Non solo dopo teatro: i Giardini del Massimo dalla colazione alla cena
I Giardini del Massimo è ristorante gourmet, bistrot, cocktail lounge e dolci momenti sotto le volte affrescate del Teatro Massimo di Palermo. Eleganza e gusto nel cuore della città
Il Teatro Massimo costituisce il baricentro, il centro topografico, materiale e culturale della città di Palermo. È unico per la sua architettura, per la sua imponenza, per il suo fascino per cui non esiste alcun turista che non l'abbia fotografato, magari con un selfie, e possibilmente visitato. Nell'angolo in basso a destra del prospetto, accanto alla monumentale scalinata, nei saloni a piano terra c'è un locale, un esercizio, i Giardini del Massimo, e siccome a qualsiasi ora si ammira il Teatro, a qualsiasi ora si ci può rifocillare: prendere un caffè, fare colazione, trascorrere una pausa, avere un lunch o uno spuntino nel bistrot, sorbire un tè con pasticcini, sorseggiare uno dei tanti cocktail, spizzicare un aperitivo più o meno rinforzato, cenare in un ristorante di classe, sedersi al lounge nel dopo teatro. Insomma, dalle nove a mezzanotte ogni momento è buono per immergersi nella storia, magari sotto una volta affrescata, e trascorrere dei momenti indimenticabili.
Che cosa è Giardini del Massimo
Riassumendo, i Giardini del Massimo è bar, café, bistrot, sala da thè, birreria, cocktail lounge, ristorante. Cominciamo da quest'ultimo, il ristorante, regno di un giovanissimo chef, Gianvito Gaglio che, pur non ancora trentenne, ha fatto la scuola Alma, la più prestigiosa nazionale, ha lavorato per quattro anni, nelle varie partite, a Villa Crespi, il tristellato di Antonino Cannavacciuolo.
Cosa si mangia da Giardini del Massimo
Nell'affrescata Sala Rossa una trentina di commensali possono godere una cucina isolana rivisitata e resa più moderna e leggera dalle appropriate tecniche di cottura, materie prime di qualità, abbinamenti non arditi, per una cucina che fa del buon gusto il suo forte. Alcuni esempi: polpo scottato su lenticchie di Ustica, praline all'acciuga rossa e menta, spaghetti triglie e finocchietto, risotto con sparacelli, pomodoro secco, alici marinate, seppia topinambur polvere di caffè, pancia di maialino al Nero d'Avola, gelo d'arancia e crumble al pistacchio, tre consistenze al limone.
Giardini del Massimo, piatti più semplici nel bistrot
Piatti più semplici e aperitivi rinforzati sono serviti nel bistrot, caratterizzato da una eleganza più snella ed un ambiente giovanile. Inoltre, in tutto il periodo vacanziero natalizio ci saranno afternoon tea con intrattenimento musicale, con buffet dolce e salato.
Particolare cura e speciali menu sono previsti dai pranzi e cenoni delle feste. Sottolineiamo che una proposta esclusiva si esprime con i tanti cocktail, sia tradizionali sia originali, preparati con maestria dal barman Attilio Coniglio. Infine, ma non trascurabile, i prezzi assolutamente calmierati, anzi modesti se ragguardati alla classe e alla bontà di tutto l'insieme.
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Alberto Lupini