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Bufala Campana
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Come nelle Alpi francesi ma a Roma? Ecco lo Chalet de Le Carré Français

Al primo livello del locale romano è stata inaugurata una sorta di baita, sul facsìmile di quelle di Cortina d’Ampezzo, con un ristorante d’impronta schiettamente alpina ma con prodotti francesi

 
20 dicembre 2021 | 08:00

Come nelle Alpi francesi ma a Roma? Ecco lo Chalet de Le Carré Français

Al primo livello del locale romano è stata inaugurata una sorta di baita, sul facsìmile di quelle di Cortina d’Ampezzo, con un ristorante d’impronta schiettamente alpina ma con prodotti francesi

20 dicembre 2021 | 08:00
 

Il brivido e il piacere di provare gli autentici sapori di un rifugio in alta quota, abbarbicato tra le Alpi francesi, ma nel cuore di Roma. Le Carré Français, tempio dell’eccellenza enogastronomica transalpina, entrato subito nel cuore dei buongustai capitolini, grazie alle sue fragranti baguette, agli irresistibili formaggi d’Oltralpe, ai piatti della tradizione francese da accompagnare con ricercati champagne, raddoppia e offre al pubblico la possibilità di gustare un menu di montagna in un vero e proprio chalet.

Raclette, il simbolo del formaggio fuso di montagna servito al tavolo Come nelle Alpi francesi ma a Roma? Ecco lo Chalet de Le Carré Français

Raclette, il simbolo del formaggio fuso di montagna servito al tavolo


Una baita… a Roma

Al primo livello, infatti, è stato inaugurato un nuovo spazio, accogliente e intimo come il salotto di una baita di montagna con sedute in velluto e arredi caldi, dove trascorrere le festività natalizie e i giorni più freddi dell’anno. Una new entry della stagione autunno-inverno capitolina che si unisce, con un menu ad hoc tipico delle località montane oltreconfine, a raffinati piatti, fragranti pani e squisita pasticceria in salsa francese dell’insegna che vanta al suo interno efficienti laboratori di boulangerie e pâtisserie, come anche l’autentica cucina di chef Letizia Tognelli.


Entusiasta di questo progetto Jildaz Mahé, il vulcanico fondatore del locale: «Le nostre novità sono sempre trasversali, non facciamo mai nulla che sia limitato a un solo reparto. Quindi questa nuova iniziativa riunisce il talento e le intuizioni della cucina, della panetteria, della pasticceria, dell’enoteca, un modo di coinvolgere tutti. Fino al quindici aprile offriamo sul piano superiore del ristorante una sorta di baita, sul facsìmile di quelle di Cortina d’Ampezzo (Bl), con un ristorante d’impronta schiettamente alpina ma con prodotti francesi. Non potevo però pensare solo ai formaggi, dovevo creare qualcosa di completo, che garantisse una esperienza a 360° di tutta la tradizione gastronomica transalpina. Così ho ricercato con il mio forno dei pani che fossero in grado di ricreare l’atmosfera natalizia così come con la cucina ho studiato a tavolino dei piatti emblematici di questa ricorrenza. E naturalmente non potevano mancare i tre più iconici. La Tartiflette, un antipasto a base di Reblochon, una delle 46 Dop che abbiamo in Francia, un formaggio a latte vaccino crudo, molto antico, prodotto in alta Savoia cucinato in forno con, funghi porcini e guanciale, l’antipasto per eccellenza della cultura alpina francese. In scena poi la celebre Raclette, il simbolo del formaggio fuso di montagna servito al tavolo dove si potrà anche cucinare in modalità fai da te grazie alla dotazione di piccoli fornelletti. Una grand cru del meglio dei formaggi del celebre affinatore Beillevaire servita con patate, salumi dei Pirenei, prosciutto cotto, prosciutto crudo, cetriolini e insalata verde. E infine la Fonduta savoiarda ai tre formaggi sempre di Beillevaire servita con crostini, patate novelle e misticanza».


Cucina delle Alpi francesi

Piatti davvero sontuosi che rappresentano la colonna gastronomica ideale per accompagnare le serate all’insegna di una convivialità tutta francese, con digressioni nei dessert che vanno dalla Torta ai mirtilli di Chamonix alla Omelette norvégienne sino alla Tarte fine alle mele con crème fraîche di Normandia.

Letizia Tognelli Come nelle Alpi francesi ma a Roma? Ecco lo Chalet de Le Carré Français

Letizia Tognelli


Vini francesi di pregio e Champagne

«Noi suggeriamo di accompagnare questi piatti - prosegue Mahé - con vini secchi bianchi. Naturalmente abbiamo una carta ampia in grado di soddisfare ogni esigenza con una selezione di raffinatissimi champagne e bottiglie pregiate che rappresentano il miglior modo di brindare all’anno nuovo o a qualsiasi occasione speciale».
Spazio dunque alle etichette della preziosa Cave à vin del piano terra, con opzioni anche di calici alla mescita (Champagne compreso). Tutte bottiglie francesi d’eccellenza, dal Pommard allo Chablis fino all’Henriot Brut-Souverains Champagne, create da produttori d’oltralpe di nicchia, e approdate a Le Carré dopo un’accurata selezione.


Novità anche nel menu della Brasserie

Ma le novità come spiega Mahé non sono confinate solo allo chalet: «Tante le sorprese anche nel menu della Brasserie. Abbiamo un cosciotto d’agnello arrosto e candito con gratin dauphinois, una ricetta presidenziale dell’Eliseo, per quello che è un piatto delle feste sintomatico della golosità e del concetto di gourmet per noi francesi. Da segnalare un petto di anatra natalizio con salsa alla vaniglia e cannella o il salmone marinato al modo nordico con creme fraiche e spinaci novelli, senza dimenticare le selezioni di formaggi con miele e confetture homemade. Ci rinnoviamo e presentiamo ogni volta qualcosa di nuovo senza tralasciare i classici che hanno consolidato il rapporto con il pubblico di Roma. Essere diventati in breve tempo il ristorante francese di riferimento della Capitale è una scommessa vinta che mi inorgoglisce, d’altronde non aveva senso aprire un locale delle nostre dimensioni dedicato solo alla ridotta comunità francese che vive a Roma. Mi inorgoglisce inoltre essere un ambasciatore della cultura del formaggio francese che spesso è ignota ai più. Da noi le specialità casearie hanno uno spazio di assoluta rilevanza, con una grande varietà sia di caprini che di vaccini, proponiamo in esclusiva le selezioni di Pascal Beillevaire. Molti clienti entrano appositamente per assaggiare queste delizie che naturalmente proponiamo anche per asporto».


Bottega del gusto francese

L’essere anche una bottega ed un forno è stato per Le Carré Français lo scudo per aumentare la resilienza nei periodi segnati dalle restrizioni più severe anticovid. «La pandemia ha inciso in maniera durissima sul nostro settore – afferma Mahé - Devo confessare che ci ha salvati la licenza di panificazione. Grazie ad essa siamo rimasti sempre aperti, abbiamo proposto i nostri prodotti a prezzi calmierati e abbiamo incontrato un grande affetto da parte della gente del nostro quartiere, Prati. Sicuramente questo periodo ci ha temprati, è un’esperienza che ci ha formati e resi più forti. Allo stesso tempo vedo ancora molta gente traumatizzata ed impaurita. Sono certo, e lo dice una persona ottimista per natura, che la pandemia finirà ben prima dei timori e delle fobie del pubblico. Su questo ha inciso anche uno strano modo di gestire nell’emergenza il comparto della ristorazione che è stato additato come uno dei più potenti veicoli di contagi a differenza di altri che nella realtà ne hanno diffuso, dati certi alla mano, maggiormente la trasmissione».

Tartiflette Come nelle Alpi francesi ma a Roma? Ecco lo Chalet de Le Carré Français

Tartiflette


Sotto l’albero il gusto di Francia

A dare personalità al nuovo ambiente sono una avvolgente boiserie di legno, dei salottini con arredi in velluto e in pelle intorni ai tavoli in marmo di Carrara lavorati da piccole aziende specializzate della Bretagna. Infine allo chalet, intorno a un grande albero addobbato, fino al 10 gennaio 2022, sarà possibile creare il proprio pacco di Natale personalizzato e inedito a Roma, da donare o da condividere con i propri cari durante le Feste. Per riempirlo soltanto l’imbarazzo della scelta. Si va dalle mini confezioni miste di cioccolato dell’iconico brand francese Angelina alle crêpes e le caramelle al burro salato, oltre a varie birre artigianali e ai sidri dalla Bretagna passando per i caviali e le piccole crêpes russe. Dal Perigord arrivano invece le rillettes di anatra, i paté di pernice e le terrine artigianali a base di anatra mentre dall’Alsazia ecco la choucroute e il poulets à le morilles; ancora, non mancano le specialità a base di maiale nero della Bigorre, e neppure i Marrons glacés, la Crème de marrons, le Pain d’épices, le Confitures de Noël, le marmellate in edizione limitate, come quella all’arancia e alla vodka, e i Mieli. E naturalmente, formaggi e burri rigorosamente limited edition.


Le Carré Français
Via Vittoria Colonna 30 - 00193 Roma
Tel 06 6476 0625
https://www.carrefrancais.it/carrev2/

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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