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A Trieste tornano a splendere le cucine del Castello di Miramare

Sono stati restaurati e rinnovati gli spazi delle antiche cucine del Castello di Miramare, che finalmente sono aperti al pubblico e ospitano un affascinante percorso museale attraverso gli oggetti e gli arredi storici

di Liliana Savioli
 
06 luglio 2023 | 11:04

A Trieste tornano a splendere le cucine del Castello di Miramare

Sono stati restaurati e rinnovati gli spazi delle antiche cucine del Castello di Miramare, che finalmente sono aperti al pubblico e ospitano un affascinante percorso museale attraverso gli oggetti e gli arredi storici

di Liliana Savioli
06 luglio 2023 | 11:04
 

Avete mai visto un decanter da Champagne? No? Non lo avevamo mai visto neanche noi.  Ne abbiamo visti ben quattro alla presentazione al pubblico del nuovo percorso museale del Castello di Miramare in quel di Trieste. Ne abbiamo parlato con il funzionario architetto del Museo Storico Carlo Manfredi, che ha anche progettato e diretto i lavori di allestimento museografico assieme all’architetto Giulia Panzanello. Oggi consideriamo il decanter uno strumento atto a dare respiro al vino, sono tutti belli panciuti. Un tempo non era così e abbiamo fatto assieme alcune supposizioni. Il decanter in quanto bottiglia e denominato decanter da Champagne nel catalogo della cristalleria Val Saint-Lambert dove il Duca d’Aosta negli anni ’30 del secolo scorso ha acquistato il possente servizio, per presentare in tavola un contenitore di alta classe oppure decanter da Champagne in quanto strumento per decantare lo Champagne, magari molto maturo, che presentava dei residui? Difficile dare una risposta a questi interrogativi.

A Trieste tornano a splendere le cucine del Castello di Miramare

Il Castello di Miramare a Trieste

Il cuore nascosto del Castello di Miramare: le cucine rivelano i loro tesori

Certo è che è possibile ammirarlo assieme agli oltre 2.255 pezzi, per lo più risalenti all’epoca del Duca d’Aosta: 1.043 cristalli, 250 posate di metallo argentato, 50 posate d’argento, 22 suppellettili da cucina, 890 terraglie nel rinnovato percorso museale e riallestimento inaugurato il 1 di giugno 2023. Finalmente è stata restituita al pubblico questa zona del castello che è sempre rimasta nella penombra, un «luogo nascosto e riservato ma il cuore celato della vita domestica dove venivano confezionati cibi di altissima qualità con anche un ambiente dedicato alla pasticceria non solo per le torte ma anche per le merende o il the delle 17.

Tutto questo lavoro è stato creato per più scopi: riaprire un racconto museale nuovo, riqualificare e rendere visibili le collezioni partendo dall'esterno, valorizzare le collezioni del Duca d’Aosta che erano sempre state nei magazzini, risolve il problema dei depositi». Questo ci racconta il direttore del Museo storico e il parco del Castello di Miramare Andreina Contessa che continua: «Gli interventi hanno interessato gli esterni delle cucine  che sono state oggetto di un accurato e lungo restauro, gli interni, gli impianti e in parallelo le collezioni di suppellettili che sono state oggetto di cure, restauri e grandi pulizie. Credo che sia interessante focalizzarsi sulle potenzialità comunicative delle cucine».

Le cucine di Miramare: un viaggio nel passato culinario della corte imperiale

Nelle cucine si preparavano i cibi per la tavola della corte di Massimiliano e Carlotta durante il periodo in cui vissero a Miramare, tra il 1860 e il 1864. Rimasero in uso anche negli anni successivi, nelle occasioni in cui il castello fu utilizzato da membri della famiglia imperiale per brevi soggiorni fino al 1914; nel periodo in cui il castello fu abitato dalla famiglia del duca Amedeo d’Aosta, tra il 1930 e il 1937, infine, le cucine furono adeguate alle nuove esigenze operative e rimesse in servizio. Cucine e cantine si trovano nel piano seminterrato e sono esposte a settentrione, per facilitare la conservazione dei cibi e mitigare gli effetti del riscaldamento causato dalla cottura. Le grandi portefinestre rivolte verso il porticciolo, da dove arrivavano i rifornimenti, garantiscono l’illuminazione naturale e la ventilazione. Diversamente da altri ambienti nel castello, i locali seminterrati sono quasi del tutto privi degli arredi originari.

A Trieste tornano a splendere le cucine del Castello di Miramare

Le antiche cucine al Castello di Miramare a Trieste

Grazie alle planimetrie di Carl Junker, conservate nell’archivio del museo, datate 1861, è possibile però comprendere l’articolazione degli spazi e la destinazione d’uso degli ambienti. Attorno alla grande cucina, vero e proprio nucleo produttivo, si aprivano locali secondari destinati alla conservazione e alla trasformazione dei cibi: cantine (Weinkeller, Flaschenkeller), forni per gli impasti (Bäckofen) e pasticceria (Zuckerbäckerei). Degli arredi originari rimangono alcuni forni, in mattonelle bianche chiamate sparghert, e una immensa “cucina economica” per la cottura dei cibi e la grande vasca di pietra di un lavello; i sontuosi servizi da tavola di Massimiliano, invece, sono conservati a Vienna. I nuovi arredi custodiscono ed espongono i servizi da tavola appartenuti ai duchi d’Aosta, oltre a una piccola selezione dei cristalli in uso alla corte di Massimiliano e Carlotta.

I sapori dell'epoca: menu litografati rivelano i piatti serviti alla corte di Massimiliano e Carlotta

Il percorso di visita segue il tragitto progettato per le merci: dall’ingresso rivolto verso il porticciolo, restaurato e riportato al suo aspetto originario, si passa nell’anti-cantina, dove le forniture venivano smistate e stoccate, poi nella cucina, con i forni per la cottura, e infine nella pasticceria, dove si preparavano dolci, tè e caffè. Visitando queste sale è dunque possibile intuire come funzionava la preparazione dei pasti destinati alla mensa arciducale e ammirare la ricchissima collezione di porcellane, cristalleria e argenteria da tavola del museo, risalente agli anni Trenta del Novecento.

A Trieste tornano a splendere le cucine del Castello di Miramare

La porta d'ingresso alle cucine e uno dei due menu litografati presenti nel percorso museale

Nella collezione del museo si conservano due menu litografati, su disegno di Germano Prosdocimi, stampati per gli invitati alla tavola di Massimiliano. Grazie a questi menu elegantemente decorati, risalenti al periodo in cui l’arciduca era governatore del Lombardo Veneto, sappiamo che genere di pietanze veniva servito alla sua corte in occasione dei ricevimenti formali.

Miramare riapre i suoi tesori nascosti: visite esclusive ai luoghi restaurati

I più recenti interventi di valorizzazione e restauro di luoghi finora chiusi al pubblico del comprensorio di Miramare consentono di effettuare delle visite dedicate, con accompagnamento culturale, a Bagno Ducale, Castelletto e alle Cucine storiche, quando iniziano le visite a partenza fissa, una volta alla settimana, ogni giovedì. Oltre alle visite a partenza fissa c’è anche la possibilità di prenotare il servizio per gruppi di minimo 8 persone, previo acquisto del biglietto “Miramare luoghi speciali” che include anche l’accompagnamento culturale. Il restauro è stato interamente finanziato con fondi del Ministero della Cultura. L’intervento complessivo di 300 mila euro di cui 70 mila dal MiC per i Progetti speciali, la parte restante dal bilancio del museo di Miramare.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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