Chat Qui Rit: il rifugio gastronomico nel cuore di Venezia (per veri buongustai)

A un passo da piazza San Marco un'oasi di serenità e di piacere a tavola. Un bistrot con alta cucina dove non si mangia mordi e fuggi. Un locale per isolarsi dal caos del turismo, frequentato anche dai veneziani . Arte culinaria che soddisfa ogni palato strizzando l'occhio all'Oriente e puntando su materie prime di assoluta qualità e su grandi vini

30 aprile 2024 | 09:30
di Alberto Lupini

Chi dice che a Venezia si mangia male, qui deve proprio ricredersi. Chi cerca un trancio di pizza improbabile, un piatto di spaghetti veloce o uno spritz fatto male è meglio che si accodi nelle centinaia di locali “per turisti mordi e fuggi” del dedalo di viuzze circostanti.

Un'oasi dei buongustai nel cuore di Venezia

Al Chat Qui Rit, nel cuore di Venezia, a due passi da Piazza San Marco, si deve andare solo per scelta, da amante del buon cibo e della buona tavola. E, soprattutto, si deve avere il giusto tempo per farsi coccolare da uno staff preparato, per nulla invasivo, ma attento a soddisfare gusti e piacere in quella che già in molti hanno definito un salotto del gusto. E non a caso è segnalato sulla guida TavoleDoc - L'anima e il gusto del Veneto.

 

Storia e innovazioni al Chat Qui Rit

Il locale è storico, e non nasconde i suoi anni, anche il buon gusto dell’arredo ricercato e dell’attento accostamento di pezzi vintage con design ne fanno uno spazio assolutamente contemporaneo, all’insegna di un lusso discreto e al tempo stesso famigliare, da dove osservare con tranquillità lo scorrere della fiumana di turisti, fra una forchettata e l’altra degli intriganti e ben riusciti piatti preparati da Davide Scarpa e Leonardo Bozzato, i due cuochi a cui il patron Giovanni Mozzato ha affidato il compito di rappresentare l’anima più piacevole di una Venezia orientaleggiante a tavola.

Chat Qui Rit: una storia ricca di tradizione e innovazione

Fondato nel dopoguerra come cocktail bar per le serate dei dopocena dei teatri veneziani (la Fenice è a poche decine di metri), il Chat Qui Rit ha attraversato diverse fasi prima di assumere l'attuale forma di ristorante bistrot. Nel 2015, dopo un passato anche di self-service, sotto la guida appassionata di Giovanni, ha iniziato una nuova era, combinando sapientemente la tradizione culinaria veneziana con influenze internazionali.

Oggi, è un luogo dove sentirsi a casa in ogni momento della giornata, dall'ora del pranzo fino alla cena, passando per un drink al bancone. Un po’ una riedizione di uno stile Harry’s ’Bar (fatto di eleganza e sobrietà) che invece di riproporre vitello tonnato o insalata russa, punta su una cucina ricercata e gourmet in cui la contemporaneità fa intrecciare materie prime fresche e locali con rielaborazioni di stile giapponese. Nella logica della vera Venezia, quella che ha sempre guardato a Oriente. Ma non mancano certo offerte più light, come drink al bancone con selezionati taglieri di salumi e formaggi.

E su tutto, la tradizione del nome Chat Qui Rit, “il gatto che ride”, che ha sempre accompagnato il locale tanto che Giovanni ha voluto omaggiare il suo passato utilizzando per il nuovo logo proprio la grafica dell’insegna storica che oggi è esposta sui muri del ristorante come un’opera d’arte.

Chat Qui Rit: un bistrot che si presenta come un ristorante di alta cucina

Difficile dare un’identità a un locale certamente di alta e raffinata cucina, ma con un ambiente da bistrot, vivace per l’accoglienza calorosa del personale, ma al tempo oasi di serenità nel caos del centro storico forse più incasinato d’Italia. Insomma, al Chat Qui Rit ci deve andare chi vuole mangiare bene e stare in un bel posto dove è possibile trovare anche i veri veneziani. Che è poi quello che si proponeva fin dall’inizio Giovanni Mozzato.

A spiegare la proposta del locale è direttamente il patron Mozzato (classe 1975, laureato in economia aziendale  a Cà Foscari e una vita dedicata a sala e ristorazione, miglior sommelier delle Venezie 2021): «Quello che ci caratterizza più di tutto – dice con soddisfazione - è il fatto di essere veramente un posto dove ci si può divertire nel senso che abbiamo un'offerta più che stagionale, perché cambiamo anche due o quasi tre volte il menu e puntiamo a piatti divertenti, intriganti e ricchi di sapori. Il nostro è un servizio curato, ma magari un po’ informale, non troppo ingessato e a corredo c’è una interessante carta vini con molte proposte».

«Qui ci si viene per mangiare bene – prosegue Giovanni Mozzato – e la nostra idea è proprio quella di fare accomodare le persone e farle sentire molto coccolate, fagli passare qualche ora con noi sperando di potergli dare il miglior servizio e il miglior cibo possibile. Vogliamo rappresentare un momento di relax: da noi non si viene per un piatto mordi e fuggi di sicuro, anzi ci piace quando a volte le persone ci dicono: “Non mi sono nemmeno accorto che è già così tardi”».

Arte culinaria che soddisfa ogni palato strizzando l'occhio all'Oriente al Chat Qui Rit

In cucina, il talento dei veneziani Davide Scarpa e Leonardo Bozzato (con un passato da pescatore) si esprime attraverso piatti che uniscono sapori autentici e presentazioni creative.

Dai Gamberi scottati su spuma di patate al tartufo nero alle Linguine con salsa al granchio, anemoni di mare, crudo di seppia, erbe di mare, gel di zenzero e sakè, dal Pomodoro farcito con baccalà mantecato all’Ombrina scottata con anguilla affumicata e laccata, foglia di cappero, salsa Tosazu e porro Togarashi con aggiunta di tapioca soffiata (assolutamente da provare), ogni forchetta è un'esperienza unica che celebra le eccellenze della laguna, del Veneto e di tutta Italia.

Notevoli e veneziani sono i Mezzi paccheri con salsa di seppie in “tencia”  (sulla base c’è una fresca crema di piselli in contrasto con la salsa al nero) o gli  Zotoi, piccoli calamaretti fritti con le erbe spontanee che crescono in riva al mare.  Il Branzino con patate croccanti, salsa Umami buerre blane e caviale stupisce per l'equilibrio di sapori, mentre la delicatissima Anguilla con puntarelle, cavolo nero secco, crema di topinambur e gel yuzu konsho non può non piacere ance a chi ha un po' di ritrosia verso l'anguilla. Forse il piatto più giapponese, ma in versione mediterranea, è il Chawanmushi di granchio con caviale affumicato e gel di ponzu, (decisamente un must).

Il menu è alla carta, ma c’è un interessante menu degustazione di 7 portate.

E da non sottovalutare i dessert, che ovviamente si avvicinano a piatti orientali, giapponesi e giocano sulle provocazioni come Sapori e profumi di una passeggiata nelle Langhe, un biscotto alle nocciole con gel ai porcini e un fresco gelato al rosmarino, o sono all'insegna della classicità, ma perfetti, come la Zuppa inglese.

L’importanza delle materie prime e un po' di tocchi fusion al Chat Qui Rit

A vincere sono sempre le materie prime riconoscibili, che per Mozzato «devono essere di altissima qualità e fresche. Qui da noi si può partire già molto avvantaggiati. Chiaramente i sapori e la texture del piatto ci guadagna alla grande e per noi è fondamentale essere legati al territorio, perché è proprio questo quello in cui crediamo. Siamo nati qui e ci piace far assaggiare queste cose a chiunque venga a visitare Venezia, che venga da qui attorno nella nostra regione, da altre parti d'Italia o da altre parti del mondo. Questo è il nostro obiettivo».

«La qualità era un po’ nel nostro intento – prosegue il patron de Chat Qui Rit – L’idea è di partire da materie prime nostre, locali e stagionali, dando loro una chiave un po’ moderna. Il mio progetto era proprio quello di poter offrire qualcosa che fosse ben radicato nel territorio. ma con le tinte e con dei tocchi fusion. Insomma, un po’ più internazionali, ma purché siano sempre ben riconoscibili le materie prime che selezioniamo». E fino ad oggi l’obiettivo sembra essere stato più che centrato.

In aggiunta va detto che oltre ad un servizio di cucina e sala davvero eccellente, il locale conquista non anche per la carta dei vini con circa 500 etichette selezionatissime (a partire dalle bollicine con non pochi Champagne), oltre che birre artigianali italiane, che contribuiscono a rafforzare lo spirito conviviale che si respira nel locale. E qui la mano del patron è quella che conta…

Chat Qui Rit, un ambiente che racconta la storia di Venezia

Per concludere va detto che lo stile del Chat Qui Rit è un tributo alla ricca storia e all'atmosfera unica di Venezia. Durante il restauro, sono stati preservati elementi originali come il soffitto ligneo e le colonne in pietra d'Istria, mentre antiche piastrelle sono state reinventate come parte di un suggestivo "quadro arboreo". L'arredamento, come detto un mix di pezzi vintage e tocchi contemporanei, crea un'atmosfera calda e accogliente, perfetta per un'esperienza gastronomica indimenticabile. Da ricordare  la boiserie in legno e le comode poltroncine in pelle di Dialma Brown o gli sgabelli ricavati da sedie vintage spagnole, mentre sulle pareti o gli scaffali si trovano  elementi di brocantage come se ne potrebbero trovare in molti mercatini di modernariato. Un elemento importante è costituito da luci di design ben inserite nell’ambiente.

Chat Qui Rit, il nuovo punto di riferimento per il bel mondo veneziano

Insomma, il Chat Qui Rit è più di un semplice ristorante: è un punto di riferimento per i veneziani e per chi ama la laguna e le cose belle ... e buone. Con un fascino discreto e senza tempo, una cucina di ricerca e territorio, sa cosa offrire una vera opportunità ai buongustai ed essere un’eccellenza che illumina Venezia. E per non sbagliarci, sentiamo come Mozzato definisce la sua clientela: « la percentuale nel nostro locale è un po’ anomalo:  siamo proprio nel cuore centrale di Venezia, siamo dietro a San Marco, ma abbiamo per la maggior parte abbiamo clientela italiana, anche molto locale. Certo poi abbiamo molti clienti stranieri, soprattutto francesi, ma gli italiani sono il nostro zoccolo duro».

 Chat Qui Rit
Calle Tron San Marco 1131 - 30124 Venezia
Tel +39 041 5229086

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