Inverno in Carinzia, tra le montagne e una natura mozzafiato

La zona meridionale dell'Austria è un vero paradiso per chi ama la neve e offre numerose opportunità per grandi e piccini: dalle escursioni, alle ciaspolate, dal pattinaggio agli impianti di risalita

29 gennaio 2023 | 08:30
di Piera Genta

Carinzia, la parte più meridionale dell’Austria confinante con l’Italia, immersa in una natura mozzafiato, è un vero paradiso per chi ama la montagna in inverno ed offre numerose possibilità per far felici bimbi e genitori: dalle escursioni a piedi alle ciaspolate al chiaro di luna, dal pattinaggio sul lago alle gite su carrozze trainate da cavalli, dallo sci di discesa a quello fondo e tanto altro per non annoiarsi mai!

TopSkiPass, perfetto per chi vuole sciare in Carinzia 

Sono 31 le zone sciistiche, dalle più piccole alle più grandi, alcune condivise con la zona del Tirolo orientale, che offrono una vacanza invernale straordinaria su circa 800 chilometri di piste. Ogni zona ha delle caratteristiche diverse, ma tutte sono accessibili con il TopSkiPass, una sorta di abbonamento universale valido anche per il Tirolo orientale, a questo si aggiungono diversi skipass locali con una vasta offerta supplementare.

Uno dei vantaggi delle stazioni invernali carinziane è l’insieme dei servizi messi a disposizione per gli ospiti: servizio navetta dal parcheggio agli impianti di risalita (Katschberg, Alpe Gerlitzen, Nassfeld/Pramollo), servizio carrozza dall’hotel al corso di sci per bambini (Katschberg), app dei posti auto e informazioni on-line sull’occupazione dei parcheggi (Alpe Gerlitzen, Turracher Höhe), fazzoletti per il naso presso gli impianti di risalita (Turrach e Nassfeld/Pramollo), la possibilità di caricare già da casa propria le keycard in modo da raggiungere le piste da sci ancor più rapidamente. Nel compensorio Turracher Höhe (al confine tra Stiria e Carinzia) c’è addirittura il prezioso servizio prestato fin dagli anni Ottanta dai “maggiordomi delle piste”, che ogni giorno forniscono assistenza sulla neve, offrendo fazzoletti di carta, crema solare, dolciumi e bibite. In numerose zone viene proposto l’Early Morning Skiing mentre a Bad Kleinkirchheim si ha la possibilità di affrontare le curve insieme al campione olimpico Franz Klammer.

Nassfeld-Hermagor/Sonnenalpe, il comprensorio più grande 

Sette sono considerate le migliori località, alcune di esse molto vicine all’Italia come Nassfeld-Hermagor/Sonnenalpe sulle Alpi Carniche proprio sul confine con il Friuli Venezia Giulia, facilmente raggiungibile dal Passo Pramollo. Si tratta del comprensorio più esteso della Carinzia, 110 km di piste di vario tipo che godono di un innevamento naturale particolarmente buono e consentono agli sciatori di percorrere le piste sempre in direzione del sole. Da non perdere la pista Carnia, la più lunga del comprensorio che arriva fino a Topolach, e The snake che si snoda per settecento metri attraverso il bosco, tra cunette, salti e curve paraboliche. Nella zona si trova un centro dedicato agli sport invernali insoliti, dove si può provare la snowbike (una bicicletta con piccoli sci al posto delle due ruote), l’hammerhead (uno slittino su cui si scende sdraiati con la testa davanti), lo snowtrike (un triciclo con gli sci per ricreare l’esperienza di discesa in mountain bike sulla neve) o il minibob.

 

 

Pattinare sui laghi ghiacciati della Carinzia 

Sono una decina i laghi carinziani che in inverno gelano e  diventano il luogo ideale per il pattinaggio, l’hockey su ghiaccio, il curling o addirittura immergersi per un’esperienza subacquea assolutamente unica. Il ghiaccio dei laghi carinziani per il pattinaggio viene costantemente monitorato dagli esperti dell’Associazione Carinziana Pattinaggio che verificano la sua capacità di carico e se le condizioni sono sicure autorizzano l’attività di pattinaggio. Il lago Weissesnsee (lago bianco) nel distretto Nassfeld/Hermagor ha fama di essere la più vasta superficie ghiacciata naturale d’Europa. Ogni anno tra fine gennaio ed inizio febbraio si svolge la Alternative holländische 11-Städte-Tour (tour alternativo delle 11 città olandesi) una maratona di pattinaggio di velocità su ghiaccio che si svolge su una lunghezza di 200 chilometri. Una competizione che originariamente si svolgeva in Olanda ma che, da quando i canali non ghiacciano più, a partire da metà anni Ottanta, è stata trasportata in Carinzia.

Scoprire Villach con gli sci ai piedi 

Nella zona di Villach, a pochi chilometri dal confine di Tarvisio, si possono scegliere i comprensori dell’Alpe Gerlitzen,  il Dreiländereck e il parco naturale del Dobratsch. Da non perdere sull’Alpe Gerlitzen il panoramico percorso Stella Ronda, un itinerario ad anello con il quale è possibile scoprire, sfruttando gli impianti di risalita ogni angolo della montagna seguendo il naturale percorso del sole. Per gli amanti dello sci di fondo la zona del Dreiländereck, il monte dei tre confini tra Austria, Slovenia e Italia nel cuore della catena montuosa delle Caravanche, dispone di una rete di percorsi per sci di fondo lunga più di dieci chilometri. Questa zona turistica è famosa come luogo ideale dove indossare gli sci per la prima volta infatti la Federazione Funivie Austriache ha certificato le piste con il marchio Welcome Beginners.

Il turismo ecosostenibile al Monte Dobratsch 

Natura incontaminata nel Parco Naturale del Monte Dobratsch, primo parco naturale della Carinzia destinato esclusivamente al turismo ecosostenibile, per raggiungerlo si percorre la Villacher Alpenstraße, lunga 16,5 km e soggetta a pedaggio, una delle più belle strade panoramiche  dell'Austria, con tantissimi fantastici belvedere. Per chi non soffre di vertigini, dalla piattaforma panoramica a sbalzo "Skywalk" al parcheggio 6 si può godere della vista sulla Rote Wand, un’enorme parete rocciosa di colore rossastro ed un magnifico panorama che spazia dagli Alti Tauri fino alle Alpi Giulie. Ai piedi del monte Dobratsch il Villacher Alpen Arena offre agli amanti dello sci nordico una pista lunga cinque chilometri, di cui tre omologati dalla FIS come pista da gara, dotata di impianti d’illuminazione e d’innevamento artificiale e trampolini per il salto con gli sci dove si allenano, fra gli altri, anche i campioni locali di salto con gli sci e gli atleti di Combinata nordica. Da non dimenticarsi l’escursione notturna guidata illuminati dalla magica atmosfera delle fiaccole in un vero e proprio viaggio nel tempo fino allo Hundsmarhof, una malga nella quale si respira tutta la tradizione della regione.

Nel Parco nazionale Alti Tauri, invece, si trovano le zone sciistiche più alte della Carinzia, con il comprensorio Mölltaler Gletscher. Il  ghiacciaio raggiunge i 3150 metri di altezza e si trova in una zona tradizionalmente molto nevosa che permette la sciabilità da inizio autunno sino a metà giugno.

Sci alpinismo in Carinza: 160 itinerari controllati 

Per gli amanti dello sci alpinismo in Carinzia ci sono 160 itinerari controllati, uno dei più popolari è il Nockberge Trail, un sentiero collega l'uno con l'altro i cinque comprensori sciistici di Katschberg, Innerkrems, Turrach, Falkert e Bad Kleinkirchheim/St. Oswald da compiere con gli sci in più giorni. Per ogni tappa si devono pianificare fino a sei ore di cammino, la presenza di alcuni skilift e seggiovie consente di risparmiare diversi metri di dislivello per ciascuna tappa. È il primo trail scialpinistico austriaco prenotabile online, lungo il Nockberge-Trail si trovano strutture alberghiere convenzionate, un comodo servizio trasporto bagagli e navetta, e un servizio assistenza telefonica per il trail. Una particolarità  rispetto ad altri itinerari scialpinistici di più giorni: non si pernotta in camerate, ma in alberghi (wellness) d’alto livello con l’eccellente cucina dell’Alpe Adria.

Ogni comprensorio sciistico ha poi le sue piste da slittino. A Villach sul Dreiländereck si scende per una pista naturale lunga ben otto chilometri; a Bad Kleinkirccheim ne esistono diverse con possibilità di risalita a piedi o con il traktortax anche in notturna ed anche una moderna pista per bob, la Kaiserburg Bob. La pista naturale per slittino più lunga della Carinzia sull'alpe Sonnalm Stubeck, ben 6 chilometri, si trova nelle valli Liesertal-Maltatal al confine tra la Carinzia e il Salisburghese tra il Parco Nazionale Alti Tauri e il Parco della Biosfera dei monti Nockberge  con 6 km di lunghezza. Sempre questa zona, complici le numerose cascate ghiacciate, si può praticare l’arrampicata su ghiaccio.

Dopo lo sci... le terme 

Cosa c’è di meglio, dopo una lunga giornata trascorsa sulle piste da sci, di qualche momento di relax presso i numerosi stabilimenti termali? Particolarmente generosa è l’offerta wellness di Bad Kleinkirchheim, famosa stazione sciistica di Coppa del mondo nella riserva biosfera dei Monti Nockberge. Qui gli amanti degli sport invernali in cerca di distensione trovano due diversi stabilimenti termali: i bagni Römerbad, che si trovano presso il traguardo della pista di Coppa del mondo, e le terme di St. Kathrein per le famiglie e la salute con lo scivolo acquatico più lungo della Carinzia, per trascorrere vari momenti d’allegria e divertimento.

Nella zona di Villach, conosciuta presso i Celti ed i Romani per la potenzialità terapeutica delle sue sorgenti termali, le KärntenTherme di Warmbad-Villach, il centro acquatico più moderno d’Austria, inaugurato nel 2012 si sviluppano all’interno di una struttura futuristica, offrono servidi diversi e spazi per tutti e custodiscono una piscina termale unica, la Thermal- Urquellbecken, che si trova direttamente sulla sorgente. Per l’accesso diretto allo stabilimento termale l’hotel Karawankenhof.

A soli 13 chilometri da Tarvisio, ai piedi del monte Dobratsch sorge Bad Bleiberg, un piccolo paese che deve gran parte della sua caratteristica ad una lunga tradizione legata alle miniere di piombo e zinco risalenti al Medioevo. Una sessantina di anni fa si è trasformato in un centro termale grazie alla scoperta di una vena d’acqua che passando tra le rocce delle miniere si arricchisce di preziose caratteristiche minerali. All’interno della montagna poi due gallerie climatiche dove si trova una temperatura costante di 8 gradi, con un’umidità relativa del 99%,  un luogo di soggiorno ideale per chi soffre di allergie e di disturbi delle vie respiratorie. Non solo fonti di acqua curativa ma anche i trattamenti di crioterapia. Una delle due gallerie, la Friedrichstollen si raggiunge quasi direttamente dal centro del paese, mentre la seconda si trova nel sottosuolo del Kursentrum ed è raggiungibile con un ascensore dall’hotel delle cure termali (Kurhotel). Entrambe le gallerie sono accessibili anche a chi non soggiorna al Hurhotel.

Sempre a Bad Bleiberg si si può conoscere tutto sul mestiere del minatore e scoprire i misteri del sottosuolo grazie ai centri didattici Terra Mystica e Terra Montana creati all'interno dell'originario sistema di cunicoli lungo 1.300 chilometri della montagna mineraria.

Le "Case balneari" della Carinzia 

Altra caratteristica del territorio sono le “Case balneari”, strutture tipiche del Novecento dove la borghesia benestante trascorreva le vacanze estive. Oggi queste strutture sono state rinnovate e diventate zona di wellness sul lago per offrire momenti di relax assoluto. Una curiosità quella sul lago Wörthersee è classificata come monumento nazionale ed annessa all’hotel Werzer’s. Inoltre chi vuole fare il bagno nei laghi anche d’inverno esistono piscine riscaldate create delimitando parti di lago presso alcuni hotel sui laghi Millstätter See, Wörthersee e Turracher See.

Gastronomia in Carinzia: Slow Food e produttori locali 

La gastronomia riveste un ruolo di particolare importanza in Carinzia dove due valli, la Gailtal e la Lesachtal, sono diventate la prima destinazione al mondo di Slow Food Travel con i villaggi di Arriach, Albeck, Berg im Drautal, Millstatt, Irschen (paese della natura e delle erbe), Nötsch im Gailtal, Obervellach, St. Daniel im Gailtal, Bad Kleinkirchheim e St. Paul im Lavanttal. I produttori locali, ma anche proprietari di ristoranti in cui i prodotti vengono utilizzati e valorizzati collaborano tra loro per trasmettere i concetti di genuinità e sostenibilità tipici della filosofia Slow Food. Un turismo esperienziale di altissima qualità e coinvolgimento dove si degusta ma si prepara anche, insieme  il cibo che si mangia. È disponibile la Guida Slow Food della Carinzia, un manuale turistico-gastronomico che non include solo ristoranti, ma anche trattorie, rifugi alpini, spacci aziendali e botteghe di gastronomia. Il volume, disponibile soltanto in lingua tedesca può essere scaricato gratuitamente e sotto forma di app dal link www.kaernten.at/slowfoodguide. La Carinzia è il primo Land in Austria in cui la qualità e la provenienza degli alimenti delle strutture premiate con più di tre chiocciole non sono valutate soltanto da una giuria di 70 persone, ma vengono controllate anche da un organismo indipendente.

Nelle stazioni di sport invernali e anche sulle piste da sci, diversi ristoranti, trattorie e rifugi invitano a fare delle soste ristoratrici con le specialità gastronomiche dell’Alpe Adria. Da provare i tortelloni carinziani “Kärntner Käsnudel”, un piatto della tradizione con ripieno di patate e ricotta, a cui la menta e il cerfoglio aggiungono un sapore unico serviti con burro e noce moscata. Naturalmente il ripieno varia da una zona all’altra del Land, e la sua ricetta viene spesso tramandata di generazione in generazione. L’agnello del Glockner, che pascola in alpeggi d’alta quota; la trota di lago, la tipica merenda al tagliere Brettljause, le specialità a base di selvaggina, il pane contadino della valle Lesachtal, frutto di un’antica ricetta dichiarata nel 2010 dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità ed ancora il pandolce alle pere secche.

Viticoltura carinziana, una storia millenaria 

Il tutto accompagnato dai vini della regione. Anche se la Carinzia vanta una storia millenaria di viticoltura, nel tempo diverse circostanze furono avverse alla produzione vinicola della zona fino agli anni ’70 del 1900, quando Herbert Gartner piantò di nuovo le prime viti nella valle del Lavanttal. Dall’inizio del 2000 il vino della Carinzia sta vivendo una rinascita e nel 2003 è stata fondata l’Associazione dei viticoltori della Carinzia. I centri vinicoli carinziani si trovano nelle localitá di St. Veit con il lago Längsee e la zona attorno alla fortezza Burg Hochosterwitz, nella valle Lavanttal, nella zona di Feldkirchen e attorno alla città di Klagenfurt. Dominano i Pinot Bianchi seguiti da Sauvignon Blanc, Riesling e Traminer e anche Zweigelt e Pinot Nero. E per un dopocena la tradizionale “Zirbenschnaps” (distillato di pino cembro) dal sapore leggermente resinoso dovuto alle pigne di questa bellissima conifera. Altro prodotto tipico della Carinzia, l’amaro Gurktaler Alpenkräuter realizzato secondo un’antica ricetta con erbe che vengono benedette ogni anno in agosto nel duomo di Gurk senza dimenticare il Sidro della Lavanttal, considerato la risposta carinziana al vino frizzante italiano, è a base di mele di qualità antiche come la Bohnapfel, la Lavanttaler Banane o la Schmidberger e viene distillato con un metodo che si tramanda di generazione in generazione. 

 

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