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Bufala Campana
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offerta ricercata

Hotel Vilòn, un angolo di benessere nel cuore di Roma

L'albergo si trova in pieno centro, a un passo da via del Corso, ma in una via secondaria, lontana dal caos e dai rumori della città. La sua forza? La garanzia di un sonno perfetto e un'alta proposta culinaria intrigante

di Alberto Lupini
direttore
 
26 maggio 2022 | 18:14

Hotel Vilòn, un angolo di benessere nel cuore di Roma

L'albergo si trova in pieno centro, a un passo da via del Corso, ma in una via secondaria, lontana dal caos e dai rumori della città. La sua forza? La garanzia di un sonno perfetto e un'alta proposta culinaria intrigante

di Alberto Lupini
direttore
26 maggio 2022 | 18:14
 

Un boutique hotel raffinato e ricercato, capace di abbinare stile ed eleganza con un ambiente giovane e easy, senza incutere nessuna soggezione nell'ospite. Anzi. Piacere, benessere e calore come può dare un salotto di casa, contribuiscono quasi naturalmente ad un lusso concreto, ma non ostentato, vero ma quasi sussurato. Parliamo dell'Hotel Vilòn di Roma, un'autentica oasi di serenità nel cuore della Roma caotica della politica e dello shopping.

Hotel Vilòn, un angolo di benessere nel cuore di Roma

Nel cuore della città, ma lontano dal caos 

Già la sua posizione ne lascia immaginare la natura. L'Hotel Vilòn è infatti nel cuore della Capitale, a un passo dal via del Corso e a pochi minuti da piazza di Spagna, o dal Tevere e l'Ara Pacis, ma si mantiene lontano dal caos romano. «Più che un hotel, siamo una casa di amici - racconta Annabella Cariello, che dirige la struttura dall'agosto 2021 - Questa convivialità è diventata sempre più necessaria nella fase post pandemia, in cui ci siamo abituati a stare a casa. Così adesso cerchiamo l'affetto e l'accoglienza che ti danno le mura domestiche. E in questo senso la nostra posizione è fondamentale: in centro, ma fuori dal caos. Di fronte a noi, un palazzo di gente di Roma, che qui ci vive e che fa sentire gli ospiti non turisti, ma cittadini». Ma al tempo stesso siamo in una Roma aristocratica. L'albergo è ricavato infatti in un'ala del complesso di Palazzo Borghese, su cul giardino privato (una vera gemma) si affiacciano quasi tutte le camere. 

Hotel Vilòn, un angolo di benessere nel cuore di Roma

Un sonno perfetto e una colazione eccelsa 

Il silenzio che circonda l'Hotel Vilòn porta con sé una certezza: il sonno degli ospiti sarà perfetto. «Le stanze si affacciano su un giardino privato - speiga Cariello - Il silenzio, il rumore dell'acqua e il profumo dei fiori si aggiungono ai nostri letti meravigliosi e riescono a farti dimenticare tutto quello che c'è fuori».

E al risveglio? «In questi anni di lavoro nell'accoglienza mi sono accorta di come la colazione sia davvero il pasto più importante - ha specificato la direttrice - Se la colazione è squisita, resta nella memoria. Se la giornata è partita bene, avrai voglia di scoprire il resto». E dalla mise en place all'offerta fra dolce e salato, certamente al Vilòn abbiamo una delle più ricche e ricercate colazioni offerte oggi in Italia.

Hotel Vilòn, un angolo di benessere nel cuore di Roma

Le stanze 

Diciotto camere e suite, ognuna diversa dall'altra, di raffinata ospitalità, decorate in stile retrò-chic esaltato da una luminosità naturale magica che amplifica quel fascino misterioso e una certa familiarità piena di eleganti dettagli. All'interno filtra quella luce speciale di Roma che muta a seconda delle ore e delle stagioni e mantiene intatta la sua bellezza. Sono molti  particolari delle camere che fanno sentire a proprio agio e coccolati gli ospiti, come solo in un 5 stelle lusso di livello si può sperimentare. Dalle dotazioni del bagno al cellulare di servizio con le app per muoversi liberamente in città. 

Hotel Vilòn, un angolo di benessere nel cuore di Roma

La cucina di Adelaide, qualità e gusto di altissimo livello

Ma l'Hotel Vilòn offre anche ai suoi ospiti, e non solo a loro, una proposta culinaria diversificata e intrigante. Al ristorante Adelaide, il cui nome è un tributo alla principessa Adelaide Borghese, che trasformò nel 1841 l'ala di Palazzo Borghese dove oggi sorge l'albergo in Prima scuola per fanciulle povere, si prova il piacere assoluto di un'alta cucina fatta per appagare il gusto del commensale, senza spingersi in inutili sfide mentali per capire i piatti. Qui ogni piatto è curato nei particolari ma per aspetto e gusto non induce mai in errori nel capire di che materie prime si tratta, anzi valorizzate proprio per esprimere al meglio le rispettive qualità. La cucina di Gabriele Muro è una di quelle dove si può autenticamente parlare di "esperienza", ma nel senso che questa la si può ripetere all'infinito perchè si tratta di piatti ottimi e che certamente si vorranno riassaggiare. Nessun piatto pone problemi di "interpretazione" o di "modalità di consumo": la ricercatezza di ingredienti e gusto, alla fine da un risultato di apparente semplicità che soddisfa chiunque. Risultato che riesce solo ai grandi cuochi. 

Quanto abbiamo degustato ne è un esempio. Le Amouse Bouche (Foglia di ceci con crema di avocado e pomodorino confit, Baccalà in tempura e la polpettina di polpo e rapa rossa) sono sfiziose quanto capaci di invitare a proseguire la degustazione che inizia con Quel viaggiatore di un Calamaro, arrostito con piselli, cipollotto e wasabi e presentato con una cura davvero notevole. A seguire Il Vizietto, un Sandwich di ombrina, pane croccante, scarola, maionese di acciughe e polvere di olive nere, notevole per equilibrio e fusto autentico senza alcuna prevalenza pur in presenza di ingredienti marcatori di gusto. Ugualmente di altissimo livello è Il Capriccio d’Estate, dove la linguina di Gragnano mantecata ai ricci di mare, carpaccio di pezzogna, limone candito di Procida, capperi e prezzemolo è un trupudio di Mediterraneo e piacere.

Si prosegue con A Tutto Rombo, un filetto con patate, sedano rapa al carbone vegetale e verdurine…. Accanto pelle soffiata, arrosticino di polpo con peperone crusco e pizza con coppa di testa, per passare poi a un deliziosa quanto scenografica Zuppa di Pesce a base di scorfano, gallinella, polpo, triglia e calamaretti sotto una cialda di pomodoro.  Sopra, la riproduzione del fondale marino attraverso il finto corallo, la roccia vulcanica fatta di pane nero e per concludere la sabbia con tarallo e bottarga, ancora un omaggio alle origini del cuoco. e per finire dessert, veri dolci e non le deviazioni sul tema che con la scusa di scaricare lo zucchero tolgono anche la dolcezza. Si parte con Brontolo, un cremoso di pistacchio salato di Bronte, coulis di frutti di bosco con chantilly al lime che intriga per raffinatezza e intensità, e poi si arriva a Millevoglie, crepes dentelles, cioccolato, caramello al sale e gelato di arachidi. 

 

«Abbiamo un menu per il pranzo, sia alla carta sia con un percorso degustazione, ma anche una proposta più leggera e veloce, adatta ai mesi estivi - ha aggiunto Cariello - La cena è poi un vero e proprio rituale. Non abbiamo turni, vogliamo che il cliente si senta dentro un mondo gastronomico, prendendosi tutto il tempo che ritiene necessario per godersi il momento. Il lusso è il tempo che si può dedicare a una cosa». 

A gestire con sapienza la sala è Samuele Florio, 30 anni, già Premio Miglior Servizio di Sala in Hotel Guida Gambero Rosso 2021. Florio è anche sommelier e lo si può intuire da una carta dei vini articolata, affatto banale, con una scelta ampia tra i grandi classici italiani suddivisi per aree geografiche e una selezione di champagne.

 

Roma e Procida si incontrano 

La cucina del ristorante Adelaide è come detto affidata a Gabriele Muro che, dopo una precoce esperienza giovanissimo presso il Joia Alta Cucina Naturale di Pietro Leeman e numerose esperienze all'estero presso stellati (da Ramòn Freixa a Philippe Chevrier), si è trasferito a Roma, dove parallelamente all'attività di docenza presso Gambero Rosso Academy ha seguito consulenze e firmato start up di numerosi locali per poi fermarsi per oltre un anno come Executive Chef presso Enoteca al Parlamento Achilli. Tre anni fa è approdato al Vilòn

«Offriamo una cucina inusuale per il panorama romano - ha spiegato la direttrice - Il nostro chef è di Procida, mentre il sous chef è romano. Nella proposta c'è il risultato di questo incontro/scontro tra due tradizioni diverse». 

Ne emerge una cucina d'autore frutto di una grande ricerca sul prodotto, un'attenta consapevolezza delle tradizioni e delle radici reinterpretate con leggerezza ed estro equilibrato. Una cucina immediata e colta al tempo stesso, forte di un solido bagaglio tecnico.

Hotel Vilòn 
Via dell'Arancio, 69, 00186 Roma RM
Tel. 06 878187

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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