Vienna, tra gusto e musica: itinerario nei luoghi di Mozart
La figura di Mozart è sicuramente associata a Salisburgo, dove nacque, ma anche alla capitale, dove visse per dieci anni e dove morì nel 1791. Lì si trova una delle sue case, perfettamente conservata, e diventata museo
Poche capitali europee possono vantare una simile eleganza. Strade, palazzi, viali rimandano a un passato fatto di grandezza e un presente da città moderna, ma ancora a misura d'uomo. Di Vienna il viaggiatore porta con sé molti ricordi positivi: un trasporto pubblico capillare, la sensazione di sicurezza, la pulizia, il verde e una ampia proposta culturale, solo per citarne alcuni. Camminare per le sue vie permette di percepire un’energia particolare, frutto di una città che è sinonimo di arte e cultura e in cui gastronomia e natura sono onnipresenti. Una città in cui la musica ha un ruolo speciale e la cucina è un mix perfetto tra antichi fasti e modernità.
Caffè e pasticcerie: un simbolo di Vienna
Quando pensi alla Vienna culinaria il pensiero va inevitabilmente ai dolci e alla pasticceria. Vienna è la città dove è stata inventata la Sacher, torta famosa in tutto il mondo. Per gustare la ricetta originale, quella di Franz Sacher, è necessario andare nel Cafè dell’omonimo hotel, in Philharmoniker Strasse. Entrarci è vivere l’esperienza di un antico caffè viennese, che nemmeno il turismo di massa è riuscito ad allontanare. Quell’eleganza di cui abbiamo già parlato mista alla storia di cui luoghi come il Cafè Sacher sono testimoni e custodi.
In città, però, sono moltissimi i locali a proporre la loro versione di Sacher. Una delle più famose è, senza dubbio, quella di Demel. Stiamo parlando di una delle pasticcerie più note della città. Un luogo unico, storicamente punto di incontro dell’alta società viennese, che offre un panorama completo sulla pasticceria austriaca tradizionale ed è perfetto per un break durante una giornata alla scoperta della città. La pasticceria fu fondata nel 1786 da Ludwig Dehne ed è stata per lungo tempo fornitore ufficiale degli Asburgo. Oggi l’unico rischio che potete correre è di dover attendere un po’ prima di entrarci: la fila all’esterno è solitamente molto lunga.
Cafè Sacher | Philharmoniker Str. 4 - 1010 Wien, Austria | Tel +431514560
Demel | Kohlmarkt 14 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315351717
Al di là della Sacher, per chi è alla ricerca di un Cafè storico, in cui respirare l’anima aristocratica della Vienna che fu, un altro indirizzo interessante è il Cafè Central. Il caffè fu aperto nel 1876 dai fratelli Pach e alla fine del XIX secolo, anche per la demolizione del Café Griensteidl, divenne uno dei principali luoghi d'incontro della vita intellettuale viennese. Qui il tempo sembra essersi fermato: il soffitto affrescato è da lasciare senza fiato. Il nostro consiglio? Andateci per una colazione.
Cafè Central | Herrengasse 14 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315333763
Discorso diverso per il Caffè Prückel, indirizzo molto amato dai locals. Sedersi ai suoi tavolini non permette di vivere un’esperienza da Vienna imperiale, ma di conoscere l’anima più moderna della città. Gli interni degli anni ‘50 furono ideati dal geniale architetto Oswald Haerdtl, lui stesso assiduo frequentatore del Prückel. E quello che vediamo oggi è ancora quello che fu concepito da Haerdtl. Ogni dettaglio è stato conservato, dalle lampade ai portaombrelli. È un locale che non invita alla fretta, ma anzi a fermarsi, bere un caffè, mangiare una torta e semplicemente restare ad ascoltare il rumore della città che va.
Caffè Prückel | Stubenring 24 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315126115
Se, invece delle torte, siete amanti del cioccolato, c’è un altro indirizzo che fa per voi: andate in Freisingergasse, al civico 1. Lì troverete Leschanz, quello che da molti è considerato il punto di riferimento per la cioccolateria a Vienna. Prodotti artigianali in un contesto magnifico, una bottega storica che vale di per sé già la visita. Una volta all’interno non serve altro che farsi guidare dagli occhi e dal gusto: barrette di cioccolato di alta qualità o praline e cioccolatini con i più svariati abbinamenti. Un must per i golosi viennesi.
Leschanz | Freisingergasse 1 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315333219
Le stelle di Vienna
Se è vero che Vienna sa essere città molto conservatrice e molto orgogliosa delle sue tradizioni, è altrettanto vero che la capitale austriaca può vantare un panorama culinario in continua evoluzione, con proposte interessanti. La Guida Michelin Austria assegna a Vienna dieci stelle, con un solo tristellato, quattro bistellati e cinque ristoranti con una stella. Noi abbiamo scelto per voi i nostri tre indirizzi preferiti.
Scopri gli altri articoli della rivista sfogliando il nuovo numero di CHECK-IN | clicca qui |
Non possiamo che partire da Amador, il primo ristorante austriaco in grado di conquistare le tre stelle Michelin. Per scoprirlo serve uscire dal centro della città e spingersi fino ai margini dell’area urbana. Lì sorgono le cantine Hajszan Neumann e al loro interno si trova Amador. La sala è sicuramente d’impatto: una cantina a volta di mattoni rossi, che contrastano, in un equilibrio piacevole, con gli arredi moderni, le tovaglie e le sedute bianche. Amador è la casa dello chef Juan Amador, cuoco tedesco con chiare origini spagnole. Ed è proprio con la madre, spagnola, che si è innamorato della cucina. «Grazie a lei, ho imparato che la cucina è incentrata innanzi tutto sul gusto. Un piatto deve essere non solo bello, deve avere anche un sapore capace di evocare un’emozione», racconta, in quello che è una fotografia perfetta della sua cucina, fortemente condizionato dalle sue esperienze. Il risultato è una proposta moderna e sofisticata, costruita sull’equilibrio e sulla qualità delle materie prime. Menu degustazione a 365 euro.
Amador | Grinzinger Str. 86 - 1190 Wien, Austria | Tel +436609070500
Le contaminazioni, intese come mix delle esperienze di vita che poi vengono riportate nel piatto, sono una delle caratteristiche anche del secondo indirizzo viennese che vi consigliamo. Si tratta di Konstantin Filippou, due stelle Michelin dell’omonimo chef. Questa volta, al contrario di Amador, siamo in centro, nemmeno dieci minuti dal Duomo di Santo Stefano. I 35 coperti sono caratterizzati da arredi minimali, ma di forte impatto, merito dell’utilizzo del nero. La scelta è di garantire a tutti la vista sul cuore del ristorante, la sua cucina. Esperienza nell’esperienza è, quindi, poter vedere il lavoro di tutto lo staff nella preparazione dei piatti prima di essere serviti. In tavola, come dicevamo, dominano le contaminazioni, che sono un incontro tra l’Austria e la cucina mediterranea. Lo chef si definisce, infatti, un greco d’Austria. Protagonista, e non potrebbe essere altrimenti, il pesce, insieme ai frutti di mare. Il menu degustazione da otto portate costa 285 euro. A pranzo viene proposta una versione ridotta, con quattro portate a 86 euro.
Konstantin Filippou | Dominikanerbastei 17 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315122229
Anche Tian, una stella Michelin a cui si aggiunge la stella verde, può contare su una posizione in pieno centro storico. La proposta è chiara: una cucina vegetariana, costruita sulla base di ingredienti semplici, ma di grande qualità. Una proposta che si concretizza in un menu degustazione da sei o otto portate che può essere, su richiesta, anche vegano (sei portate 97, otto portate 107 euro). Tian, che è la parola cinese per “paradiso”, è stato fondato da Christian Halper, che voleva creare un ristorante in cui si offrisse una cucina sana, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Per farlo ha scelto Paul Ivic, che si occupa della cucina e a cui va anche il merito della conquista della stella verde. «Nella mia cucina sono fondamentali biodiversità, qualità e territorio – sottolinea – Abbiamo una filosofia “no waste”, utilizziamo prodotti biologici e diamo molta importanza anche ai compensi del nostro personale e dei venti piccoli produttori che ci forniscono le materie prime». Interessante la proposta di vini, ma anche la possibilità di abbinare le portate a succhi e bevande non alcoliche preparate da loro. Sala moderna, elegante, ma informale.
Tian | Himmelpfortgasse 23 - 1010 Wien, Austria | Tel +4318904665
Per chi cerca la cucina tradizionale
Vienna città moderna, quindi, ma anche Vienna città della tradizione. Un esempio sono i numerosi chioschi sparsi per la città che vendono würstel viennesi. Una vera e propria istituzione. Quale scegliere? Das Kleine Sacher potrebbe essere quello giusto. Al suo banco si alternano a tutte le ore lavoratori, studenti, turisti. È perfetto per una pausa pranzo veloce o per uno spuntino notturno, dopo un giro per locali.
Das Kleine Sacher | Fasanpl. 1 - 1030 Wien, Austria
Oltre ai chioschi, però, ci sono diversi indirizzi in cui provare la cucina locale. Un esempio è il Lugeck, la “creatura” di Hans and Thomas Figlmüller, due fratelli che hanno deciso di portare avanti la cultura della taverna viennese. Per farlo si sono messi a studiare il libro di ricette della nonna, dal quale hanno appreso i segreti della cucina tradizionale austriaca, che ora presentano ai loro clienti. Piatto simbolo non può che essere la Wiener Schnitzel, ma la proposta è ampia e ancorata alla tradizione. Si va dalla zuppa alla viennese al bollito, il Tafelspitz, passando per i Kärntner Kasnudeln, ravioli di patate ripieni di formaggio ed erbe.
Lugeck | Lugeck 4 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315125060
Tradizione in tavolo anche al Cafè Amarcord, che in un ambiente semplice e frizzante offre un menu gustoso e alla portata di tutti. In apertura, una classica zuppa e il formaggio di capra fritto. Poi spazio ai grandi classici: Kasnudeln, Wiener Schnitzel, Goulasch e in chiusura l’immancabile strudel di mele. A rendere l’esperienza ancora più piacevole, oltre ai gusti semplici, ma decisi della cucina, anche il clima che si respira nel locale, che non è soltanto un ristorante, ma anche un bar e un punto di riferimento per il quartiere.
Cafè Amarcord | Rechte Wienzeile 15 - 1040 Wien, Austria | Tel +4315874709
Un mix perfetto tra tradizione e innovazione lo offre, infine, il Ludwig Van. Si trova nel quartiere Mariahilf, in un edificio posto sotto tutela come monumento. Qui, è stato accertato, ha vissuto per un periodo Ludwig van Beethoven e qui ha lavorato alla “Missa solemnis”, alla Nona Sinfonia e alla sonata per pianoforte in do minore opera 111. Originariamente l’edificio era la sede dell’officina di un fabbro, ma da quasi trent’anni è stato trasformato in una trattoria viennese, grazie a un’idea di Oliver Jauk. Al Ludwig Van i classici della cucina viennese sono rivisitati in modo moderno e spesso inusuale. «Il nostro desiderio è dare vita ad una nuova interpretazione della cucina austriaca combinata con gli aromi provenienti da tutto il mondo. Vogliamo presentare in modo inconsueto ampie parti del repertorio culinario tradizionale e definirne altre in chiave completamente nuova», il manifesto di Jauk.
Ludwig Van | Laimgrubengasse 22, 1060 Wien, Austria | Tel +4315871320
Città della musica: viaggio nei luoghi di Mozart
La storia del ristorante Ludwig Van è, a suo modo, la dimostrazione di come la musica sia una delle arti di Vienna. Beethoven non è l’unico grande compositore ad aver vissuto in città e per cui la città ha avuto un ruolo importante. Vienna è anche la città di Wolfgang Amadeus Mozart. O meglio, una delle città del compositore austriaco. Mozart, infatti, è tradizionalmente associato sia alla capitale sia a Salisburgo, dove è nato ed è vissuto per una parte della sua vita, ma nella realtà dei fatti ha vissuto una vita sempre in movimento, lasciando importanti segni del suo passaggio in Francia, Germania, Regno Unito e anche in Italia. Vienna ha, però, rappresentato una tappa fondamentale del suo percorso: è il luogo in cui ha deciso di essere, primo nella storia fra i grandi musicisti, libero professionista ed è il luogo in cui è morto, nel 1791. Un viaggio a Vienna, quindi, non può prescindere dalla scoperta dei luoghi simbolo della vita di Mozart.
La Casa Museo di Mozart a Vienna
Mozart, nei suoi intensi dieci anni viennesi, visse in almeno dodici appartamenti in giro per la città. Di questi, però, soltanto uno esiste ancora oggi ed ha mantenuto la forma di allora. Si trova al civico 5 di Domgasse e il compositore ci visse tra il 1784 e il 1787. Il contesto è, senza dubbio, signorile: quattro camere, due camere più piccole e cucina. Fu in queste stanze che compose Le Nozze di Figaro, dettaglio che ne rende ancora più affascinante la visita. Il palazzo, infatti, non è cambiato molto rispetto a quegli anni ed è emozionante camminare negli stessi luoghi in cui camminava uno dei più grandi geni della musica mondiale.
La Mozarthaus, diventata museo, ha aperto al pubblico tutti i suoi sei piani il 27 gennaio 2006, ricorrenza del 250° anniversario della nascita di Mozart. Una superficie complessiva di 1.000 metri quadrati offre al visitatore l’occasione di familiarizzarsi con il mondo di Mozart, con la sua immensa genialità e creatività, con la sua famiglia, i suoi amici e i suoi avversari, il tutto ambientato nella Vienna del tardo Barocco.
Al primo piano si trova l'appartamento di Mozart e della sua famiglia, conservato alla perfezione. Al piano superiore, invece, il focus si sposta sulla produzione musicale mozartiana, con anche installazioni multimediali. L'ultima area è, infine, dedicata al legame tra Mozart e la città di Vienna, con video che raccontano i luoghi simbolo della presenza del compositore nella capitale e la Vienna di quell'epoca. All'interno del palazzo si trova anche una piccola sala che ospita durante l'anno concerti ed eventi privati, oltre a una sala conferenze.
Mozarthaus | Domgasse 5 - 1010 Wien, Austria | Tel +4315121791
Tra Schönbrunn e Hofburg, dove tutto ebbe inizio
Anche prima di trasferirsi a Vienna, la capitale ebbe un ruolo importante nella vita di Mozart. Un luogo centrale, in questo senso, è la Reggia di Schönbrunn, una delle più belle costruzioni barocche in Europa e patrimonio mondiale dell'Unesco, sede degli Asburgo dal 1730 al 1918. Nelle sue 1.441 stanze (solo 45 sono visitabili) è passata la storia d'Europa. Nello stanzone cinese a pianta rotonda Maria Teresa era solita tenere le sue conferenze segrete con il Principe Cancelliere Kaunitz. Nella camera Vieux-Laque conferiva Napoleone. Nel Salone Cinese Blu, l'imperatore Carlo I firmò nel 1918 il suo atto di rinuncia al governo. La Camera dei milioni, rivestita in palissandro e decorata con preziose miniature provenienti da India e Persia, è considerata una delle più belle stanze rococò al mondo. Nella Grande Galleria si tenne il Congresso di Vienna del 1814-15. E Mozart? In occasione di un viaggio a Vienna nel 1762 Mozart e sua sorella furono ammessi a suonare nella Sala degli Specchi della reggia di Schönbrunn al cospetto dell’imperatrice Maria Teresa. Dopo il concerto il piccolo Wolfgang saltò in braccio all’imperatrice, l’abbracciò e la baciò. Sempre a Schönbrunn, molti anni dopo, nel 1786, l'Orangerie ospitò una competizione musicale, voluta da Giuseppe II, che mise a confronto Mozart e il maestro di cappella Antonio Salieri. L’imperatore diede la sua preferenza a Salieri.
Schönbrunn | Schönbrunner Schloss strasse 47 - 1130 Wien, Austria | Tel +43181113239
Non è, però, l'unico episodio che lega il compositore all'imperatrice. Nel 1768 Maria Teresa concesse al dodicenne Mozart un’udienza di due ore nella Hofburg, la residenza degli Asburgo. Nello stesso luogo, nell’autunno 1781, Mozart diede un concerto in onore del duca di Württemberg. Trascorse poi la notte di Natale dello stesso anno in compagnia dell’imperatore Giuseppe II, figlio di Maria Teresa, negli appartamenti imperiali.
Hofburg è stato per più di sei secoli il complesso di palazzi centro nevralgico del potere austriaco. Oggi, pur in maniera diversa, rimane centrale. Ospita, infatti, il presidente austriaco, ma anche numerosi musei che raccontano la storia di questo luogo: il Museo di Sisi, gli Appartamenti imperiali, il Museo delle Argenterie di Corte, la Camera del Tesoro imperiale, la Biblioteca nazionale austriaca, l'Albertina e la Scuola di Equitazione spagnola. L’ampia offerta museale è completata dal Weltmuseum Wien (Museo di Etnologia), dal Museo della Storia austriaca, dal Museo di Efeso, dal Museo del Papiro, dalla Camera della Caccia e delle Armature e dal Museo austriaco del Cinema. Pochi altri luoghi al mondo vantano una tale offerta culturale concentrata su una superficie così piccola. Nel Centro Congressi della Hofburg si tengono fino a 300 eventi all’anno.
Hofburg | Michaelerkuppel - 1010 Wien, Austria | Tel +4315337570
Gioie e dolori di Mozart a Vienna
Se questi sono i luoghi principali, come detto tutta la città è puntellata dai segni del passaggio di Mozart. Nel 1781, all’età di 25 anni, Mozart visse per alcune settimane nella casa dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici a Vienna, al seguito dell’arcivescovo di Salisburgo. Fu lì che il compositore ruppe definitivamente con l'arcivescovo e decise di rendersi libero da ogni vincolo, diventando artista indipendente. Oggi una targa lo ricorda.
Casa dell'Ordine Teutonico | Singerstrasse 7a - 1010 Wien, Austria
Nel Duomo di Santo Stefano, invece, Mozart sposò Constanze Weber il 4 agosto 1782. L'aveva conosciuta dopo essere andato ad abitare in una stanza in affitto a casa della signora Maria Caecilia Stamm, madre di Constanze. Constanze ebbe numerose gravidanze, ma solo due figli sopravvissero fino all'età adulta, Carl Thomas e Franz Xaver Wolfgang. Lo stesso Duomo ospitò, poi, le esequie del compositore. Mentre stava lavorando al Requiem, Mozart si ammalò gravemente. Morì il 5 dicembre 1791 all’età di 35 anni. La sua salma ricevette l’ultima benedizione a Santo Stefano.
Stephansdome | Stephansplatz 3 - 1010 Wien, Austria | Tel +431515523530
Le spoglie mortali di Mozart vennero deposte nel Cimitero di St. Marx. Come previsto allora, il compositore venne sepolto in una fossa comune, insieme ad altre persone, senza particolari indicazioni. Soltanto 68 anni dopo venne eretta una croce nel luogo in cui si pensava fosse stato sepolto. In seguito, il monumento commemorativo venne spostato al Cimitero Centrale, per essere inserito in un'area dedicata ad altri grandi figure come Ludwig van Beethoven, che proprio come Mozart morì a Vienna. Il monumento che si può vedere oggi a St. Marx è opera di un guardiano del cimitero, che lo ha composto usando i resti di altri monumenti. In città, nel Burggarten, parco in stile inglese che sorge lungo la Ringstrasse, si trova invece una statua dedicata al campositore.
Vienna, dove dormire
Come si addice a una capitale e a una città che per secoli è stata al centro delle vicende storiche del Vecchio Continente, l'offerta dell'accoglienza a Vienna è di altissimo livello. Sono numerosi i cinque stelle in città e c'è davvero l'imbarazzo della scelta per chi vuole godersi il meritato riposo in strutture storiche e che incarnano al meglio l'eleganza della capitale austriaca. Noi abbiamo scelto per voi quattro indirizzi (uno è un quattro stelle, con un'anima particolare). Eccoli.
Grand Hotel Wien
Il Grand Hotel di Vienna venne inaugurato il 10 maggio del 1870 e da allora è diventato un punto di riferimento per l'accoglienza a Vienna, tanto da ospitare, per esempio, le celebrazioni di Johann Strauss per i suoi 50 anni sul palco. Una condizione che lo rendeva un vero e proprio simbolo, tanto da rendere difficile trovare libera una camera. Nel tempo, però, la struttura ha dovuto fare i conti con la storia che bussava alla sua porta: chiuse prima i battenti durante la Seconda guerra mondiale e venne poi dato dal Governo austriaco all'Atomic Energy Agency. Soltanto nel 1994, dopo importanti lavori di rinnovamento, la struttura è tornata ad essere un hotel di lusso, uno dei migliori cinque stelle della città. Il motivo? Essere riuscito a conservare intatti l'eleganza e il fascino della Vienna antica e affiancarli a tutte le necessità dei tempi moderni. Merito anche di una posizione invidiabile, nel cuore della città e a due passi dall'Opera. A disposizione degli ospiti, sette tra bar e ristoranti, che spaziano tra proposte tradizionali e viaggi in Asia. Aperta tutti i giorni la Spa, 200 metri quadrati, con sauna e bagno turco, la palestra e uno spazio dedicato soltanto alle donne.
Grand Hotel Wien | Kärntner Ring 9 - 1010 Wien, Austria | Tel +431515800
SO/Vienna
Progettato dal famoso architetto Jean Nouvel, SO/Vienna è un hotel unico nel suo genere, con 156 camere e 26 suite che possono vantare un'incredibile vista sulla città. L'hotel è un concentrato della natura della capitale austriaca: una proposta moderna e frizzante incastonata in un quartiere storico. Il SO può infatti vantare, tra le altre cose, un'elegante facciata in vetro e un interessante giardino verticale. La Spa, che si sviluppa su 750 metri quadrati, è uno dei fiori all'occhiello, un'oasi di tranquillità nel cuore della città. Vengono offerti massaggi e trattamenti su misura, mentre per i più sportivi la palestra è aperta ventiquattro ore ed è dotata di macchinari all'avanguardia. La struttura è, però, famosa anche per il suo ristorante, Das Loft, e l'annesso bar. Il motivo? Non soltanto la proposta, moderna e capace di incuriosire, ma soprattutto l'incredibile vista che dal 18esimo piano si ha sul Duomo di Santo Stefano e sull'intera città. Tutto qui? No, a far brillare il Das Loft è anche il soffitto: una vera e propria opera d'arte realizzata dall'artista svizzera Pipilotti Rist. Provare per credere.
SO/Vienna | Praterstrasse 1 - 1020 Wien, Austria | Tel +431906160
The Amauris
A due passi dal Grand Hotel sorge un altro simbolo dell'accoglienza di lusso a Vienna, il The Amauris Relais & Châteaux. Come spesso accade con Vienna, anche il The Amauris, che sorge all'interno di un'antica residenza nobiliare progettata da Willhelm von Flattrich e Carl Schumann, è un mix perfetto tra l'eleganza e la modernità tipiche della città. Il magnifico ascensore d’epoca permette di accedere alle camere e alle suite dall’atmosfera intima. Su tutte, la Suite Opera, con vista esclusiva sul teatro. Di sera, il ristorante gastronomico Glasswing propone un sapiente miscuglio di innovazione e tradizione, nel quale vengono utilizzati solo i prodotti migliori. Che si tratti di specialità della regione o di mare, l’accento è posto sempre sulla qualità. Non possono mancare la Spa (sauna finlandese, bagno turco, docce gelate) e la piscina (con idromassaggio), che può contare su una bellissima copertura in vetro, che rende l'esperienza vista cielo ancora più rilassante.
The Amauris | Kärntner Ring 8 - 1010 Wien, Austria | Tel +43122122
Hotel Beethoven
L’Hotel Beethoven Wien, ex casa di tolleranza durante la seconda Guerra Mondiale, è oggi il “place to be” in uno dei quartieri più interessanti e degni di nota: Mariahilf. Centralissimo ma al contempo defilato, mantiene volutamente inalterata la patina bobo-chic, anticonformista ma elegante, con le vie dello shopping, la geografia movimentata e l’architettura eterogenea. A ridosso del Naschmarkt, il mercato più famoso di Vienna, diventato ormai un luogo di aggregazione e di ritrovo alla moda. All’Hotel Beethoven ogni camera ha impresso una caratteristica di unicità, avendo sempre come priorità il comfort, il relax e la soddisfazione dei suoi ospiti. Raimund Brunnmair, interior design e architetto viennese, lo ha reso un incantevole Boutique design hotel 4 stelle: i sei piani sono dedicati ciascuno a un’epoca o a un avvenimento della storia viennese, mentre le 47 camere, tutte diverse tra loro e arredate in stile Biedermeier o Art Noveau, portano il nome di personaggi distintisi nei periodi considerati. Barbara Ludwig, la proprietaria e, soprattutto, l’anima ispiratrice dell’Hotel Beethoven Wien, accoglie i propri ospiti con vera cordialità, fornendo consigli preziosi (in italiano…) e assicurando un’esperienza di soggiorno lontana dagli standard comuni. Degno di nota il Bar Lvdwig, dove la barlady Barbara Lombardo propone cocktail che raccontano la storia di Vienna.
Hotel Beethoven | Papagenogasse 6 - 1060 Wien, Austria | Tel +43158744820
© Riproduzione riservata
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini