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A Natale l’antica fabbrica di cioccolato Gay-Odin approda su Spotify

Sulla celebre piattaforma musicale è disponibile l’audio-racconto “Il Viaggio del Dono”: il Panettone racconta in prima persona il suo dolce viaggio facendo vivere, in forma quasi fiabesca, l’emozione del Natale

 
22 dicembre 2022 | 17:39

A Natale l’antica fabbrica di cioccolato Gay-Odin approda su Spotify

Sulla celebre piattaforma musicale è disponibile l’audio-racconto “Il Viaggio del Dono”: il Panettone racconta in prima persona il suo dolce viaggio facendo vivere, in forma quasi fiabesca, l’emozione del Natale

22 dicembre 2022 | 17:39
 

In occasione del Natale 2022 lo storico opificio partenopeo Gay-Odin fa il suo ingresso sulla celebre piattaforma musicale Spotify e lancia l’audio-racconto “Il Viaggio del Dono”: a parlare è il Panettone che racconta in prima persona il suo dolce viaggio facendo vivere, in forma quasi fiabesca, l’emozione del Natale dal suo punto di vista, quello del dono stesso. Uno storytelling emozionale, dai toni caldi e familiari, che parla di attesa, di festa, di casa e della magia del dono che genera unione e gioia. Un esperimento innovativo di entertainment, che coniuga le tecnologie più moderne con i valori classici di artigianalità e passione di Gay-Odin.

Panettone Gocce di Foresta Gay-Odin A Natale l’antica fabbrica di cioccolato Gay-Odin approda su Spotify

Panettone Gocce di Foresta Gay-Odin

“Il Viaggio del Dono” è l’operazione che accompagna il lancio delle nuove confezioni natalizie Gay-Odin in edizione limitata. Il progetto è nato con l’obiettivo di creare una narrazione su più livelli, attraverso una storia da vedere sui pack e da ascoltare su Spotify, con le illustrazioni e i racconti che si fondono in un’esperienza multisensoriale. Proprio per questo motivo il packaging dei lievitati natalizi quest’anno si presenta in una veste completamente rinnovata e interattiva: ogni confezione regalo è contrassegnata da un’etichetta contenente lo Spotify Code.

Pochi semplici passaggi per ascoltare il podcast su Spotify

Per ascoltare l’audio-racconto basta munirsi di smartphone ed eseguire pochi e semplici passaggi: collegarsi alla piattaforma, inquadrare il codice e scansionarlo. Qualche secondo di attesa ed ecco che il podcast sarà pronto per essere fruito gratuitamente. Anche l’illustrazione del packaging, riprodotta sulle quattro facciate della confezione nelle tonalità oro e blu Fleury, il colore storico dell’azienda, ripercorre per immagini le tappe del racconto: dalla Fabbrica Gay-Odin, dove nascono le dolci creazioni natalizie, fino al calore della casa con il tradizionale scambio dei regali.

La selezione di lievitati Gay-Odin comprende il Panettone Gocce di Foresta farcito con gocce e crema Cioccolato Foresta, il Panettone Fondente ricoperto da una golosa colata di cacao fondente, e il Pandoro Gocce di Cioccolato costellato da piccole pepite di puro cacao. Dolci delle feste che sanno unire bontà ed eleganza artigiana.

Panettone Gocce di Foresta Gay-Odin A Natale l’antica fabbrica di cioccolato Gay-Odin approda su Spotify

Panettone Gocce di Foresta Gay-Odin

Intervista a Massimo Schisa, membro del Consiglio di amministrazione di Gay-Odin

Nello storico laboratorio di via Vetriera, là dove la Napoli mediterranea sfuma nella Napoli mitteleuropea, abbiamo conversato con il dottor Massimo Schisa, membro del Consiglio di amministrazione di Gay-Odin.

Dottor Schisa cosa è accaduto da quando Gay-Odin era di proprietà di Gay-Odin ed oggi ne ha proprietà la famiglia Maglietta?
La proprietà è della famiglia di mia moglie, la famiglia Maglietta. I gemelli Castaldi imprenditori napoletani che annoveravano tra le loro attività il Gambrinus, Zi Teresa, nonché Pizzicato (la prima tavola calda in Italia), rilevarono la fabbrica di cioccolato da Isidoro Odin. Poi richiamarono da Roma Giuseppe Maglietta, che nella capitale si era laureato in giurisprudenza, a lavorare per loro nella Fabbrica di cioccolato. Giuseppe valido imprenditore, in seguitò ne rilevò l’intera proprietà. Oggi che Giuseppe purtroppo non c’è più, l’organo amministrativo è formato da Marisa Del Vecchio (moglie di Giuseppe) Presidente del CdA; poi ci sono i figli Davide, Dimitri, Sveva ed io come membri del Cda.

Quanto ha fatturato nell’anno 2021 la sua azienda? e quanti dipendenti ha?
Ci attestiamo intorno ai 5 milioni di euro, e siamo una comunità di circa 50 persone. 50 persone che comprendono gli addetti alla produzione, al confezionamento e alla vendita; come accennavo, i nostri negozi sono esclusivamente in gestione diretta, sia a Napoli, che a Roma e Milano.

Perché nella ragione sociale il nome Fabbrica?
Il nome Fabbrica è un’accezione romantica di quello che è in realtà il laboratorio storico di Via Vetriera, dove lo staff non è composto da operai, come nelle fabbriche, ma da una squadra di artigiani, che conoscono il loro lavoro e che non si occupano solo di una fase della produzione come nelle catene industriali, ma ciascuno ha la contezza produttiva e la specializzazione di alcuni prodotti. I nostri artigiani hanno la maestria di lavorare dall’inizio alla fine tutte le fasi di lavorazione del singolo prodotto. Cuore della fabbrica è la torrefazione, dove tostiamo le fave di cacao e la frutta secca come le nocciole di Giffoni Igp. Ecco, tutto nasce dall’utilizzo di materie prime vere e non da semilavorati.

Massimo Schisa A Natale l’antica fabbrica di cioccolato Gay-Odin approda su Spotify

Massimo Schisa

Quanto è importante, nella Vostra azienda, l’utilizzo di prodotti Dop e Igp?
Bisogna saper discernere ciò che nel tempo è semplicemente un marchio come, ad esempio, il Pistacchio di Bronte, dalla reale qualità della materia. Dop e Igp sì, ma non come mera operazione di marketing. Utilizziamo ad esempio Nocciole Giffoni e Mandorle di Avola, ma non sentiamo necessariamente il bisogno di usarli come bandiera di qualità.

I punti vendita li gestite direttamente oppure è una catena in franchising?
La gestione dei punti vendita è diretta, cosa che ci permette un maggiore controllo della distribuzione del prodotto. Da qualche anno ci siamo allargati anche ad altri canali come l’e-commerce dal 2013 e horeca da circa tre anni. Abbiamo attrezzato in fabbrica un piccolo laboratorio di pasticceria dove prepariamo delle monoporzioni che distribuiamo a selezionati ristoranti e pizzerie.

Oltre ad essere membro del Cda, lei occupa anche ruoli operativi nell’azienda?
Sì. Oltre ad occuparmi della comunicazione del sito e-commerce, da circa tre lustri sono diventato un artigiano del gelato. Io aprii il primo laboratorio in Via Santa Chiara qui a Napoli ed oggi abbiamo dei piccoli corner di gelateria in quasi tutti i punti vendita Gay-Odin.

Perché avete voluto ampliare il vostro offering anche al gelato?
L’obiettivo del gelato, oltre a soddisfare una passione personale, era di destagionalizzare il consumo dei nostri prodotti ed avvicinare con un approccio “più informale” i giovani ragazzi con un prodotto di facile consumo.

Panettone Gocce di Foresta Gay-Odin A Natale l’antica fabbrica di cioccolato Gay-Odin approda su Spotify

Panettone Gocce di Foresta Gay-Odin

Siamo a Natale, quali dolci proponete?
La nostra offerta parte dai classici cioccolatini nudi, dalla Foresta, Noci e Ghiande wafer, e da alcuni anni proponiamo anche lievitati sempre a tema cioccolato, come il panettone ricoperto da un ampio e goloso strato di cioccolato Foresta, o glassato col cioccolato fondente, o anche il panettone con all’interno le gocce e crema di cioccolato foresta. Da questo Natale il nostro panettone è parlante.

Mi dica di più.
Volentieri. Stiamo attuando in questo periodo una rivoluzione gentile. Un restyling, anzi un restauro del nostro marchio, e piano piano aggiorneremo tutti i diversi touch point. Abbiamo cercato di dare un maggior peso agli asset della nostra identità e coordinare il tutto. In particolare, la confezione dei lievitati quest’anno presenta “Il Viaggio del Dono”. Sul fronte della scatola è illustrata la vetrina del negozio Gay-Odin, con una bella confezione esposta. Sul retro della confezione attraverso due finestre s’intravede il laboratorio di produzione, e nei due lati del pack, il panettone, il Dono, arriva finalmente nelle case dove avviene il magico scambio. Sulla scatola è presente un link Spotify che dà accesso al racconto del “Viaggio del Dono” dalla voce diretta del protagonista… il panettone stesso!

Tra pochi giorni saremo nell’anno 2023. Qual è il suo augurio per il nuovo anno?
Nel 2023 spero che ciascuno di noi prenda coscienza finalmente che la vita “è una affacciata ‘e balcone” e pertanto non vada assolutamente sprecata con inutili quanto dannosi conflitti, sia nelle vite private quanto più in generale nel mondo. Insomma, per concludere, cito Eduardo: “Io vulesse truva’ pace ma ‘na pace senza morte”.

E con questa struggente citazione, primo verso di una poesia del grande Eduardo, che funge da augurio per l’imminente Nuovo Anno, giunge a compimento la piacevole ed interessante conversazione con Massimo Schisa.

 

Gay Odin
via Vetriera 12 - 80100 Napoli
Tel 800 200030

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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