Verbania, sul lago Maggiore. Estremadura Cafè è il cuore pulsante della sua passione, il mondo della miscelazione “emozionale”, come lei ama definirla. Dal 2011 completa l’offerta per il suo pubblico aprendo un ristorante con il compagno Stefano, l’Antica Osteria il Monte Rosso, a due passi dall’Estremadura Cafè, dove organizza serate di food pairing.
Conosciuta nel mondo del bartending per aver vinto molte cocktail competition, è soprattutto ambasciatrice del bere consapevole e di qualità. Numerosi i suoi diplomi e i riconoscimenti alla carriera. Brand ambassador di rinomate aziende del mondo beverage, insegnante, consulente, ideatrice di eventi e contest del mondo bar. Segni particolari: un sorriso per tutti! Ama scrivere e dipingere. Bartender? Mixologist? Lei preferisce definirsi nostalgicamente “oste”, poiché l’ospitalità di un tempo è la sua vera passione.
Essendo già stata vincitrice del Premio Italia a Tavola, rispetto alla volta scorsa qual è stato il tuo metodo per ottenere consensi dalla rete?I social aiutano molto oggi e sono sicuramente più immediati, veloci ed evoluti rispetto al 2013. Il tam tam via chat è stato pazzesco! Verbania, la mia città, mi ha sostenuta tantissimo, ma anche il Varesotto dove sono nata e cresciuta. Persino clienti della vicina Svizzera e colleghi del food & beverage nel mondo. Ho ritrovato persino compagni delle scuole elementari che hanno avuto notizia da conoscenti e mi hanno votata ma anche contattata.
Essendo questo un premio mediatico, come pensi possa essere utile al lavoro di un barman per mantenere alto l’interesse verso ciò che fa?I media e i social ci aiutano e sono fondamentali, se ben usati, per diffondere il nostro lavoro, la nostra immagine, il nostro modo di operare. Nello specifico, il mio intento è trasmettere anche con questi mezzi, la mia grande passione e il mio personale stile sempre al di là delle mode (che considero, ma dalle quali non mi faccio influenzare).
Dal 1999 vive e lavora a Verbania, sul lago Maggiore, dove ha sede il suo Estremadura Cafè
Volendo dare un consiglio ai giovani barman, quali sono gli errori più frequenti da evitare nella comunicazione?Mai mettersi in mostra con immagini bellissime di cocktail, senza avere la piena conoscenza dei prodotti e delle tecniche. L’occhio vuole la sua parte ma la sostanza ci deve essere. Come dico sempre: studiate! Le case non stanno in piedi se non hanno buone fondamenta. Purtroppo di “fenomeni di immagine” oggi ce ne sono tanti...
Che idea hai del concetto di associazione nel mondo del bar in Italia, sapendo che dopo Aibes ne sono nate almeno altre tre di una certa importanza?Sarebbe importante che tutte le associazioni di categoria comunicassero fra loro in perfetta coesione al fine di crescere e arricchire la professione, portando ognuna la sua forza e il suo stile. L’unione fa la forza.
Cosa ne pensi del nuovo ricettario IBA in vigore da gennaio 2020, dove le ricette sono diventate 96?Innanzitutto non mi piace la presenza delle once, i cl sono universali. È una “Bibbia” del classico che potrebbe, a mio parere, “velocizzarsi” e aprire ulteriormente le sue frontiere a nuove ricette della mixology contemporanea. Le “novità” che sono state aggiunte sono comunque vintage, le conosciamo già, eccome! Mi piacerebbe un segnale di evoluzione. Certo, segnalare, selezionare e testare sarebbe un lavoro lunghissimo e impegnativo, che sarebbe fantastico se fosse eseguito su campionature di pubblico a livello internazionale. Forse un’utopia, ma del resto sono una sognatrice!
Cinzia è ambasciatrice del bere consapevole e di qualità
INTERVISTA FLASHIl tratto principale del tuo carattere?Caparbia, eclettica, creativa
Il tuo difetto maggiore? Istintiva, possessiva, iper protettiva
Il tuo pregio a cui tieni di più?Altruismo, onestà
Il vino che preferisci?Riesling, Amarone
Il piatto che preferisci? Melanzane alla parmigiana
Il tuo colore preferito? Verde
Il tuo hobby? Scrivere, dipingere
Il tuo sport?Non sono una sportiva, frequento la palestra quando posso e cammino mezz’ora al giorno sul mio bel lungolago
Il nome del tuo animale domestico? Harlock e Lea
Se non vivessi a Verbania dove vorresti abitare?In Polinesia
Lo scrittore che preferisci? Stephen King, Charles Bukowski, Charles Dickens, Alexandre Dumas
Il regista che preferisci?Tim Burton