Rear Restaurant a Nola: esperienza di cucina tra Napoli e Giappone
Rear Restaurant, nel Ro World di Nola, fonde cucina napoletana e giapponese in un contesto elegante. Lo chef Salvatore Iazzetta offre piatti unici, dal gyoza con friarielli ai tagliolini al tè nero
Fossimo condotti bendati e fossimo poi sbendati quando già confortevolmente indoor, avremmo pochi dubbi ad individuare la macroarea continentale nella quale siamo stati catapultati: siamo nell’Europa del Nord, in una di quelle belle città, mai austere ma neanche mai chiassose e autenticamente solari, però proprio belle, sia detto. E ci saremmo sbagliati non di poco! Siamo alla periferia di Nola (Na), la città che diede i natali a Giordano Bruno, la città dove a giugno si tiene la Festa dei Gigli, proclamata dall’Unesco nell’anno 2013 patrimonio immateriale dell’umanità. Napoli dista appena qualche decina di chilometri. Nola è importante nodo viario e vi hanno sede imponenti strutture distributive e di logistica. Città laboriosa. E cosa ci ha indotto in così marchiano errore? Semplice, ci hanno sbendati all’interno del Ro World. Il Ro World, nato dalla vision del patron Giuseppe Tufano, è un contenitore all day long atto a ristorare il cliente dalla prima colazione alla cena. Design d’autore, arredi e dettagli di pregio ed un’illuminazione progettata per accogliere al meglio gli ospiti, creando un’atmosfera di relax e benessere che, appunto, fa tanto Mitteleuropa!
Alla scoperta del ristorante Rear
In particolare, negli slot canonici del pranzo e della cena, si fruisce ghiottamente del ristorante Rear, alla cui brigata di cucina, dallo scorso anno 2023 sovraintende il prode chef napoletano Salvatore Iazzetta, poco più che trentenne, con significativa esperienza pregressa al Kresios di Giuseppe Iannotti. L’esperienza a pranzo è memorabile. Il servizio è di tale bontà da generare un piacevolissimo effetto bambagia a voler intendere le premure e le garbate descrizioni dei vini e dei piatti. Tutto ciò grazie alla professionalità del sommelier Michelangelo Raffa e del maître Roberto Tanzi.
Cosa si mangia da Rear
Si principia con l’aperitivo dello chef Salvatore Iazzetta, Napoli in uno Gyoza: Gyoza cotto a vapore ripieno di friariello napoletano e provola affumicata, carpaccio di Kobe e wasabi. Gyoza, è il saporito raviolo ripieno giapponese. Qui, nel contenitore Ro World (sarà mica World per caso?), la contaminazione virtuosa tra Napoli e Giappone è abilitata dalla presenza al primo piano della struttura del Vero Omakase Rooftop, interamente dedicato alla cucina giapponese, con il sushi master Gilberto Silva. Le deliziose esperienze cognitive ed emozionali proseguono con due squisiti street food: Bao di granchio norvegese e Sandwich di pastrami di Wagyu Il primo street food consiste in Pane al vapore, granchio norvegese marinato alla salsa Ponzu, mayo al rafano e misticanza. La salsa ponzu è un condimento giapponese a base di salsa di soia, succo di agrumi, mirin, alga kombu e tonno essiccato. Il secondo street food consiste in Pan brioche tostato, wagyu marinato e affumicato, maionese alla senape con tartufo e cipolla croccante. Wagyu è una categoria di manzo giapponese con una carne ricca di grasso, aromatica e salutare.
Saremmo al primo piatto? Sì, proprio così ed ecco giungere in tavola i Tajiarin: Tagliolini di pasta all’uovo, brodo di funghi shitake marinati e tè nero lapsang souchong. Il fungo shiitake è un fungo asiatico con effetti benefici sul fegato e sul sistema immunitario; il tè nero Lapsang Souchong, va detto, è il tè preferito dagli chef, grazie alle sue note affumicate che permettono di arricchire diversi piatti. Con gli squisiti Tajiarin, qui lo chef esita un piatto che già da solo varrebbe tutto il pranzo!
Di grande bontà anche il secondo piatto, Tonno e cipolla: Ventresca di tonno Balfegò cotta con metodo Yubiki, marmellata di cipolla, cipollotto al burro, melassa di cipolla e dashi alla napoletana. Il tonno di Balfegò non viene cacciato, bensì catturato secondo il “metodo di circuizione”. Alimentato solo a sardine e sgombri, raggiunge il perfetto equilibrio tra parte grassa e parte magra. Il metodo Yubiki comporta versare acqua bollente sui filetti di tonno e poi glassarli immediatamente per evitare che il calore li cuocia.
La deliziosa esperienza giunge a compimento con un dolce fatto dalla collaboratrice del pastry chef Cesare Casoria, la talentuosa Susy La Marca: Mele e uvetta alla cannella, bavarese alla ricotta, croccante al cacao, glassa croccante al cioccolato bianco, crumble al cacao e fior di sale, infine gelato al caramello.
Rear, elegante “angolo di mondo” a Napoli
Ecco, adesso vorremmo bendarci da soli affinché, una volta sbendati si possa liberamente affermare dove siamo: siamo nel luogo elegante e confortevole dove la cucina, dalla sala egregiamente coadiuvata, onora il melting pot, suadentemente certificando che anche nella ristorazione i passi in avanti si fanno fertilizzando esperienze altre, conoscenze che diventano competenze, curiosità da appagare e sempre, ma proprio sempre, avendo l’obiettivo alto di deliziare i clienti.
Rear Restaurant
SS7/bis (km 50) - 80035 Nola (Na)
Tel 333 211 1322
© Riproduzione riservata
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Alberto Lupini