Panettone senza confini è un evento che coniuga l'arte della pasticceria al viaggio. Durante questo evento itinerante che ha premiato il miglior panettone artigianale 2023, oltre a quelli al cioccolato e amatoriale, a bordo di Fascinosa di Costa Crociere salpata da Savona, abbiamo toccato sei località sulle coste del Mediterraneo. Da qui lo spunto per un racconto delle sei destinazioni, la prima delle quali Marsiglia, attraverso un viaggio autentico che esprime l'anima della città, oltre che i luoghi caratteristici e i consigli su cosa e dove mangiare e dove dormire. Nei successivi appuntamenti racconteremo Malaga, Valencia, Cadice, Gibilterra e Lisbona.
“Marseille c’est pas la France”: unica e inimitabile, ruvida e affascinante
Marsiglia è soprannominata in francese la “cité phocéenne” (la città focese o focea), poiché fondata nel 600 a.C. da marinai greci originari di Focea.I quartieri storici e gli edifici del Secondo Impero, le chiese romane e la Basilica di Notre Dame de La Garde, la vita naif di Panier in forte contrasto con quella superficialmente turistica di Vieux Port. Marsiglia è il giorno e la notte, la luce più luminosa e il buio più pesto, di lei ti colpisce le sue estreme nature, vere, distanti, che si incontrano e si fanno amare. Infinitamente. Per sempre.
Marsiglia va approcciata con l'animo libero, leggero, aperto. Va vissuta lasciando a casa il turista che è in te. Va respirata in ogni suo più lercio angolo di strada. Marsiglia va presa così com'è, all inclusive, in tutta la sua asprezza, nel suo essere estremo. Non c'è altrimenti, o così oppure ti caccia via, apre le sue porte dalle quali sei entrato e ti sbatte fuori, con un calcio, senza pietà. Perchè non sei tu a scegliere Marsiglia, ma è lei che sceglie te.
Marsiglia è la donna più affascinante che hai mai veduto, che ti ammalia e ti incanta senza trucchi, che devi amare con tutto te stesso se la vuoi conquistare. E se non la sai conquistare l'hai perduta. E non la trovi più. Il suo fascino ti avvolge, la sua forte personalità ti può intimorire. Ed è qui che te la giochi. Marsiglia non ti vuole di passaggio, non gli interessa l'avventura. Lei sa quanto vale. Moltissimo. E devi essere disposto a darle tutto te stesso, solo così la conquisterai. E non te ne libererai mai più. Rimarrà sempre con te. Diventerà parte di te.
Anche Marsiglia ha il suo Camilleri, il suo Montalbano
“Dall’alto dei cardini della stazione Saint-Charles, Guitou, come lo chiamava ancora sua madre, contemplava Marsiglia. La grande città. Sua madre ci era nata, ma non gliel’aveva mai fatta vedere. Malgrado le promesse. Adesso era lì. Solo. Come un adulto. E tra due ore avrebbe rivisto Naïma. Per questo era venuto. Con le mani infilate nelle tasche dei jeans e una camel tra le labbra, scese lentamente la scalinata. In fondo alle scale - gli aveva detto Naïma - trovi il boulevard d’Athènes. Lo segui fino alla Canabière. Giri a destra.Verso il Vieux-Port. Ancora a destra, dopo duecento metri, vedrai un grande bar all’angolo, La Samaritaine. Ci incontriamo lì alle sei, non puoi sbagliarti…”
Avevo letto Chourmo, la trilogia di Jean-Claude Izzo, prima di vivere Marsiglia. L'avevo visitata prima, di sfuggita. Lei, Marsiglia, sapeva di avermi conquistato in poche ore.. Perchè è lei che sceglie. Izzo sa descrivere Marsiglia come Leonardo ha saputo dipingere Lisa Gherardini, la moglie del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo che gli commissionò l'opera, diventata poi La Gioconda.
Marsiglia è raccontata da Izzo nei luoghi più veri, nella gente del Vieux Port, negli eventi più criminosi, negli scorci più popolari. Il protagonista dei suoi romanzi, il commissario Fabio Montale vive il bar de Maraichers, il Chez Felix, il Samaritaine. E quando vai lì, ti siedi e ordini una birra, l'oste te la porta, la appoggia e se ne va. Guardi le sue spalle allontanarsi, scorgi il suo grembiule un po' stropiccio, e lo vedi tornare dietro il banco, prendere un bicchiere in una mano e uno straccio con l'altra, passare dentro e fuori e appoggiarlo rovesciato mentre ascolta i soliti tre clienti che, al banco del bar, chiacchierano, discutono, ridono.
Tutti i colori del nero di Panier
Panier è la Marsiglia che ti rimane nel cuore. Stretta, da una parte, tra la bellissima Cattedrale di Santa Maria Maggiore e il Mucem, il Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée, e dall’altra dalla Vieille Charité, un complesso architettonico un pò baroccheggiante eretto nel 1671 da Pierre Puget per accogliere poveri e mendicanti, Panier è un viavai di diversità.
È un'immagine cruda la sua e, al tempo stesso, piena di vita e di umanità. Sono gli occhi di chi la vive che ne determina quanto ruvida o quanto dolce e delicata. Paco Torreblanca, artista della vita e dell'arte pasticcera, la definirebbe “effimera”, perchè fugace nei suoi mille graffiti che colorano il “nero” delle case, delle porte, delle serrande, delle saracinesche. Piccole vie, stretti vicoli, sgarrupati anfratti che cambiano in continuazione, che si vestono secondo il punto di vista, la luce del giorno, le lampare della sera. Le Panier è questo.
È un non luogo ed è “il Luogo”, è l'opposto di se stesso. È il centro della vita e, contemporaneamente, è il margine più estremo della città e della società. Le Panier è la perfetta sintesi della città. La meraviglia più luccicante e lo sgrauso più osceno. Qui parli tutte le lingue del mondo, incroci tutte le pelli dell'umanità, ti impregni di tutti gli odori della natura, quelli che vanno dal profumo più inebriante al lezzo più nauseabondo. Cammini tra milleemille crocieristi in posa per la foto ricordo o per il selfie da social strappalike, sorridi alle fantastiche vetrine e ai banchi come un bambino che guarda il suo cartone animato preferito, ti perdi ti ritrovi negli stessi vicoli già visti una due tre volte come fosse sempre la prima.
Vieux Port, il porto vecchio di Marsiglia
Gli hotel più prestigiosi, i palazzi più “bianchi e puri”, le auto prestigiose e le limousine e i taxi che scaricano cinesi e giapponesi, indiani e americani, turbanti e abiti e valige firmate. Qui, attorno alle barche poggiate “dove il mare luccica e tira forte il vento”, scorre una vita di sfarzi, di eccessi, una passerella di abiti e di sguardi che ti sfuggono, di visi che tendono gli occhi verso il cielo perchè il collo possa celare le sue rughe. Qui non è Panier. Il Vieux Port è l'altra faccia della medaglia. Anch'essa bellissima, è indiscutibile, ma dannatamente diversa, distante, opposta. È da qui che il tuo racconto può iniziare, che puoi scrivere la prima parola.
Vivi Panier e poi ti siedi qui, pie dans l'eau, magari in una giornata dove il sole combatte e fatica a vincere il grigio del cielo, quando il vento ti soffia note di Battiato che fanno così
“...mare mare mare voglio annegare,
portami lontano a naufragare,
via via via da queste sponde,
portami lontano sulle onde...”
a cantare la meraviglia del mare e della vita che qui, su questo pezzo di terra che affaccia sul Mediterraneo e sul Golfo del Leone, si palesano in tutta la loro grandezza, nei silenzi del frastuono attorno, nel fragore della tua interiore distanza dal mondo. Qui, nell'infinita caotica moltitudine, ti ritrovi. E allora vuol dire che Marsiglia ti ha detto si, l'amore si è svelato.
E allora vivrai in tutta la sua energia il mercato del pesce che ogni mattino anima Vieux Port, con i suoi odori intensi, acri, che profumano di uomini e di mare, di pescatori e di fame, di voci e di storie, mille diecimila centomila storie. I volti dei pescatori li trovi qui, pescatori e peccatori, rei confessi della vita che hanno tolto alle loro case, assolti da quella vita che hanno regalato alle loro stesse case.
Marsiglia sono loro. E con loro, sui banchetti colorati dai pesci della notte, parli, bevi, ridi. Sulla bella passeggiata, intanto, vedi gente, fanciulle e bambini che corrono, genitori attenti oppure no che mangiano sui tavoloni di legno, sulle sedute un po' artistiche, che si selfano con le barche sullo sfondo, non prima di aver impostato il profilo migliore in una posa instagrammabile.
Al Vieux Port ci puoi rimanere due giorni senza muoverti da lì, e la scopri sempre diversa nella sua e nella tua immobilità. È un viaggio virtuale senza strani ridicoli strumenti che ti coprono gli occhi, perchè sei tu, a decidere cosa, come e quando. Poi alzi gli occhi e guardi al cielo. Là, in alto, un'altra vita. Quella della meravigliosa Basilica di Notre Dame de La Garde. Ti alzi e ti incammini. Si, a piedi. È molta strada, e si arrampica, mentre ti corrono a fianco decine di taxi e di mezzi pubblici carichi di croceristi e di turisti che vogliono vedere, forse senza guardare... E arrivi là, ai piedi di questo straordinario monumento capace di tanta magnificenza quanto quella che si apre sotto, in una visione aperta a tutti i quattro punti cardinali est ovest nord sud, nessun limite. Come sempre, oltre ogni limite.
La Basilica di Notre Dame de La Garde
Per i marsigliesi è come una guardiana che protegge le loro vite, le loro case, una protettrice, da qui il nome che gli è stato attribuito: la Bonne Mère. Per i pescatori è l'ultimo saluto alla loro città, quando si allontanano in mare e lei, Notre Dame de La Garde, li saluta prima che le acque li nascondono al resto del mondo. La Basilica è opera dell'architetto Henri-Jacques Espérandieu, “spera in Dio”, come fosse quest'uomo un predestinato alla creazione di meraviglie come questa. La visita alla Basilica di Notre Dame de La Garde è libera. La puoi vedere da tanti punti della città, là in alto, un edificio religioso dalle sembianze di un castello che rende l'area una sorta di borgo medievale. La struttura si compone di una cripta, mentre al piano superiore uno stile neo-Bizantino disegna la navata, il tutto arricchito da decori colorati, tra mosaici, ornamenti d'oro e ex voto a testimonianza della forte fede dei popoli costieri e, comunque, dell'intero Mediterraneo.
Particolarmente suggestiva è la statua bronzea della Vergine, con rifiniture di foglie d'oro provenienti dalla campana della basilica stessa. Illuminata dalle mille candele che rischiarano di luce giusta la Vergine, rende questo scorcio davvero incantevole. Completa la visita il museo che raccoglie e documenta oggetti e testimonianze della sorprendente storia che caratterizza questo monumento. Infine un piccolo ristorante ed un punto Souvenir Shop. Si esce da tutto questo sfarzo religioso per trovare un piccolo spazio sulla terrazza che corre attorno all'edificio. Sotto, Marsiglia si apre in tutta la sua magnificenza, in un intricato snodarsi di strade e viuzze e case dai tetti color pastello, che si stendono fino al mare.
E qui il mare completa l'opera d'arte chiamata Marsiglia perchè è da questa altura che puoi ammirare il tratto costiero, perfetta e degna cornice, tra isolette e piccole baie e, al centro del golfo, il Castello d’If dove venivano imprigionati i galeotti. E potremmo aprire un altro capitolo ora, perchè il Castello d’If è parte della letteratura del mondo, con libri didattici e romanzi, pellicole e documentari che raccontano che è proprio qui dove venne rinchiuso il Conte di Montecristo.
La Canebière, “il punto di incontro di tutto il mondo”
Dal porto vecchio inizia La Canebière, la strada che porta alla chiesa di Saint Vincent de Paul e che racconta di un trascorso “tribolato”. Ancora oggi è assai movimentata e tutta da vivere, per cui è consigliato percorrerla in una passeggiata tra vetrine di alternative shop, mercato quotidiano del quartiere, bancarelle di ogni, mescolate ad una vita notturna vivace ed emozionante. Il suo nome deriva dal provenzale “canebe” e, prima, dal latino “cannabis”... Ora vi è tutto un po' più chiaro?
Qui, negli immensi campi che sorgevano prima dell'urbanizzazione, a partire dal Medioevo, questa pianta veniva coltivata in buona abbondanza e la tradizione (diciamo così) si è tramandata fino a tempi recenti. È un viale lungo un chilometro di vivacità e di una grande effervescenza, da non perdere. Anche per questo Alexandre Dumas la definì “il punto di incontro di tutto il mondo”, per la multiculturalità che la abita, capace di attirare e renderla unica per diversità e convivialità, per una città dai tanti aspetti architettonici, ma soprattutto ricca di umanità, cultura e gastronomia.
Cosa e dove mangiare a Marsiglia
La ricetta più famosa di Marsiglia è la Bouillabaisse, un piatto da provare. Si tratta di una zuppa preparata con diversi tipi di pesce a volte serviti interi. Si rifà alla caldeirada galiziana e portoghese. Come antipasto non si può perdere la Panisse, un fritto di farina di ceci, come anche la Tapenade, una pasta di olive schiacciate, nere o verdi, condite con capperi, acciughe e olio d'oliva. Altre specialità sono la Bourride, un piatto di pesce bianco come il merlano o la triglia; l'Aïgo-Aau, una zuppa simile a Bouillabaisse con l'aggiunta di pesce bianco, accompagnata da patate e pomodori.
Da provare anche il Poupeton, un soufflé a base di pesce, lo Oursinade, con sardine o ricci di mare, e l'Aioli, una ricetta a base di merluzzo con legumi cotti. Alcuni di questi piatti possono essere accompagnati dalla Rouille, una salsa simile alla maionese preparata con olio d'oliva, pangrattato, aglio e paprika. Tra i dolci della tradizione le Navettes, molto care ai Marsigliesi con una tradizione che viene gelosamente custodita. A chiusura l'immancabile Pastis, un liquore all'anice, tipico digestivo di Marsiglia.
Una tappa potrebbe essere Peron, direttamente sul mare con una vista incantevole su Marsiglia. Le specialità sono ovviamente pesce e crostacei. Les Trois Forts si affaccia sul vecchio porto ed è noto per una cucina mediterranea. Da Chez Fonfon, al centro di Vallon des Auffes, nei pressi del Vieux Port, si possono degustare ottime bouillabaisse, piatto tipico di Marsiglia. Per chi preferisce lo stile modaiolo e non ha problemi di spesa, Le Petit Nice, all'interno dell'omonimo hotel una villa fronte mare per degustare piatti di pesce e frutti di mare preparati da uno chef stellato. In alternativa c'è Hippopotamus Steakhouse, un ambiente informale che serve solo carne francese, oltre a un menu per bambini.
Peron Restaurant
56 Cor Président John Fitzgerald Kennedy - 13007 Marseille, France
Tel +33 4 91 52 15 22
Les Trois Forts
c/o Hotel Sofitel Marseille Vieux Port
36 Bd Charles Livon - 13007 Marseille, France
Tel +33 4 91 15 59 56
Chez Fofon
140 Rue du Vallon des Auffes - 13007 Marseille
Tel +33 04 91 52 14 38
Le Petit Nice Passedat
17 Rue des Braves Anse de Maldormé 156 - 13007 Marseille, France
Tel +33 4 91 59 25 92
Dove dormire a Marsiglia
Soggiornare a Marsiglia, almeno una notte, è necessario per entrare nel cuore di questa città. Il giorno e la notte la trasformano, come due anime che convivono e che la rendono così unica. Ci sono soluzioni per tutti i gusti e per tutte le tasche, per cui organizzatevi e decidete di trascorrere un week end qui, su queste strade, in queste piazze, immersi nei colori e nei sapori di Marsiglia.
L'Ostello Vertigo Vieux-Port, a 200 m dal porto vecchio, è una scelta che privilegia l'aspetto economico. Affacciata su Vieux Port si trova la Maisons du Monde Hotel & Suites che offre moderne camere con aria condizionata e wifi gratuito, oltre ad una splendida veduta sul porto e sul mare. Nei pressi del Vieux Port, nella caotica, ma piena di vita, La Canebière, Les Appartements du Vieux Port è una soluzione che offre alloggi confortevoli e curati, per un soggiorno in totale autonomia. Scegliere di soggiornare nel quartiere Panier è per immergersi nella più estrema e colorata Marsiglia, e qui, per chi ha buona disponibilità economica, proponiamo il maestoso Intercontinental Marseille - Hotel Dieu, capace di 179 camere e 15 suite, molte con vista sul Porto Vecchio e terrazza privata, in un elegante stile, mix tra antico e contemporaneo. Sempre a Panier, una scelta di qualità, ma più economica è Maison Du Vieux Panier Vieux Port con una bella terrazza panoramica e appartamenti graziosi e completi di tutte le comodità.
Maisons du Monde Hôtel & Suites - Marseille Vieux Port
43 Quai des Belges - 13001 Marseille, France
Tel +33 4 91 55 67 46
InterContinental Marseille – Hotel Dieu
1 place Daviel - 13002 Marseille, France
Tel +33 04 13 42 42 42
Vertigo Hostel Vieux-Port
38 Rue Fort Notre Dame - 13007 Marseille, France
Tel +33 4 91 54 42 95
Maison Du Vieux Panier Vieux Port
13 Rue du Panier - 13002 Marseille, France
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Alberto Lupini
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