Villa Prato, oasi di charme nel Monferrato Fra benessere, storia e prodotti tipici

08 gennaio 2017 | 10:42
di Giuseppe De Biasi
Il contesto è di tale fascino storico ed ambientale che l'Unesco lo ha decretato Patrimonio mondiale dell'umanità. Ma quello enogastronomico non è da meno con grandi vini come il "regale" Barolo, Barbaresco, Moscato, Barbera e di prelibatezze come tartufo, salumi, formaggi tipici. Siamo nelle colline dell'Alto Monferrato e precisamente a Mombaruzzo, borgo di origine medievale dove la famiglia Berta, proprietari della storica distilleria famosa in tutto il mondo, dopo una accurata ristrutturazione durata quasi un decennio ha riportato agli antichi splendori Villa Prato, gioiello architettonico nobiliare nel cuore del borgo antico, di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio Abate.



Il nome deriva dalla casata che l'ha abitata, attraverso modifiche e rifacimenti, lungo l'arco di ben sette secoli dal 1222, anno dei primi documenti attestanti l'esistenza a Mombaruzzo della famiglia, fino al 1933, anno della scomparsa dell'ultimo discendente dei Prato.

Dopo un periodo di abbandono e di passaggi di proprietà nel 2007 i Berta, innamoratisi dell'originalità dell'edificio, dei suoi meravigliosi affreschi e del fascino emanato dalla sua storia, decise di acquistare la villa e di valorizzarla con una maniacale attenzione ai particolari riportandola ai fasti della sua epoca come relais di charme.



La scoperta delle suggestive nicchie sotterranee che correvano sotto tutta la parte antica ha dato poi l'idea di ampliare la zona Spa con piscine e aree per i trattamenti nelle "segrete" della villa dove vivere l'avventura sensoriale dell'aromaterapia basata sulle spezie, gli oli essenziali e gli aromi dei pregiati distillati firmati Berta per poi proseguire al piano superiore con l'area benessere in un percorso di totale relax.

Così nella tarda primavera del 2016 Villa Prato si ripresenta in tutto il suo splendore come un'oasi di pace e bellezza, relais dal fascino straordinario ma discreto, senza la voglia di strafare di strutture simili, con i curatissimi spazi interni e con le ariose terrazze e l'incastonata piscina estiva, aperta verso il borgo e l'orizzonte caro all'Unesco.

All'interno, nell'arredamento delle sei suite come nei dettagli di ogni singolo spazio, c'è la cura "da dimora familiare" dei Berta (in particolare di Simonetta moglie del compianto Gian, scomparso prematuramente lo scorso anno) che trasmette un'eleganza naturale, non ostentata, come predica la tradizione piemontese. Le stanze sono caratterizzate da arredi d'epoca e colori tenui da residenza nobiliare di campagna, in stile country-chic, su cui domina lo straordinario panorama di vigne e morbide colline che si gode dalle finestre e dalle vetrate.



L'area trattamenti merita un cenno a parte perché incentra la proposta sull'elemento innovativo degli estratti d'uva, come vinacce e vinaccioli, come terapia di bellezza. Principi attivi naturali che valorizzano le proprietà antiossidanti dei polifenoli e dei flavonoidi presenti per bagni, fanghi e massaggi e per creme e impacchi che aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare, a purificare la pelle, tonificare la microcircolazione periferica, ad idratare e donare nutrizione proteica, lipidica, vitaminica e minerale.

Completano il percorso benessere, la grande piscina sotterranea, la piscina essenze e il percorso caldo-freddo e al piano superiore, con superba vista sul cortile interno, doccia emozionale, sauna, bagno turco, percorso kneip, idromassaggio.

L'annesso elegante ristorante, l'Officina di Villa Prato come la più informale Taverna trasmettono il medesimo messaggio di sobrietà del connubio della tradizione gastronomica piemontese con la ricerca della materia prima, spesso di produzione propria o di fornitori di fiducia del Monferrato.



Il giovane chef aggiunge poi la creatività necessaria per reinterpretare la tradizione con un rapporto qualità-prezzo davvero encomiabile, con curato menù degustazione proposto addirittura a soli 25 euro. Fine pasto obbligato con degustazione delle pregiate grappe della casa, come la SoloperGian o la Paolo Berta, invecchiata ben 20 anni e dedicata al papà di Chicco e Gian, il geniale precursore delle grappe riserva, eccellenza dei distillati italici e marchio di fabbrica della famiglia Berta.



Così, ritornando a malincuore verso casa dopo una rilassante pausa dallo stress quotidiano, si potrà lenire il distacco magari regalandosi una bottiglia di ottima grappa Berta, scelta fra le oltre 30 referenze aziendali oppure qualche morbido "Amaretto di Mombaruzzo", tradizionale leccornia della pasticceria astigiana.

Un "presidio gastronomico" che, grazie all'amore per il proprio territorio della famiglia Berta che ha rilevato nel 2011 uno storico marchio come quello della Premiata Pasticceria Carlo Moriondo di Mombaruzzo, sta rivivendo una seconda giovinezza, proprio come quella che promettono i trattamenti alla grappa di Villa Prato.

Per informazioni: www.relaisvillaprato.it

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Alberto Lupini


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