L'Expo della lotta allo spreco alimentare, con la Carta di Milano a marcare l'intento di combattere la fame nel mondo, sta muovendo i primi passi verso un riciclo intelligente degli avanzi alimentari. Stando ai primissimi dati, il Banco Alimentare - la Onlus impegnata in attività di solidarietà nei settori dell’assistenza sociale e della beneficenza - avrebbe “salvato” circa 200 kg di pane e più di 500 kg di generi alimentari vari, consegnandoli poi alla Caritas.
Tanti buoni propositi che lasciano poco spazio alle polemiche, considerando anche che tutti i Paesi partecipanti e le imprese della ristorazione presenti a Expo sono stati invitati a riunire il cibo avanzato, che verrà ritirato la notte e riutilizzato già la mattina seguente. Certo non è mancato qualche imprevisto logistico in merito al ritiro della merce, ma la notte tra il 5 e il 6 maggio scorsi la Coop ha caricato un camion della Caritas con due bancali di carne e pesce, che sono stati portati nella sede di Lecco per essere abbattuti, surgelati e riconfezionati.
Per tutti i senza tetto e bisognosi inoltre entro la fine del mese sarà inaugurato il “Refettorio Ambrosiano”, che ogni giorno servirà dei piatti preparati utilizzando gli avanzi di Expo. Un'iniziativa nata dalla collaborazione tra la Caritas ambrosiana e il cuoco Andrea Berton, che si è impegnato nel coinvolgere altri cuochi stellati pronti ad alternarsi al Refettorio per reinterpretare il cibo avanzato e renderlo ancora più gustoso.
Qualche dubbio resta per quel che riguarda l'enorme quantità di stoviglie utilizzate e gettate subito dopo; è stato confermato che all'interno di Expo vengono distribuiti piatti, bicchieri e posate di plastica, anche dalla grande catena Eataly, ma non si sa nulla del loro riutilizzo e non c'è la certezza che ne venga fatto un riciclo adeguato.