Sulle sponde del Garda arrivano le cene “eretiche”

A Desenzano, incantevole paesino affacciato sulle sponde del lago di Garda, Maria Cristina Bellelli, ristoratrice e ambasciatrice di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura 2023, ha ideato una serie di convivi a tema nel suo ristorante, con ricette ispirate al credo dei catari, movimento religioso eretico soffocato nel sangue dall'inquisizione

02 gennaio 2023 | 05:00
di Martino Lorenzini

La cultura servita nel piatto a tavola? A Desenzano si può. Nell'incantevole borgo lombardo, affacciato sulle rive del celebre Lago di Garda, a partire dal prossimo anno, quando Bergamo e Brescia saranno ufficialmente nominate capitali della cultura, presso il ristorante Caffè Città Desenzano prenderanno vita le cene eretiche.

Si ispirano al catarismo, movimento ereticale cristiano, diffuso in diverse zone dell'Europa durante il Medioevo, e che a Desenzano aveva uno dei suoi centri più attivi. L'idea è frutto di una felice sinergia tra Maria Cristina Bellelli, ristoratrice, amante della buona cucina e del buon bere, titolare del locale bresciano, e suo fratello Armando Bellelli, appassionato di storia e tradizioni locali. E così sono nate ricette ispirate al credo religioso degli eretici catari. Convinti che lo spirito divino fosse prigioniero del mondo, non potevano nutrirsi di carne, uova e latticini, ovvero di tutto ciò che portava alla prosecuzione della realtà materiale ed era frutto di riproduzione. Ne sono quindi nate una serie di singolari e suggestive ricette tutte da scoprire sera dopo sera, a partire dal 16 marzo 2023.

Maria Cristina, come è nata l'idea delle cene eretiche?
Il concetto parte dalla nostra volontà di tramandare tradizioni antiche e permettere a tutti di gustare i sapori di una volta e di scoprire delle vere e proprie eccellenze culinarie come l'Olio del Garda Dop o il Lugana Doc (vino bianco prodotto a cavallo tra Lombardia e Veneto, in prossimità della sponda meridionale del Lago di Garda, tra le province di Brescia e Verona, ndr). In particolare ci siamo appassionati alla storia dei catari, una comunità religiosa eretica che nel Medioevo arrivò in Italia dalla Francia per sfuggire alle persecuzioni della Chiesa Cattolica che nelle città di Desenzano e Sirmione fondarono le loro ultime roccaforti, prima di essere anche qui dispersi e perseguitati dall'inquisizione. E in particolare sono rimasta molto affascinata dal loro credo religioso.

Come sono nate le ricette catare?
I catari credevano che lo spirito fosse prigioniero di un mondo materiale e malvagio. Di conseguenza non si cibavano di nulla che fosse frutto di riproduzione, ad eccezione del pesce, di cui in epoca medievale non era ancora conosciuta la riproduzione sessuale. Di conseguenza erno banditi e carni, il latte, le uova, ma venivano apprezzati la frutta e la verdura e anche i pesci. Ed è anche per questo motivo che i catari si insediarono sulle sponde del lago di Garda e iniziarono a mangiare come le popolazioni rivierasche.

Ci sono anche delle ricette antiche rivisitate?
Certamente e una di queste è dedicate al cosiddetto brodo di giuggiole. Ovvero una marmellata ricavata da dolci frutti diffusi nel Basso Garda, amata dai Gonzaga, che accompagnava formaggi e arrosti alla corte di Mantova, di cui esiste una versione liquorosa che concludeva i fastosi banchetti rinascimentali. Ma non solo; riproporremo la Zuppa di cipolle con pere, piatto molto in voga nel Duecento. C'è poi anche El Sisam, ricetta a base di pesce, tipica della zona del Garda. In origine un antico metodo di conservazione del pesce, è ormai divenuta una piccola delizia, molto apprezzata dagli amanti del pesce di lago. Ci saranno ovviamente anche degli speciali dessert a base di frutta secca e miele. In ogni caso siamo soltanto all'inizio delle Cene eretiche; gli altri piatti saranno svelati nel corso di tutto il prossimo anno.

Avete utilizzato anche dei testi antichi per la vostra ricerca?
Sì, abbiamo studiato diversi manoscritti che risalgono al 1200 e al 1300 e da lì abbiamo dato vita ad alcuni piatti dal fascino antico, ma rivisitati in chiave moderna come il riso col cavolo rosso, il Pesce di lago a scaloppa con agrumi del Garda, frutti già famosi in epoca medievale e portati in Lombardia dagli ebrei.

Quando cominceranno le cene eretiche?
Molto presto, per la precisione dalla metà di marzo. Abbiamo scelto una data significativa, il 16 marzo 1244, giorno in cui cadde Montsegur, l'ultima roccaforte dei catari in Francia (e dove oltre duecento persone preferirono morire, ardendo vivi, piuttosto che abiurare al loro credo, ndr). Le cene si svolgeranno all'interno del ristorante Caffè Città Desenzano. Il locale verrà quindi allestito a tema per l'occasione. Ma non solo; i piatti, rigorosamente accompagnati e abbinati a vini locali, saranno ogni volta presentati e illustrati in maniera esaustiva ai commensali da Armando Bellelli. Per partecipare bisognerà quindi prenotare per tempo.

Come hanno reagito le genti del Garda alla vostra iniziativa?
Molto bene. D'altronde l'idea non ha precedenti. Nessuno ha mai messo in pratica un progetto come il nostro. Di conseguenza l'annuncio delle nostre serate ha suscitato molta curiosità, tanto da travalicare i confini del Garda. Da parte nostra non possiamo che essere orgogliosi di questo progetto. Speriamo quindi di continuare a stupire e ad incuriosire i nostri avventori "insaporendo" le nostre ricette con la nostra cultura e le nostre tradizioni.

 

Caffè Città Desenzano
Piazza Giuseppe Malvezzi 2 - 25015 Desenzano del Garda (Bs)
Tel 327 1118777

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Alberto Lupini


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