Pechino Express sulla via delle Indie, una rotta tutta da scoprire

La decima edizione del programma condotto da Costantino Della Gherardesca ed Enzo Miccio percorre tutto il Sud-Est asiatico: dalla metropoli Mumbai alle zone più sconosciute del Borneo malese e della Cambogia scoprendo le culture locali ed i piatti tradizionali delle rispettive popolazioni. Un itinerario da vivere appieno!

19 marzo 2023 | 05:00
di Nicholas Reitano

Ottomila chilometri assolutamente da vivere e da scoprire. Come ogni anno, il board di Pechino Express ha scelto dei luoghi tutt’altro che banali per fare da cornice al programma. Dopo “La Rotta dei Sultani” andata in onda la scorsa edizione - con un viaggio che ha portato i concorrenti a visitare siti chiavi del Medio-Oriente come Istanbul, la Cappadocia, il Mar Morto, Petra e Dubai -, Costantino Della Gherardesca ed Enzo Miccio, conduttori del programma, negli scorsi giorni hanno dato il via alla nuova stagione che guiderà i partecipanti alla scoperta di:

E le rispettive culture e tradizioni culinarie:

L’itinerario

Il percorso di questa decima edizione, come dicevamo, si svilupperà in dieci puntate lungo “La via delle Indie”: la partenza sarà nella metropoli Mumbai, prima tappa di una rotta che porterà i concorrenti alla scoperta dell’India, sfaccettato ed enorme paese del Sud-Est asiatico, il secondo più popoloso al mondo (che ospita dentro i suoi confini circa 1,4 miliardi di abitanti), quindi di corsa verso il Borneo malese e infine in direzione Cambogia, dove il traguardo finale di questa edizione sarà posto nel fantastico scenario di Angkor, il sito archeologico più importante del paese, nonché uno dei più importanti e visitati del continente orientale.

La gara ed i partecipanti

Il viaggio si caratterizzerà con un forte spirito di competizione, ma anche con l’enorme e impagabile stupore per la scoperta, con la gioia per la solidarietà: il premio finale, infatti, è devoluto a sostegno di una Ong che opera con i suoi volontari nei paesi visitati da questa edizione e con interazioni fortissime tra esseri umani lontani tra loro per cultura e abitudini, ma capaci di collaborare e unirsi anche nelle condizioni più estreme. Ma chi sono i concorrenti in gara? Ecco, di seguito, la lista completa:

  • Gli #Avvocati - Alessandra Demichelis e Lara Picardi
  • Le #Mediterranee - Carolina Starmare e Barbara Prezia
  • Gli #Ipocondriaci - Dario e Caterina Vergassola
  • #MammaeFiglio - Martina Colombari e Achille Costacurta
  • I #Siculi - Salvatore Schillaci e Barbara Lombardo
  • Gli #ItaloAmericani - Joe Bastianich e Andrea Belfiore
  • Le #Attiviste - Giorgia Soleri e Federica Fabrizio
  • I #NovelliSposi - Federica Pellegrini e Matteo Giunta
  • Gli #Istruiti - Maria Rosa Petolicchio e Andrea di Pieroù

Prima tappa: India

Le prime quattro puntate di Pechino Express attraverseranno in lungo ed in largo lo Stato indiano: la prima tappa vedrà i concorrenti percorrere la tratta Mumbai-Satara passando per Wai. Mumbai, ufficialmente Bombay fino al 1995, è la capitale dello stato del Maharastra e conta una popolazione (stimata, e non ufficiale) di circa 22,4 milioni di abitanti, che la rendono città più densamente popolata del mondo (37.193,19 ab/km²). La città si trova sulla costa occidentale dell’India e ne è la capitale commerciale e dell’intrattenimento. Mumbai, infatti, genera il 5% del Pil del paese, il 25% della produzione industriale, il 70% delle transazioni di capitali dell’economia indiana ed il il 40% del commercio marittimo.

Il centro urbano di Mumbai si trova sull'isola omonima che possiede una superficie di circa 70 km², ed è posta a sud, mentre il resto dell'area metropolitana, che comprende i quartieri della città di Thane, occupano la maggior parte dei 533 km² dell'Isola di Salsette posta a nord. Le due isole sono separate tra loro e dal continente da uno stretto braccio di mare. A parte qualche isolato rilievo che non supera i 496 metri d'altezza, le isole sono piatte e alcuni punti sono addirittura sotto il livello del mare. Ad est si estende il Konkan, cioè la fascia costiera del Maharashtra, per circa 80 km di lunghezza. Alle sue spalle s'innalzano i Ghati occidentali, una catena montuosa che separa la fascia costiera dell'altopiano del Deccan.

 

Da Mumbai, dunque, inizieranno le tappe indiane di Pechino Express, che passeranno - oltre alle già citate Wai e Satara - anche per Kolhapur, i templi di Badami, Hampi, Chitradurga, Mysore, Thrissur e Kumarakom (per un percorso totale di più di 1800 km).

I piatti tipici dell'India

Luoghi in cui i concorrenti potranno provare anche la cucina locale che si caratterizza per i seguenti piatti tipici:

  • Il Kashmiri Aloo Dum (ricetta vegetariana a base di patate)
  • Il Masala Dosa (crepes farcita con cipolla, curry, curcuma, coriandolo, patate, lenticchie e riso)
  • Il Tandoori Chicken (pollo arrosto molto saporito e speziato)
  • Il Chole Bature (pane fritto soffiato accompagnato da una pasta fatta con varie spezie e ceci piccanti)
  • Il Jalebi (dessert con zucchero, farina di maida, olio e sciroppo dolce preparato con limone, cardamomo e zafferano)
  • Il Chicken Tikka Masala (pollo marinato con yogurt, salsa masala e diverse spezie)
  • Il Samosa (pasticci di patate e verdure)
  • Il Daulat Ki Chaat (soufflé preparato con zucchero, pistacchi, crema, latte e zafferano)
  • Il Bhelpuri (spuntino fatto di riso soffiato, spaghetti di farina di ceci e salsa di tamarindo)
  • Il Masala Chai (tè fatto con acqua bollita e latte)

Seconda tappa: Borneo Malese

Il Borneo, isola di circa 743mila km² del Sud-Est asiatico, si trova tra il Mar Cinese Meridionale ed il Mar di Giava ed è circondata da ovest a est da Sumatra, Giava, Sulawesi e dall’arcipelago delle Filippine. Al suo interno, poi, curiosamente, sono presenti tre nazioni: Malesia, Brunei ed Indonesia. L'isola, dunque, è abitata da malesi, daiachi e cinesi. È montuosa (il picco più alto è il Kinabalu che raggiunge i 4094 metri d’altezza) ed è traversata da molti corsi d'acqua (Rajang, Kapuas, Barito, Mahakam, Kayan).

Il Borneo ha clima caldo-umido e la vegetazione è costituita da lussureggianti foreste (teak, sandalo, ebano, bambù) ed è una zona ricca di minerali (carbone, petrolio, oro, diamanti e manganese) e altri prodotti (come caucciù, caffè, riso e tabacco). In Pechino Express, i concorrenti in gara faranno tappa nelle seguenti città: Kampung Giam, Lubok Antu Riverine Park e Sibu (494 km); Lamin Dana e Miri (545 km); Awat-Awat, il villaggio culturale di Mari Mari e Kota Kinabalu (367 km).

I piatti tipici del Borneo Malese

Qui si potranno, poi, degustare alcune delle pietanze tradizionali dell’isola come:

  • Il Nasi Goreng (insalata di riso fritto con salsa di soia, aglio, scalogno e cipolle d’inverno)
  • Il Rendang (carne di manzo molto speziata)
  • Il Kueh Melayu (frittelle dolci farcite con arachidi, uva passa e zucchero)
  • La tilapia nel bamboo (pesce d’acqua dolce condito con pepe, ginger, lemon grass e foglie di banana)
  • Il Nyona Laska (spaghetti di riso con gamberoni, germogli di soia, petto di pollo cotto a vapore, foglie di menta, peperoncino, cetriolo, lime e formaggio di soia)
  • Il Nasi Lemak (riso in crema di cocco con foglie di vite)

Terza tappa: Cambogia

Al termine del giro dell’isola del Borneo, i concorrenti di Pechino Express si sposteranno in Cambogia, stato di 181mila km² che accoglie più di 14 milioni di abitanti e che confina con Thailandia, Laos e Vietnam. La Cambogia è una regione prevalentemente pianeggiante, con circa il 75% del territorio che si trova a meno di 100 metri s.l.m., e presenta catene montuose relativamente basse. Il paese, poi, è caratterizzato dal percorso tortuoso del Mekong, uno dei fiumi più lunghi dell'Asia con i suoi 4.500 km e l'11° più grande al mondo. Vista la passata dominazione francese degli scorsi anni, la lingua transalpina è ancora parlata nelle aree urbane. La lingua ufficiale è il khmer, parlato dal 95% della popolazione e l'inglese è divenuta nel frattempo la seconda lingua del paese.

Durante questa visita, i viaggiatori si sposteranno per quasi 900 km, passando per Phnom Penh, Phum Suos Ney, Oudong, Kampong Luong, Battambang, Siem Reap e la tappa finale di Wat Damnak con Angkor, il sito archeologico più importante del Paese, nonché uno dei più importanti e visitati del continente asiatico e che nel periodo compreso fra il nono ed il quindicesimo secolo ospitò la capitale dell'Impero Khmer, di cui fu il centro religioso e politico. La maggioranza dei templi più noti e visitati è concentrata in un'area di circa 15 km per 6,5 km a nord di Siem Reap ma l'area totale definibile come Angkor è molto più vasta: il "parco archeologico di Angkor", istituito per decreto reale nel 1994, infatti si estende su ben 400 km².

Le costruzioni principali sono circa un'ottantina, ma in totale nell'area vi sono centinaia e centinaia di templi induisti e buddisti, per quanto di molti esistano solo tracce o rovine costituite da modeste pile di mattoni. Quelli più visitati sono stati ripuliti dalla vegetazione e in larga misura ricostruiti secondo il metodo dell'anastilosi (tecnica di restauro con la quale si rimettono insieme, elemento per elemento, i pezzi originali di una costruzione andata distrutta) nel periodo della dominazione coloniale francese, in particolare dal primo dopoguerra in avanti. Il tempio più conosciuto è il famoso Angkor Wat, considerato il più vasto edificio religioso del mondo, la cui effigie stilizzata compare nella bandiera cambogiana.

I piatti tipici della Cambogia

Ecco, di seguito, una proposta dei piatti tipici della Cambogia:

  • Il Num Ban Chok (spaghetti di riso con curry verde a base di pesce, citronella, radice di curcuma e limone di kaffir)
  • L'Amok (stufato di pesce servito in una noce di cocco)
  • Il Lok Lak (carne di manzo saltata in padella con cipolle rosse, lattuga e salsa di succo di lime)
  • Il Prahok (pasta di pesce fermentato)
  • Il Kuy Teav (zuppa di spaghetti di riso con brodo di maiale, foglie di lattuga, germogli di soia, scalogno e coriandolo)
  • Il Kdam Chaa (granchio fritto con pepe verde)

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Alberto Lupini


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