La montagna. Punto. La montagna per i catanesi non può che essere una sola, e siccome è femmina, essa è Idda. È Idda, che su tutto incombe, che tutto sovrasta, irascibile quando vuole, calma altrimenti, ha nome suo proprio: Etna. Probabilmente, chi può dirlo, Catania senza l'Etna potrebbe esistere. Ma di certo sarebbe città fantasma, vuota, silente, orribile nella sua vacuità. Però, potrebbe esistere. Sì, ma non esisterebbero i catanesi. I catanesi hanno una relazione con la montagna che è velleitario voler provare a capire nel suo profondo. In epidermide ci limitiamo a notare che vi è tanto amore, tanto rispetto, paura anche ma mai, mai, odio. Può eruttare lava, può oscurare il cielo, può far cadere pioggia mista a cenere e quindi creare disagi alla vita quotidiana, impedire il funzionamento dell'aeroporto, può anche minacciare disastri, ma mai la si odia. Il catanese ha in sé l'Etna. Quanto è bella Catania. A Catania, si va a cena. Slow dinner a fronte di fast lunch, al RistoArte Musa.
La sala del RistoArte Musa
RistoArte Musa dove il pistacchio di Bronte non manca mai
Il patron è Carmelo Schilirò: avvocato per professione e ristoratore per passione. La passione sovente non è ingrediente bastevole e allora l'avvocato Schilirò, per gli amici Carmelo, cosa fa?! studia per acquisire competenze vieppiù crescenti e nello scoprirsi talentuoso tra fornelli e cucina, di prodi collaboratrici e collaboratori giovandosi, rende il suo ristorante qualcosa di felicemente speciale. Aggiunge all'attività di ristorazione la vendita a scaffale, a corredo il radioso racconto dei suoi prodotti ottenuti dalla lavorazione del Pistacchio Verde di Bronte Dop.
RistoArte, buoni piatti e buona convivialità
Carmelo è narratore affabile e suadente. Durante il giorno, al netto di slot sempre meno definiti e definibili quali quelli una volta canonici del pranzo e della cena, al RistoArte Musa si va perché si respira amena ma non frivola convivialità. Si ascolta buona musica, reading di poesie e di brani di prosa. Presentazioni di libri. Cibo e vino non mancano mai! Sono siciliani giganti della nostra letteratura: Verga, Capuana, Pirandello, Tomasi Di Lampedusa, Quasimodo, Sciascia. E il pittore Guttuso e il musicista catanese Vincenzo Bellini. I tavoli hanno i nomi dei suddetti artisti siciliani. Servizio garbato e cordiale. Cura meticolosa nel consigliare i vini al calice. Vini in prevalenza siciliani e, tra questi in prevalenza vini etnei.
Altro particolare del RistoArte Musa
RistoArte, il menu da provare
Il dovizioso antipasto, ghiotto caleidoscopio degli odori etnei, da solo varrebbe la cena. Imperdibili tra i primi a base di pesce, le casarecce fresche con tonno e pistacchio; a seguire, dai suoi profumi preceduto mentre il piatto giunge in tavola, il delicato risotto agli agrumi e gamberetti. A proposito di piatti, fuori di sineddoche, i piatti sono belli a vedersi, manufatti da abili artigiani siciliani. Con il secondo si vira sulle carni, in funzione di ciò anche il vino trasmuta il suo colore dal delicato rosato all'austero quanto vibrante rosso. Eccoci allo squisito filetto in crosta di nocciole. Rientro sontuoso del Pistacchio Verde di Bronte Dop nel delicato tortino caldo al pistacchio con gelato di cannella.
Risotto agli agrumi e gamberetti
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Tortino caldo al pistacchio di Bronte Dop con gelato di cannella
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Inutile, anzi dannosa autocensura, ci impedisce il bis; peccato! Prezzi di commovente onestà. Carmelo ci accennava, nel mentre degustavamo liquori e piccola pasticceria, alla sua azienda agricola “Musa” collocata alle pendici dell’Etna a circa 1050 metri di altitudine, nel territorio di Bronte. Ci perviene invito; sapremo onorarlo in autunno. Parola data!
RistoArte Musa
Via Gabriele D'Annunzio - 95128 Catania (Ct)
Tel 348 2525110