La rivitalizzazione del "Corso", inessenziale aggiungere "Trieste" se non ai soli fini di correttezza toponomastica, passa anche attraverso la presenza in una ristorazione easy di qualità. Stiamo parlando dell'arteria stracittadina di Caserta: il passeggio, lo shopping, il "mirare e farsi mirare" di leopardiana memoria. Piccino, spazio essenziale, cucina a vista. Ambiente solare, pochi tavoli, sintesi armonica tra take away reso confortevole e fast lunch la cui connotazione è l'alta qualità delle proposte. Anelito alla sperimentazione meditata, al miglioramento continuo. Da qui il nome, di per sé identitario ed impegnativo: The Kitchen Lab.
La sala di The Kitchen Lab
Antonio Tedesco e Francesco Natale, i proprietari di The Kitchen Lab a Caserta
Due colleghi pressoché coetanei, entrambi poco più che quarantenni: Antonio Tedesco e Francesco Natale. Antonio fa significativa esperienza presso lo chef Renato Martino patron del Vairo del Volturno a Pietravairano (Ce). Francesco fa esperienze a Londra, poi all'Hassler di Roma con lo chef Francesco Apreda. Poi, entrambi, insieme in un ristorante cittadini. Da colleghi, diventano amici. Da colleghi ed amici, arduo e meritorio il cimento, diventano soci. The Kitchen Lab è la loro creatura amorevolmente e professionalmente curata. Clientela costituita da professionisti habitué a pranzo e da turisti e giovani a cena.
Francesco Natale e Antonio Tedesco, i proprietari di The Kitchen Lab
The Kitchen Lab a Caserta: proposte gastronomiche tra tradizione e contaminazioni
Intriganti, appetitose, le proposte bao. I bao sono piccoli panini al vapore tradizionalmente ripieni di carne, di verdure o dolci. La virtuosa contaminazione operata dai due chef, comporta degustarlo, semplicemente delizioso: è il Katsu Bao di salmone con maionese al limone, avocado e sashimi di salmone. Altrettanto gustoso, hot dog con wurstel di suino nero Casertano con cavolo bianco in agrodolce e ketchup di papaccelle fatto in casa. Le papaccelle sono una particolare tipologia di peperone tipica della Campania. Imperdibile, da sola per un fast lunch varrebbe la sosta, la Parmigiana panata al panko con salsa mozzarella e basilico. Il panko è una panatura a fiocchi tipica della cucina giapponese, utilizzata soprattutto per preparare i gamberi fritti, ma anche per carni e verdure. Qui ha destino d'elezione con la melanzana!
Il banco verdure di The Kitchen Lab
Due i meditati assaggi di squisiti primi piatti: Pappardelle ai funghi porcini, guanciale e pomodorini; Tagliolini cacio e pepe. Da menù saggiamente non sterminato, grazie ai suadenti consigli dei due chef, assaggiamo la Zuppetta di Calamari con gamberi, patate e crostini di pane alle spezie e poi a seguire: Guancia di Vitello brasata al vino rosso con purea di zucca. Altra nota piacevolmente sorprendente, il vino servito al calice. Un ottimo Fiano di Avellino DOCG 2020 fatto da Di Meo ci accompagna fino alla Zuppetta di Calamari. Al cospetto della Guancia di Vitello, l'ottimo Amarone della Valpolicella DOCG 2017 fatto da Bertani. Ci sono anche proposte di pokè e di wrap personalizzabili all'istante.
In funzione, oltre al servizio in sala e al take away, anche un accorto e ben fatto servizio di Delivery. Prezzi di commovente onestà. The Kitchen Lab, l'easy restaurant dove i due soci / chef Antonio e Francesco sanno far coesistere in lodevole armonia la loro competenza con la loro passione.
The Kitchen Lab
Corso Trieste, 231 81100 Caserta
Tel. 0823 526343