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Zaïa, dove Milano incontra tutto il Mediterraneo

Il nuovo ristorante ha aperto dal sette febbraio in piazza XXIV Maggio. Aethos è una community internazionale di hotel e club, dove il turista business o leisure può aspettarsi di vivere un’esperienza integrale

 
07 febbraio 2023 | 18:22

Zaïa, dove Milano incontra tutto il Mediterraneo

Il nuovo ristorante ha aperto dal sette febbraio in piazza XXIV Maggio. Aethos è una community internazionale di hotel e club, dove il turista business o leisure può aspettarsi di vivere un’esperienza integrale

07 febbraio 2023 | 18:22
 

È proprio a due passi dalla Darsena che Milano celebra un’idea divertente di ristorazione e accoglienza: da Zaïa, il nuovo ristorante del gruppo Aethos, aperto dal sette febbraio in piazza XXIV Maggio. Aethos è una community internazionale di hotel e club, dove il turista business o leisure può aspettarsi di vivere un’esperienza integrale, con impatto positivo su corpo e mente. Aethos conta oggi 5 hotel in Europa: a Milano una struttura elegante che comprende gli spazi del club privato, il ristorante Zaïa e il Doping Bar; a Saragano un ritrovo affascinante nel cuore della campagna umbra e a Champoluc, alle pendici del Monte Rosa, una stazione sciistica sulle Alpi italiane, ultima acquisizione del brand. Le restanti strutture sono ubicate a Ericeira - in Portogallo -  a breve distanza dalla  spiaggia, meta perfetta per  gli amanti del surf, e in Corsica, nel cuore di Oletta, uno dei villaggi più caratteristici dell’isola.

Zaïa dove Milano incontra tutto il Mediterraneo

L'interno dello Zaïa

«A Milano, Zaïa ha le carte in regola per affermarsi come luogo del cuore: il ristorante è inserito in un complesso curato nei minimi dettagli, dove ci siamo impegnati a offrire  una cucina raffinata e di qualità, influenzata dalle tradizioni gastronomiche dei paesi del Mediterraneo, con un twist unico», racconta Benjamin Habbel, ceo e fondatore di Aethos. Un twist che a prima vista sembra più un valzer, dato che i protagonisti tra i fornelli viaggiano in coppia. Ci riferiamo ai due chef a pari merito Luigi Gagliardi (27 anni) e Dario Guffanti (31 anni), con esperienze all’estero e in Lombardia: da Carlo e Camilla in Segheria al Maio, passando per Il Marchesino del Maestro Gualtiero Marchesi. Staremo a vedere cosa ci aspetta ora al Zaïa, cioè che tipo di scintille si generino dall’incontro-scontro di due teste giovanili e brillanti.

Auguri a voi due, è la prima volta che ci capita di vedere una coppia di chef al vertice. Avvertiamo però che, stando agli storici, i due consoli romani al vertice della Res publica finirono col governare a turni, per non pestarsi i piedi
Dario: Posso solo dire che lavoriamo insieme dal 2017, la coppia è piuttosto collaudata, passiamo più tempo tra di noi in cucina che con le nostre compagne. L’intesa funziona bene,  a volte ci comprendiamo anche senza parlare.

Chi dei due ci chiarisce cosa significhi, qui al Zaïa, cucinare a partire dalle sponde del Mediterraneo?
Luigi: Mettere insieme Medio Oriente, Sud Italia, Milano,  coste nordafricane … sembra difficile, a parole, nella realtà non lo è, anche grazie ad un uso sapiente delle spezie. Potrei fare l’esempio del nostro “Tubetto” (è proprio il nome del piatto, NdR): pasta corta con spuma al Franciacorta e Parmigiano-Reggiano  e guanciale di vitello sfilacciato, servita però con una spolverata di spezie mediorientali tra cui sesamo, coriandolo, finocchietto, cardamomo, preventivamente tostata e pestata nel mortaio.
Dario: Non c’è un singolo paese del Mediterraneo che vogliamo privilegiare, abbiamo veramente la possibilità di saltare da un posto all’altro: anche con una semplice salsa tzatziki, che non ha bisogno di presentazioni.

Ma qual è fra voi due la ripartizione dei compiti, o magari delle abilità?
Dario:  io mi occupo della carne e degli antipasti, lui del pesce e dei primi piatti. Quanto al carattere io sono più riservato,  a lui spettano le pubbliche relazioni.

Azzardiamo una previsione: che tipo di clientela avrà lo Zaïa?
Luigi: Sicuramente multietnica e internazionale, in linea con le  specifiche di una metropoli come Milano. Gente per cui il viaggio è vita quotidiana, abituata a fare confronti con altre destinazioni famose nel mondo, non legata strettamente a uno schema tradizionale di ristorazione, che è poi la caratteristica che interessa di più allo chef.

Zaïa dove Milano incontra tutto il Mediterraneo

Dario Guffanti e Luigi Gagliardi

Oltre all’ormai sviscerato “Tubetto”, che manteneva quanto promesso in termini di sapidità, fantasia e consistenza, siamo stati colpiti dall’ insalata contemporanea di avocado e yakitori, dalla triglia servita con cioccolato bianco, porcini e lardo,  e dulcis in fundo dal Paint: una miniscultura di cioccolato ripiena di frutta, ananas, yogurt e crumble indiano che ci ha sorpreso per la sua ruffianeria.  In senso buono, se ce n’è uno. E dunque auguri all’ Aethos Hotel Milano e al suo Zaïa, dove la ristorazione cerca un divertente e faticoso compromesso fra le personalità dei due chef  Luigi Gagliardi e Dario Guffanti, a beneficio di tutti i clienti con la testa a Milano ed il cuore nel Mediterraneo dei sentori e dei sapori.

Zaïa
Piazza XXIV Maggio, 8, 20123 Milano (Mi)
Tel. 0289415901

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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