Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo, 50 anni di persone e territorio
Più di 200 viticoltori in una delle Doc più antiche d’Italia. Raccontiamo un pezzo di Friuli Venezia Giulia, quello intorno ad Udine, attraverso i vini e i suoi produttori
Sono le persone la prima cosa che ti colpisce del Friuli Venezia Giulia. Concreti, accoglienti e riservati, i friulani si sa, sono anche grandi produttori di vino, famoso il bianco ma interessante anche il rosso. Per raccontarli al meglio il Consorzio a tutela della Denominazione Friuli Colli Orientali e Ramandolo ha organizzato un press tour in occasione dei suoi primi 50 anni. Trenta giornalisti provenienti da tutta Italia sono approdati a Udine e dintorni per trascorrere 4 giorni insieme ai produttori.
Il Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo
Il 18 aprile del 1970 nasceva ufficialmente il Consorzio a tutela della Denominazione Friuli Colli Orientali e Ramandolo, 200 viticoltori in una delle zone vitivinicole più antiche d’Italia. Le denominazioni sono: Doc Friuli Colli Orientali, Docg Ramandolo, nel comune di Nimis, la Docg Colli Orientali del Friuli Picolit che si estende nella fascia centro orientale della Provincia di Udine, vicino al confine con la Repubblica della Slovenia e la Docg Rosazzo di grande importanza e rilievo storico anche per la sinergia con l’Abbazia di Rosazzo, centro religioso, culturale, politico e sociale. Malvasia, Ribolla gialla, Tocai, Picolit, Verduzzo Friulano, i vitigni autoctoni a bacca bianca della zona; Pignolo, Tazzalenghe, Schioppettino, Merlot e Refosco del Penducolo Rosso, quelli a bacca nera.
Per il 50° anniversario il Consorzio ha anche elaborato un nuovo logo: la spada simbolo di Cividale, che rievoca lo spadone del Patriarca Marquardo, e la lama che entra nel calice e affonda nella storia. Ogni vino è storia, finezza, eleganza del gesto.
«Come Presidente del Consorzio il mio orgoglio è enorme perché rappresento il territorio dove mio padre ha fatto la storia insieme ai tanti grandi produttori - ha detto Paolo Valle, presidente Consorzio tutela vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo - che ci hanno preceduto. Il Consorzio ha cambiato marcia in questi anni ed abbiamo una squadra che lavora in maniera splendida portando grandi risultati e che voglio ringraziare profondamente. Il 50° del Consorzio è per noi un nuovo inizio ed una rinnovata carica di energia, creatività e voglia di portare avanti il nome dei Colli Orientali del Friuli - un territorio che merita il riconoscimento del suo enorme prestigio».
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In tour nelle cantine
Il tour è partito presso l’azienda Scubla, a Ipplis di Premariaccio (UD), una meravigliosa cascina nella zona Doc Friuli Colli Orientali che produce 60.000 bottiglie. Il fondatore Roberto Scubla ci ha accolti insieme ad altri produttori per degustare le loro Malvasia, Pinot Bianco e Sauvignon. A guidarci in questo tour, Matteo Bellotto, scrittore, enologo e grande conoscitore della sua terra meravigliosa che sa descrivere in modo unico. Tra i segreti di queste splendide colline (che loro in friulano chiamano Roncs) fatte di vigneti terrazzati c’è la Ponca, un terreno nel quale si alternano marna e arenaria, che ha una particolare conformazione rocciosa associata alla viticoltura solo nell’area a cavallo tra Friuli, Slovenia e Istria. La Ponca conferisce ai vini mineralità e freschezza.
Secondo giorno, tappa al Tasting Academy che è stata inaugurata nel 2021 in Villa Nachini - Cabassi, a Corno di Rosazzo (UD) un vero e proprio hub scientifico del Consorzio per chi vuole approfondire la conoscenza delle Doc/Docg e degustarne i vini. Quelli che abbiamo assaggiato noi avevano anche 20, 30 anni e ci hanno regalato delle belle emozioni!
La serata si è conclusa con la cena di Gala organizzata all’Abbazia di Rosazzo (UD) e curata dagli chef Matteo Metullio del ristorante Harry's Piccolo Restaurant & Bistrò ed Emanuele Scarello del ristorante Agli Amici, entrambi 2 stelle Michelin. I piatti, tutti sorprendenti, accompagnati dai vini del Consorzio, sono stati serviti in lunghi tavoli imperiali allestisti in una splendida terrazza che affaccia sulle colline.
All’indomani abbiamo raggiunto Villa Romano, dove c’è la cantina Rodaro, una magnifica tenuta immersa tra le vigne a Cividale del Friuli (UD). Padrone di casa insieme alla moglie Lara è Paolo Rodaro, vignaiolo da 6 generazioni. Nella villa, appartenente ai nobili Romano fino alla vendita ai Rodaro, nei primi anni del 1900 approdò il pittore girovago naïf Giacomo Meneghini il quale adornò con scene sacre e profane due stanze che conducono alla piccola barricaia. Proprio in queste bellissime stanze si è svolto un pranzo con i produttori a base di piatti tipici del Friuli: frico, cjarsson, salumi e formaggi del territorio e per concludere la tradizionale gubana, dolce simbolo della regione.
Nel pomeriggio siamo giunti all’azienda Conte D’Attamis Maniago a Buttrio (UD), una delle aziende più antiche della regione, dove ci hanno accolto il Conte Alberto Conte D’Attamis Maniago con il figlio Fabio e altri colleghi produttori. Qui il Consorzio ha organizzato un’esperienza unica “Tast your brain”: una degustazione di un calice alla cieca indossando un caschetto neurale che genera sullo schermo delle immagini dettate dalle nostre spinte cerebrali che rappresenta l’idea del vino degustato trasformando istantaneamente le proprie emozioni gustative in opere d'arte uniche e personalizzate.
Poi dritti all’Acetaia Midolini, azienda che imbottiglia dal 1958 esclusivamente balsamici e condimenti ottenuti dal mosto delle uve del territorio e realizzati con metodo Solera. Tra i prodotti degustati, sei balsamici tra i quali anche uno invecchiato in botte 50 anni dal gusto intenso e raffinato.
Non poteva mancare la visita presso la Distilleria Domenis dal 1898 che distilla diverse materie prime: vinacce bianche e nere e frutta selezionate con cura. La grappa è sicuramente il loro prodotto di punta, ma l’azienda produce diversi spirits in chiave moderna ma rispettando sempre storia e tradizione.
Ultima cantina del tour è Valchiarò a Torreano (UD), dove ci ha accolti il sorridente Armando. Il Chiarò, dal quale l’azienda prende il nome, è il torrente che attraversa Torreano. Presenti altri produttori che ci hanno fatto degustare i loro vini in abbinamento ad una golosa grigliata preparata dall’Associazione Vega che da anni è impegnata nel sociale organizzando incontri culinari per raccogliere fondi da destinare al CRO di Aviano.
Il tour si è concluso con il brindisi al Ponte del Diavolo, Patrimonio dell’Unesco, a Cividale del Friuli dove hanno partecipato tutti i produttori iscritti al Consorzio, i giornalisti e gli ospiti dell’evento. Un brindisi a questo meraviglioso territorio che stupisce ogni volta per la bellezza delle persone e dei suoi vini, esempi vincenti dell’espressione autentica di un territorio.
Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo
Piazza XXVII maggio 11 - 33040 Corno di Rosazzo (Ud)
Tel 0432 730129
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