L'autunno a Formia è targato “Grand Hotel Fagiano Palace”

La città di mare, già nota ai Romani, offre ai visitatori un soggiorno unico all’interno del plesso storico progettato dall'ingegnere Bordiga con una cucina degna di entrare nel “girone dei golosi”

18 ottobre 2023 | 18:59
di Vincenzo D’Antonio

Fossimo altrove e non nel nostro Bel Paese, fatto da migliaia di campanili, Formia e Gaeta costituirebbero un solo comune. E invece tra loro si colloca la graziosa Vindicio vero e proprio punto di congiunzione. Con poco meno di quarantamila abitanti, Formia, ha una sua vivacità e una sua vita laboriosa che va ben oltre la connotazione di località turistica balneare. L’attività portuale della città ha una duplice valenza perché vanta la flotta peschereccia tra le più importanti del Tirreno e funge da collegamento, mediante traghetti, con le isole pontine Ponza e Ventotene.

Marziale, nell'epigramma scritto in lode della villa formiana dell'amico Apollinare così descrive il luogo: "O temperate dulce Formiae litus…", Non di enfatica esagerazione poetica trattasi. È proprio vero che Formia vanta un'invidiabile condizione climatica cagionata dalla sua posizione sul mare, protetta da Gaeta a ovest e dai Monti Aurunci alle spalle. Insomma, Formia può (dovrebbe) avere una stagione turistica ben più ampia di quella meramente estiva che si riduce nei fatti al pienone delle strutture ricettive nei soli due mesi di luglio e agosto. L'area, per dirla in gergo meteo, è un vero tepidario naturale.

Il Grand Hotel Fagiano Palace, da 55 anni al servizio dei clienti

Esemplare al riguardo per ampiezza del periodo di attività, da Pasqua ai primi di novembre, e per stile di accoglienza, il Grand Hotel Fagiano, situato sul mare nella parte meridionale di Formia, il cosiddetto "lato Napoli" che di fatto indica quel tratto della Via Appia che nel proseguire verso Minturno, genera biforcazione: la Domiziana per merci e passeggeri aventi destinazione Pozzuoli, e il permanere, lunghissimo e affascinante il viaggio, sulla Via Appia per merci e passeggeri aventi destinazione Brindisi.

Il Grand Hotel Fagiano Palace, plesso storico progettato dall'ingegnere Amadeo Bordiga, venne ristrutturato nel secondo dopoguerra, e venne inaugurato quale struttura alberghiera nel 1968: siamo alla celebrazione (in lodevole understatement) dei suoi primi 55 anni di attività. A condurre l'attività è la terza generazione della prestigiosa famiglia Celletti. Onnipresente, solare il sorriso, felicemente propensa ad esaudire i desideri della clientela, Francesca Romana d'Andrea dirige con elegante garbo e con apprezzabile competenza il prestigioso albergo.

Bella, ben manutenuta ed attrezzata la spiaggia di pertinenza dell'albergo ad uso esclusivo dei clienti. Gaeta dirimpettaia, i Monti Aurunci alle spalle, in lontananza il massiccio del Massico. Quanto comfort negli spazi comuni pregevolmente arredati e quanto delizioso il relax, riposo notturno incluso, nelle ampie stanze (50 stanze). Superfici molto ampie, soffitti alti, brezza marina e, a far cambiare durante il dì e particolarmente all'alba e al tramonto, i colori, ci pensa la generosa natura.

La cucina dello chef Santilli e il servizio di sala condotto del maître Tommasino

Il ristorante ha forma di tolda di nave. Pregevole la cucina, con brigata condotta dal prode chef Enzo Santilli, e inappuntabile il servizio di sala la cui conduzione è del maître Pasquale Tommasino. Intrigante, appropriato in abbinamento il calice di gradevole Prosecco, il benvenuto dalla cucina: funghi porcini fritti. A seguire, sontuoso, imponente, seducente, il dovizioso "girone dei golosi": omaggio al mare lì davanti. In prevalenza da pescato locale, pregevolmente lavorato in cucina, le cozze, il salmone, i gamberetti, le mazzancolle, le polpettine di cernia.

E ancora, il tegamino di polipetti affogati e il "cuoppo" di calamari fritti. Nell'appropriato calice, verso il quale si è avuta la diligente cura di non averlo mai pieno e mai vuoto il Cacchione Dop Nettuno bianco 2021, da sole uve cacchione, vitigno locale virtuosamente strappato all'oblio e alla scomparsa, fatto da Casa Divina Provvidenza. Questo ottimo vino, felice per duttilità di abbinamento, ci accompagna anche con il primo piatto: mezzi paccheri al tonno fresco con pomodorini.

A compimento di sì sontuosa cena, un dolce tipico della vicina Campania, il babà. Tre babà mignon semplicemente squisiti. Ci prende la curiosità, il falcetto di luna a fare da torcia, giù per le scale e si va in spiaggia. È buio e la sabbia ha ancora tepore. Ci si avvicina alla riva e captiamo i suoni del mare. Suoni che sono parole. Parole che esprimono le emozioni evergreen che il fascinoso luogo emana. Profondo il sonno, magia il risveglio all'alba. Doviziosa e ben servita la prima colazione. Arrivammo che si era clienti e ci si accomiata che siamo amici.

Grand Hotel Fagiano Palace
Via Appia Lato Napoli 96 - Formia (Lt)
Tel 0771 720900

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Alberto Lupini


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