Mangiare e dormire in Valle di Cembra: il Trentino ancora da scoprire
Rispetto alle “sorelle maggiori”, Val di Fassa e Val di Fiemme, appare come defilata e meno nota ma in verità ricca di sorprese, tra borghi, masi gourmet e vini eroici come il famoso Müller Thurgau
Dal 29 luglio al 1° agosto la Valle di Cembra si anima per far conoscere al pubblico le infinite sfumature del Müller Thurgau, questo vitigno a bacca bianca che in Trentino, e in particolar modo in questo territorio, ha trovato terreno fertile per esprimersi al meglio. In programma, anche l’annuncio dei vini vincitori del 18° Concorso Internazionale vini Müller Thurgau.
Appuntamento con il Müller Thurgau
Dopo un anno di incertezze ma con la ritrovata fiducia per il buon andamento della campagna vaccinale, il Comitato Mostra Valle di Cembra annuncia le date della 34° edizione della rassegna Müller Thurgau: Vino di Montagna, organizzata grazie al supporto di Trentino Marketing e al coordinamento della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito della promozione delle manifestazioni enologiche provinciali denominate #trentinowinefest.
La kermesse, che ha l’intento di promuovere e valorizzare le molteplici declinazioni di questo vitigno internazionale nato a fine 800 per mano di Hermann Müller attraverso l’incrocio tra Riesling Renano e Madeleine Royal e insediatosi così favorevolmente nel territorio della Valle di Cembra, avrà luogo da giovedì 29 luglio a domenica primo agosto tra la cittadina di Cembra e il territorio circostante.
Durante i quattro giorni di questo prestigioso evento, organizzato nel pieno rispetto delle vigenti norme sanitarie, si potranno dunque scoprire le migliori espressioni di Müller Thurgau provenienti da diverse zone d’Italia e dall’estero, attraverso incontri tecnici, masterclass e degustazioni libere e guidate. Palazzo Maffei, sia al di fuori.
Nelle vie e negli angoli del centro storico di Cembra
Quest’anno, la rassegna, complici le restrizioni imposte dalla pandemia, esce dalla sua sede istituzionale per invadere gioiosamente gli spazi esterni, coinvolgendo le vie e gli angoli più suggestivi del centro storico di Cembra, offrendo così al pubblico la possibilità di partecipare alle degustazioni all’aria aperta in un clima informale.
Non mancano inoltre visite ai vigneti più spettacolari, comparative tra vini locali e provenienti da altri territori, cene sotto le stelle, affascinanti itinerari da percorrere a bici o a piedi e tanto altro.
La Valle, bella e selvaggia
Un’occasione unica per entrare in contatto con la Valle di Cembra, territorio a pochi chilometri da Trento di selvaggia e travolgente bellezza. Qui, tra terreni porfirici e una forte escursione termica, gli eroici vigneti terrazzati si inerpicano lungo i fianchi della valle affrontando pendenze tanto spettacolari quanto dure, accompagnati da oltre 700 km di muretti a secco, Patrimonio Unesco, che disegnano un paesaggio unico, tutto da scoprire.
Tra i momenti più attesi della kermesse, soprattutto per i produttori, la premiazione dei vini vincitori al 18° Concorso Internazionale Vini Müller Thurgau, prestigioso e autorevole appuntamento che mette a confronto le produzioni di tutta l’area alpina.
Dove mangiare e dormire?
Onde rendere memorabile questo tour in Trentino, suggeriamo ipotesi di fruizione di ospitalità in strutture che, con acronimo recente, vanno denominandosi D&B. D&B a significare Dinner & Bed: ristoranti dove cenare è un’esperienza memorabile e dove, stante la presenza di poche confortevolissime camere, si pernotta così evitando lo stress della guida dopocena. I tre D&B qui di seguito raccontati si connotano, oltre che per la qualità della cucina e delle camere, anche per un servizio particolarmente attento e competente sul vino: carta dei vini ben fatta, etichette molto buone, servizio al calice.
Maso Franch a Giovo
A Giovo (8 km da Cembra) la sosta è al Maso Franch. Il pranzo (oppure la cena) è memorabile. Si principia con un sontuoso antepasto: Carpaccio di carne salada di Mucca Grigia Alpina con zucchine alla menta. Nel calice, a permanere anche per il susseguente sontuoso primo piatto costituito da Raviolo al sedano rapa con emulsione all’uovo, il pregevole Müller Thurgau by Zanotelli.
Delicato, impeccabile la preparazione, Trancetto di Salmerino Alpino in crosta di polenta e verdure al burro di malga con purè di piselli e menta. Calibrato l’abbinamento con la Schiava delle Cantine di Cembra. Ed a compimento di tale pranzo una Mousse croccante al gianduia con piccoli frutti di bosco caldi. Qui, abbinamento chicca, con il Mandolaia by Cantina Lavis. Questo delizioso vino è ottenuto dal blend di uve appassite Sauvignon, Chardonnay, Incrocio Manzoni e Traminer Aromatico. Sorseggiare, piccoli i sorsi, Mandolaia comporta naturale predisposizione all’ascolto dei racconti cembrani. E solo questa Valle sa quante cose avrebbe da raccontare! Più che confortevoli le 12 camere di Maso Franch.
El Molin a Cavalese
A Cavalese (31 km da Cembra) la sosta è al D&B El Molin. Ci si ferma alla soglia, si prende fiato e ci si prepara a conoscere colui il quale è a buon titolo considerato tra i migliori chef di tutto l’arco alpino, un vero figlio delle Dolomiti: Alessandro Gilmozzi, membro Euro-Toques Italia. Il luogo ha magia tutta sua: un antico mulino del Seicento. In cucina, Alessandro lavora delicatamente le sue erbe e le armonizza ponendo capo a piatti che conquistano i palati di una clientela gourmet molto esigente.
Memorabile il risotto al Grana Padano con cenere di pigne di cirmolo fermentate. Altresì imperdibile il Midolla di Grigia Alpina cotto in camino, tarassaco, betulla e lupino. Rasentano il migliaio le proposte di vino!
Per dormire due appartamenti, anzi due suites finemente arredate, situate all’interno di un palazzo del ’500 nel cuore di Cavalese.
Orso Grigio a Ronzone
A Ronzone (56 km da Cembra) la sosta è al D&B Orso Grigio. Siamo in cima alla Val di Non, vicini all’Alto Adige. La composita conduzione di questo D&B è nelle mani dei patron, i fratelli Cristian e Renzo Bertol. Cristian è in cucina e Renzo, valente sommelier, sovraintende impeccabilmente alla sala.
La struttura nacque come ristorante per poi, grazie alla laboriosità e alla vis imprenditoriale dei fratelli Bertol è divenuto quel raffinato resort, fiore all’occhiello dell’ospitalità trentina.
Chicche memorabili che Cristian esita dalla sua cucina. Tra i primi: tortelloni verdi con dadolata di porcini e ricotta affumicata; zuppa di funghi nel suo pentolino. Secondo di grande bontà: filetto di cervo su salsa al mirtillo rosso e pera William glassata. Cristian è valente anche in pasticceria: un dolce cult è il baby strudel alla pasta matta con mela renetta. La cantina, regno di Renzo, riserva grandi soddisfazioni per quanto ben individuati sono i produttori e per mirate proposte che variano di settimana in settimana. Le dieci camere non sono camere (!), bensì sono dieci lussuose suite.
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Alberto Lupini