Si chiama “Giano” il ristorante del Marriott W Rome, il primo W d’Italia, inaugurato lo scorso 6 dicembre. Un’insegna che rimanda alla divinità bifronte, che guarda al passato e al futuro, e che qui si può leggere anche come doppia espressione gastronomica. Un’impronta binaria impressa da una coppia di fuoriclasse affiatata da tempo. Il duo Ciccio Sultano-Fabrizio Fiorani sta replicando nella capitale l’esperienza avviata al Duomo di Ragusa Ibla. Il tutto sotto l'insegna della più importante catena alberghiera mondiale, il gruppo Marriott.
In piedi, Ciccio Sultano e Fabrizio Fiorani. Seduti, Cesare Murzilli e Nicola Zamperetti
Dal menu breakfast ai finger food
Sultano, socio Euro-Toques e due stelle Michelin, e Fiorani, membro dell’Associazione maestri pasticceri italiani e miglior pastry chef 2021 per il Gambero Rosso, hanno elaborato una linea di cucina e pasticceria in sintonia con lo stile del cinque stelle adiacente via Veneto. Qui ogni elemento commestibile è frutto del loro pensiero, dal menu breakfast ai finger food serviti al Lounge Bar. Una dimensione culturale della cucina che miscela passato, presente e futuro (un Giano Trifronte, se vogliamo). Alto livello, ma senza fronzoli e formalismi. Una cucina ricca, certo, ma educata. «Le nostre proposte – spiegano all’unisono – sono legate alla vita quotidiana. Noi facciamo da mangiare».
Cucina familiare
Ciccio Sultano elabora cucina della tradizione valorizzando i sapori e gli ingredienti della Sicilia. Una calamita per la clientela romana e internazionale che può apprezzarne il valore con immediatezza in quanto proposta in declinazione familiare. Un mosaico dalle mille tessere che può essere composto da Ventresca di tonno, Polpo, Sarde a beccafico, Spaghetto Taratata (nome che evoca il suono delle spade che si incrociano nei duelli tra i Pupi siciliani), a base di bottarga di tonno rosso, limone e carpaccio di cernia, come da Pollo ruspante, Maialino nero dei Nebrodi, Sgombro in guazzetto.
Zucchero x Fabrizio Fiorani
E poi spazio al Cannolo, ai pasticcini appena sfornati, al gelato fatto in casa, ai Falsi d’autore, gourmanise all’insegna della realtà aumentata: arachidi, mandorle, lamponi. Una collezione di pasticceria denominata Zucchero x Fabrizio Fiorani, che è però anche un luogo fisico, una boutique all’interno del W Rome, un atleier aperto al pubblico all’insegna di sapori complessi, consistenze e interpretazioni creative. In cucina, gli interpreti del pensiero di Sultano e Fiorani, la loro longa manus operativa, sono gli executive chef e pastry chef Nicola Zamperetti e Cesare Murzilli. Giovani di talento a cui è affidata la quotidianità di un’offerta gastronomica importante, quella di un debutto a elevata caratura.
Una sala del ristorante Giano
«W Rome contribuisce ad arricchire l’offerta di ospitalità in città con la sua interpretazione unica del lusso dall’impronta moderna e socievole - sottolinea Candice D'Cruz, vice president – luxury brands, Europe, Middle East & Africa, Marriott International - Un hotel che saprà sorprendere sia i viaggatori del jet set internazionale che gli intenditori locali con esperienze culinarie indimenticabili e un design attento, che trova ispirazione nella storia e nella cultura della città di Roma».
Hotel soprendente
L'albergo, che si sviluppa su due palazzi adiacenti del XIX secolo, all’interno si rivela infatti sorprendente. Un mix eclettico di mobili in pelle dai colori accesi incontra pareti che raccontano il passato dell'edificio, mentre le superfici riflettenti aggiungono un tocco moderno e contemporaneo. I confini tra spazi pubblici e privati sono molto labili e gli ospiti possono divertirsi a scoprire anche l’inaspettato, come una porta nascosta nei bagni che conduce all'intimo Parlapiano, un giardino segreto ispirato allo stile architettonico di Borromini, decorato con panchine, siepi e fontane.
Gli ospiti vengono accolti nella W Lounge, arricchita da un lucernario e da una finestra in vetro decorato che consente alla luce di inondare l’open space. Le diverse aree salotto dallo stile eclettico sono valorizzate da sculture e opere d'arte; i pavimenti sono in marmo nero e grigio. Un murale fa da sfondo ai Welcome Desk in acciaio lucido. Il disegno è ispirato ai giardini romani e invita alla scoperta delle tante sfaccettature della città.
Terrazza con piscina
Le 162 camere, di cui 15 suites, esprimono l'atmosfera di un pratico ed elegante appartamento cittadino. Ispirati da suggestioni dal passato, presente e futuro di Roma, gli interni sfoggiano decori color blocking e decisi motivi grafici, realizzati nelle tonalità dell’arancione brunito, del rosso scuro e del verde bosco. La terrazza sul tetto accoglie la piscina e l’Otto Rooftop Bar. Al complesso alberghiero di Roma faranno seguito i W Hotels di Milano (2023) e Firenze (2024).
W Rome
via Liguria 26-36 - 00187 Roma
Tel 06 894121
www.marriott.it