Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 23 dicembre 2024  | aggiornato alle 02:33 | 109769 articoli pubblicati

Siad
Siad

Al Milano 37, la semplicità complessa di Pantaleo

Siamo a Gorgonzola (Mi) e qui lo chef ha aperto il suo ristorante che spazia lungo tutta la cucina italiana. Ci sono piatti per vegani e vegetariani e gusti semplici, ma ricercati

 
18 dicembre 2022 | 13:30

Al Milano 37, la semplicità complessa di Pantaleo

Siamo a Gorgonzola (Mi) e qui lo chef ha aperto il suo ristorante che spazia lungo tutta la cucina italiana. Ci sono piatti per vegani e vegetariani e gusti semplici, ma ricercati

18 dicembre 2022 | 13:30
 

Qui al Milano 37 Restaurant conta la pura sostanza. E per un ristorante di livello la sostanza è la cucina. Carlo Andrea Pantaleo, membro di Euro-Toques, per la nuova vita del Milano 37 Restaurant, ha calato l’asso sulla qualità dei suoi piatti, per una filosofia che si traduce in “semplicità complessa”. Carlo Andrea Pantaleo è lo chef di Milano 37 Restaurant che dall’ alto della sua giovane età ha una visione della cucina contemporanea, e della sua applicazione, come pochi altri maestri di cucina.  

Il concetto di “semplicità complessa” nasce dall’amletica domanda: quanto è complesso essere semplici? E la risposta è “molto”, perché per fare alta qualità nella semplicità ci vogliono doti di abilità e tanto talento. Nei suoi piatti Carlo Andrea utilizza solo tre ingredienti scelti, non per forza pregiati, ma sicuramente stagionali per un’armonia di sapori circolare, incantevole ed equilibrata. 

Gennaro Vitto e Carlo Andrea Pantaleo Al Milano 37 la semplicità complessa di Pantaleo

Gennaro Vitto e Carlo Andrea Pantaleo

Carlo Andrea Pantaleo, il bambino che sogna di diventare chef  

«Milano 37 Restaurant è un ristorante smart casual - ci precisa Carlo Andrea - con una filosofia attenta alle richieste del mercato, con proposte pensate anche per vegani e vegetariani. La proposta di Milano 37 Restaurant spazia da piatti dove i vegetali sono gli assoluti protagonisti, a proposte di pesce e carne da filiera sostenibile». 

Le idee chiare Carlo Andrea le ha fin da piccolo, quando tra i banchi di scuola sognava di diventare un bravo chef. Per questo intraprende gli studi presso l’istituto alberghiero “Olivetti” di Monza prima della “chiamata” che lo porterà, a soli 17 anni, al fianco dei suoi primi grandi maestri, Filippo Gozzoli e Gennaro Vitto, nella prestigiosa cucina dell’hotel 5 stelle lusso Villa del Quar, nel veronese. Successivamente, dopo un passaggio al ristorante Galleria Meravigli di Milano, approderà all’Osteria del Collegio, olimpo della ristorazione pavese per un’altra esperienza che lo formerà ulteriormente, aprendolo verso altre tecniche e segreti dell’alta cucina. 

Poi arriverà il momento del grande salto: una cucina tutta sua in un ristorante di proprietà, il Milano 37 Restaurant. La location è una piccola cittadina alle porte di Milano: Gorgonzola.  

Abbiamo chiesto a Carlo Andrea come definirebbe la sua cucina: «Parte sempre dalla valorizzazione di un prodotto - ci risponde convinto - che può anche essere povero, su cui lavoriamo per nobilitarlo, sia nel gusto che nell’impiattamento. È il concetto di semplicità complessa, che assieme alla tecnica del fuoco primitivo e all’utilizzo delle erbe aromatiche, rappresenta la mia cifra stilistica».  

 

 

Milano 37 Restaurant e Gorgonzola 

Milano 37 Restaurant sorge a Gorgonzola, un centro di poco più di 20mila abitanti che dista meno di 30 km da Milano. Stazione di cambio di cavalli in epoca romana, Gorgonzola è una cittadina di circa 20mila abitanti, nota per l’omonimo celebre formaggio erborinato, prodotto Dop che dalle valli orobiche fu introdotto in paese dai "bergamini", i mandriani che per la stagione invernale scendevano con le vacche dagli alpeggi alla pianura. Gorgonzola si raggiunge facilmente sia con la metro (linea verde MM2) in meno di mezz’ora, sia in auto lungo la SP103.

Una volta giunti a destinazione si inizia la visita al centro storico, caratterizzato dal Naviglio della Martesana che lo attraversa, conferendogli una veste naturale graziosa e suggestiva. Luogo di partenza è la centrale piazza Italia sulla quale si affacciano negozi e bar e dove si svolge la vita sociale della cittadina. Da qui si fa tappa a piazza san Pietro dove si visita il santuario della Madonna dell’Aiuto, antica chiesa di origine romanica e poi la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio che custodisce interessanti opere d'arte tra le quali sculture di Benedetto Cacciatori e due magnifici organi di Giovanni Bressani e Antonio Brunelli. Altra tappa immancabile è il Mausoleo Serbelloni che si erge adiacente alla chiesa,  

Cuore verde del paese è il grazioso Parco Sola Calbiati, dove trascorrere piacevoli momenti di relax, con un bar molto carino, un laghetto e molti angoli dove poter passeggiare godendo di un paesaggio rilassante e suggestivo. Qui puoi incontrare lo scoiattolo mascotte del parco che corre sul prato, si arrampica sulle piante, ma puoi anche trovarlo lì, vicino ai visitatori, perché abituato al contatto con le persone. Altro edificio di interesse è Palazzo Pirola, dall’aspetto neoclassico fortemente caratterizzato dal portico d’ingresso con quattro colonne in granito sorrette da una semplice trabeazione e sormontato da un timpano triangolare. Palazzo Pirola è sede di un’attività culturale che prevede eventi, convegni, mostre oltre a funzionare come location per matrimoni e cerimonie. Della seconda metà del XVII secolo è Palazzo Manzoli che sorge nelle immediate vicinanze e che accoglie un giardino storico elegantemente disteso lungo il corso del Naviglio.  

Fuori dal centro storico, a sud dell’ansa del Naviglio della Martesana, sorge Villa Serbelloni, un elegante e imponente complesso immerso in un’ampia area verde che comprende la villa residenziale con torre, i corpi di servizio padronali, le scuderie, i magazzini e altri edifici minori. Dopo la visita al borgo e ai dintorni non resta che la tappa più… gustosa. Andiamo a scoprire Milano 37 Restaurant e le specialità di Carlo Andrea Pantaleo.  

Un tavolo del Milano37 Al Milano 37 la semplicità complessa di Pantaleo

Un tavolo del Milano37

Milano 37 Restaurant: “semplicità complessa” a tavola 

Al tavolo di Milano 37 ci si potrebbe rimanere per un lungo tempo, vuoi per la qualità dei piatti serviti, vuoi per la comodità delle eleganti sedute che avvolgono in un abbraccio. Un viaggio senza tempo tra i sapori e i profumi della buona Italia, e anche un po' più in là, quello che si vive al Milano 37.  

La continua ricerca e sperimentazione che vede ingredienti scelti unirsi e fondersi per una sintesi di piatti unici, nel gusto e nella presentazione, fanno di Milano 37 un locale che si distingue ed esce dalla “normalità” della ristorazione nazionale. Il bisogno di valorizzare l’equilibrio dei contrasti è nella filosofia dello chef Carlo Andrea, un’espressione trasversale che applica in cucina, ma che si propone anche come stile di vita. «Non esiste una buona cucina o una cucina cattiva; esiste solo quella che più ti piace, la mia è continuamente una grande sfida», ci spiega Carlo Andrea. Lui si avvicina spesso ai tavoli per spiegare i suoi piatti, con quella delicatezza e discrezione che è propria di chi conosce metodi e misure. Ti spiega l’ingrediente, gli abbinamenti e quelle curiosità che consentono di poter apprezzare non solo il gusto, ma anche quello che sta dietro, dalla preparazione alla presentazione.  

Cosa abbiamo degustato al Milano 37 Restaurant 

Tuberi e radici” - un’insalatina in carpione di aceto di lamponi di daikon e barbabietola, con gel di carota classica, carota viola e rapa rossa e sedano rapa, condita con curcuma e sesamo nero tostato. 

Zucca, cozze e brace” - in questo piatto si ritrovano tutte le quattro essenze della zucca, dalla polpa cotta sotto la cenere, alla buccia che viene utilizzata per fare il brodo, ma anche i semi tostati e, per finire, l’olio di zucca. Le cozze vengono aperte sulla brace dove vengono cucinate e abbinate alla zucca. Strepitoso! 

Spaghetto di Pastificio Verrigni“ - con aglio, olio e peperoncino, fior di latte e gambero crudo di “Mazara”. Una degna continuazione nel segno della semplicità e della qualità.  

Guancia di manzo” – con crema di mais, cicoria selvatica e riduzione al vino rosso. Delicatezza nel gusto e tenerezza. 

Mignon di tiramisù” - un pre-dessert che è preludio ad un finale di classe! 

Pera, cannella e crema inglese agrumata” – il dessert che è perfetta sintesi della filosofia di Carlo Andrea. 

Al termine, ad accompagnare il caffè, la piccola pasticceria con Tortino cocco e agrumi, Frollino con panna cotta al pistacchio, Bigné classico con crema pasticcera e Brutto ma buono. 

 

Milano 37 Restaurant 
via Milano 37 - 20064, Gorgonzola (Mi)
Tel 02 95302437 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Consorzio Asti DOCG
Molino Grassi
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Molino Colombo

Consorzio Asti DOCG
Molino Grassi
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Molino Colombo
Elle & Vire
Forst