Pane e Acqua – Bistrot: la Campania in cucina
Vivere al meglio le tradizioni culinarie della gastronomia storica partenopea e non solo, rivivono in questo ristorante a Caserta
Metti un napoletano verace a Caserta e ottieni Pane e Acqua - Bistrot alla Napoletana. Il ristorante, sito sulla Statale Sannitica, che vede in cucina Carmine Maiorano, propone una cucina che emozione amalgamando efficacemente i prodotti e le tradizioni culinarie del territorio campano.
A Caserta c’è Pane e Acqua – Bistrot Napoletano
Caserta, sovente intesa poco più che la periferia settentrionale della metropoli campana, così vicina all’aeroporto di Capodichino ha sua connotazione culinaria ben precisa, della porcellana bianca (Mozzarella di Bufala Campana DOP) facendosi giustamente vanto, così come delle carni e dei saporiti ortaggi del suo ameno lembo denominato Alto Casertano.
Pertanto, ha senso il ristoratore che in una concezione frattale della cucina di territorio, nell’accingere intrapresa nella frazioncina San Leucio (celebre nel mondo per i suoi setifici) del capoluogo casertano, imposti la sua linea indicandola come cucina napoletana. È giusto e risponde al vero. Così come è altrettanto vero il riuscito lodevole intento di amalgamare il territorio campano: ne sortisce cucina che emoziona.
Sulla Statale Sannitica, comodo da raggiungere per come gli assi viari fanno bypass del centro città, in dominanza di colore bianco, vasto ed elegante lo spazio esterno, di seducente atmosfera lo spazio interno, siamo da Pane e Acqua – Bistrot alla Napoletana.
La connotazione napoletana è garantita in cucina Carmine Maiorano, napoletano verace, nato e cresciuto nelle cucine delle trattorie napoletane, dei ristoranti napoletani e, impronta vincente, nelle cucine del migliore catering napoletano. Insomma, tanta esperienza, di quelle che si contano in decenni.
Gli orari di apertura, ancora distanti dall’all day long, comunque già contemplano l’happy hour: aperitivi ben serviti, non banali.
A Pane e Acqua la Campania è nel piatto
La cena si rivela gradevole, memorabile esperienza. La successione degli antepasti da sé costituirebbe cena!
Si comincia con l’omaggio alla suddetta porcellana bianca, qui proposta con il nome suadente di Sfera di bufala: basilico reso croccante, cremoso di pomodoro ramato e intriganti nuances di pistacchio.
A seguire una squisita parmigiana di melanzane, di quelle secondo tradizione ma senza graveolenza alcuna, con basilico e riduzione di ragù napoletano.
Sebbene in formato ridotto, non ci si può e non ci si vuole esentare dalla degustazione di quel ben di Dio presente sul Tagliere del Casadduoglio: formaggi e salumi con confetture fatte in casa. Il Casadduoglio è parola dialettale che indica il salumiere.
Il prode cuoco Carmine, si tira in casa non solo la pasta fresca, ma anche la pasta secca.
E così, fatti in casa, i fusilli lunghi tirati artigianalmente con il ferretto, si lasciano voluttuosamente abbracciare dalle cozze (è il loro momento propizio, piene e saporite!) a loro volta in carezzevole postura con i peperoncini verdi ed i Pomodori di Pachino Igp. Attenzione, è piatto che può creare dipendenza!
A sorpresa, sorpresa più che gradita, arriva a tavola, servizio di sala garbato e professionale, un assaggio di risotto agli agrumi di Sorrento: eccellente!
Amletico il dubbio su come proseguire, allorquando ci si accinge alla portata successiva: a quali lusinghe cedere, quelle provenienti dal mare o quelle provenienti dai pascoli? Soluzione saggia: in corretta successione, cediamo ad entrambe le lusinghe.
Frittura abile, anche qui graveolenza zero e sapidità corretta, e nel vassoio di portata, gioiosa arriva la frittura di paranza. La paranza è il peschereccio costiero.
A seguire, Hamburger di chianina con medaglione di bufala e concassè di pomodoro al timo.
Nei calici i giusti abbinamenti coi prodotti culinari
Negli appropriati calici, mai deflettendo dal compito impegnativo di essere abbinamento corretto in cena così articolata per ampiezza e successione di sapori, il CapitiRosé, un ottimo rosato che arriva da Tramonti, fatto dalle Cantine Ida Giordano. Delicati e freschi i suoi sentori di agrumi, ciliegia e fragola.
A compimento di sì sontuosa cena, un’ottima caprese.
Pane e Acqua nell’imminenza della stagione autunnale, quando lo spazio esterno ha fruibilità durante il dì e lo spazio interno sa accogliere gli ospiti nelle ore serali, va attrezzandosi con proposte esperienziali che vanno oltre gli slot consolidati del pranzo e della cena. Intrigante anche il cartellone degli eventi a tema.
Pane e Acqua - Bistrot alla Napoletana
S.S. 87 Sannitica, 63 San Leucio (Caserta)
Tel. 331 939 7547
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Alberto Lupini