Tra terrazza e piatti emozionali il 47 Circus Roof Garden è sold out

Tra la Bocca della Verità e il Foro Boario, il ristorante romano offre ai suoi clienti un viaggio nella cucina di Antonio Gentile, che dall'aperitivo con vista passa al menu degustazione

Le terrazze sono il passe-partout per assicurarsi il successo e il sold out in questa stagione anomala per la ristorazione romana, alle prese con l’assenza del turismo alto, spendente e internazionale. Non fa eccezione il 47 Circus Roof Garden, uno straordinario luogo del gusto, incastonato tra la Bocca della Verità e il Foro Boario. Dall’esclusiva terrazza del Boutique Hotel FortySeven lo chef Antonio Gentile regala autentiche emozioni per il palato. Un viaggio che può partire in varie fasce orarie, dall’aperitivo dove godere di un tramonto incomparabile nel cuore della Capitale a una cena lasciandosi guidare dalle proposte raffinate del menu.



«Ritengo che uno chef debba evocare con i suoi piatti quello che ha dentro - sostiene Gentile - La passione e l’amore per la sua professione puntando ai sapori, all’essenzialità. Sono convinto fermamente che stiamo andando verso la riscoperta, o meglio la consacrazione della tradizione. Oggi il cliente vuole sapere esattamente cosa mangia, pretende la riconoscibilità nel piatto. La voglia di strafare e di stupire ad ogni costo è ormai un retaggio del passato. Certo, la tecnica ci vuole, è essenziale... Per metterla da parte, o meglio, non fare di essa l’elemento principale, è necessario studiare. Non ci si improvvisa. A maggior ragione che ora chi si siede in un ristorante importante, di un certo tipo, è ben consapevole di ciò che pretende. Su questo punto, sulla maturazione del pubblico, rispetto a un decennio fa, sulla promozione di un turismo enogastronomico di qualità, un gran merito va alla televisione. Io non demonizzo il successo di quei format sul piccolo schermo che hanno fatto conoscere ad un’ampia audience i grandi chef e l’alta cucina. È stato il volano per l’affermarsi del nostro settore. Non a caso spesso si organizzano viaggi in base alle città dove sono ubicati i templi dell’alta ristorazione».



Idee chiare in un talentuoso chef trentenne di origini campane che, prima di mettersi in gioco un anno fa, in questa avventura capitolina, ha avuto esperienze londinesi con Heinz Beck e un lungo periodo ad Ostia con il Red Fish.



Questa estate il 47 Circus Roof Garden sta registrando il sold out. «Un successo inatteso - spiega Gentile - abbiamo aperto a maggio con i timori dovuti alla crisi da Covid-19 che di fatto ci ha privato della clientela internazionale dell’hotel, ma i romani hanno risposto alla grande. Direi che hanno scoperto l’offerta dentro la città. Non a caso ho una clientela affezionata che torna spesso, non solo per l’aperitivo e la cena ma anche per sorseggiare un cocktail al fresco della terrazza nel dopocena».



Un successo, quello dell’aperitivo, dovuto alla maestria della giovane barman Beatrice Oliviero che ci rivela i cocktail più gettonati: «A parte i classici che non tramontano mai, quest’anno tra il pubblico spopolano l’Orange Flavor, con Grand Marnier, Campari, marmellata di arancia amara, succo di limone, Orange bitter e il Passion Sour, con Gin dry, sciroppo di passion fruit e lamponi, succo di limone, albume. Gin a parte, gli italiani sono sempre più conquistati dal Mezcal che noi proponiamo in un Margarita con nettare di agave, succo di limone e triple sec».

Per accompagnare, oltre a sfiziose proposte portate al tavolo in una scenografica ruota, da non perdere le Chips di riso con maionese al wasbi e gambero, Ricordo di pane burro e alici, una Spugna croccante al prezzemolo, burro al limone e alici di cetara.


Ma è la cena il momento dove appagarsi con il talento di Gentile, scegliendo alla carta o fra due menu degustazione rispettivamente da sei e quattro portate. Protagonista il mare e la tradizione con incursioni nella carne. Tra gli antipasti menzione speciale per i Gamberi rossi con gazpacho di pomodoro datteri e quinoa soffiata, il Polpo arrosto accompagnato da zucchine alla scapece, burrata di Andria e pomodoro confit oltre ad una irresistibile Tartare di manzo con misticanza aromatica, maionese alla nocciola, senape e Parmigiano Reggiano. Senza tralasciare le proposte del giorno che seguono rigorosamente gli umori del mercato, privilegiando un pesce piuttosto che un altro.



I primi sono un cavallo di battaglia, con l’amore per la pasta da cui traspare la provenienza partenopea dello chef e la nostalgia per alcuni classici di quella cucina amati nella sua infanzia e rivisitati con eleganza. Strepitosi in tal senso i Tortelli di genovese di manzo, sugo simbolo di Napoli, finocchi e provolone “Del Monaco”. Il pesce omaggiato con lo Spaghetto cotto in acqua di pomodoro, bianco di zucchina, i suoi fiori e le vongole, i Cappellini cotti in brodo di pannocchie, ricciola e peperoni arrosto. Nei secondi, il must è la Spigola al sale con lattuga, finocchi e fagiolini. Un piatto classico della cucina di pesce qui servita con una pasta di sale, uova e farina che si presenta come un involucro del filetto di pesce, ed è studiata appositamente per mantenere la carne morbida e succosa.

Sorprende poi il predessert, una Pralina di cioccolato bianco con un ripieno di Moscow Mule. Prepara ai dolci dove ci si può perdere tra un Brownies al cioccolato, pesca sciroppata e gelato alle mandorle o un lemon cura, terra al cacao, spugna alla menta e gelato ai frutti rossi.



«Il 47 Circus oggi è il risultato di un lungo percorso iniziato anni fa – commenta Luca Nicolotti, manager dell’hotel – La ristorazione unisce la maestria di Antonio, originario di Napoli e grande chef di pesce, alla grande competenza del nostro chef consultant Gabriele Enrico, che ha reso la cucina riconoscibile per una clientela internazionale, grazie alla sua grande esperienza accanto ad Alain Ducasse e a Gualtiero Marchesi. Ma il Circus non è solo cucina. I piatti sono coprotagonisti di un grande momento di fascinazione, spettacolo e convivialità, proprio come ricorda il nome stesso del locale, termine latino ma riconoscibile in tutte le lingue del mondo. Qui al Circus l’esperienza è sinonimo di stupore, gaiezza, giovialità, nel grande viaggio tra il gusto e la storia che offre questa terrazza».

Per informazioni: www.47circusroofgarden.com