Cena di San Valentino covid free: a Milano La Parilla apre ai "tamponati" con certificato negativo
Provocazione preannunciata sui social della ristoratrice Mary Marchese che sfida il Dpcm sulla zona gialla. Cenerà chi esibirà il certificato di un tampone fatto 24 ore prima . E fuori dal locale degli infermieri effettueranno test sierologici rapidi per chi ha prenotato. Lavorare in sicurezza si può
Nonostante i divieti (siamo in zona gialla e si può aprire solo a pranzo) il locale sarà aperto per cena, ma solo a chi esibirà l’esito di un tampone recentissimo. E per chi non l’ha, niente paura, in un piccolo dehors che sarà attrezzato ad hoc si saranno infermieri pronti a fare dei tamponi rapidi e permettere così l’accesso al locale.
La ristoratrice siciliana non è alla sua prima iniziativa di rilievo. Ai milanesi ha insegnato come “piegare” con grinta e durezza i leoni da tastiera che usano la fogna di TripAdvisopr per scaricare le loro frustrazioni. Alcune delle sue risposte taglierebbero le gambe a qualunque bullo o gradaso e, a conferma che non serve essere deboli con gli imbecilli, il suo locale è sempre stato pieno… E nelle scorse settimane è stata fra le animatrici di #ioapro, beccandosi ovviamente delle multe.
E di sanzioni, visto l’annuncio dato per tempo, ce ne saranno probabilmente anche stasera. Ma queste per la Marchese non sembrano importanti. «Se il problema è il contagio – dice – noi garantiamo che nessuno all’interno abbia il virus e quindi nessuno può essere contagiato». Un’affermazione che presuppone che anche tutto il personale sia “tamponato”. L’iniziativa nei fatti costituisce il promo passo di quella strategia per arrivare ai locali covid free dove il tampone, e una volta vaccinati tutti, il certificato di vaccinazione costituiranno il lasciapassare, come Italia a Tavola sostiene da tempo e come Fipe e Fiepet hanno proposto che si possa fare al più presto coinvolgendo tutti gli addetti.
Mary Marchese dimostra ancora una volta la determinatezza con cui vuole salvare la sua attività che, dopo mesi di chiusura, non può certo sopravvivere coi 20 coperti del pranzo quando, in epoca pre-covid, faceva 400 coperti, su due turni, ogni sera…
E a Milano parte così la cena con tampone e tavolo certificati per lavorare in sicurezza. Peccato che per farlo si debbano sfidare le autorità.
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Alberto Lupini