Il Ristorante Romano nel 2025 continua a essere un punto di riferimento per l'alta cucina di mare in Italia. Guidato da Roberto Franceschini e con l'innovazione culinaria di Nicola Gronchi, offre un'esperienza che fonde tradizione e modernità. La selezione di vini, curata da Roberto, è eccezionale, con etichette esclusive.

La sala del ristorante Romano di Viareggio
Piatti iconici come i Calamaretti Ripieni e nuove proposte come il Panino Soffiato con Polpo dimostrano la versatilità e la qualità del menu. Un viaggio gastronomico tra sapori mediterranei e vini pregiati, culminando con dessert raffinati e un indimenticabile Passito di Pantelleria.
Romano 2025: l'esperienza culinaria
L’insegna creata da Romano Franceschini e dalla moglie Franca a metà degli anni Sessanta è più di un ristorante: è “casa”. Casa per chi apprezzi un’accoglienza signorile. Casa per chi ami il pescato di giornata e qualche sera anche dell’ultima calata (delle reti). Casa per chi intenda la cucina come un fine artigianato del quale godere lontano da mode, eccessi o virtuosismi fini a se stessi. Casa degli appassionati di vino.

Risotto Carnaroli allo champagne con maruzzelle alla bourguignonne e paprila affumicata
In cantina c’è da sbizzarrirsi e Roberto Franceschini è un maestro nell’assecondare i capricci dei clienti o nel suggerire la bottiglia giusta. Nel nostro caso consentendo una degustazione anche con etichette selezionate extra carta dei vini. Ma Romano è divenuto anche casa di Nicola Gronchi che ha preso in mano il ricettario classico e lo ha arricchito del suo palato e di una nuova energia, imprimendo in questi ultimi anni un netto cambio di passo in cucina.

Panino Soffiato con Polpo
Uno stile puramente mediterraneo, di ficcante nitidezza e nelle nuove proposte anche di sferzante mineralità. La porta scorrevole in vetro pregiato si apre per magia e… et-voilà, si entra emozionati in uno dei ristoranti cult dell’intera penisola.

Piccione, scaloppa di foie gras, marasche e purea di patate ratte e fumé
È Romano in persona, esempio di classe, signorilità e competenza a riceverci come un autentico maestro di accoglienza. E quando un tavolo da tre persone è indeciso tra Degustazione “2025” (un viaggio nel nostro presente e nei sapori del Mar Tirreno che si sposano di volta in volta con i frutti del nostro territorio), Degustazione “I Grandi Classici” (un viaggio nei sapori e nella tradizione della nostra Casa, attraverso alcuni tra i piatti più iconici) e Carta niente paura. Roberto cucirà per voi in modo sartoriale il percorso più compatibile con le vostre esigenze, ripescando anche piatti d’antan.
Un inizio indimenticabile e bollicine pregiate
Non può esserci miglior abbrivio dell’Ostrica Gillerdeau, Sparnocchio marinato e cetriolo, ovvero Ostrica con Sparnocchi marinati, emulsione di ostrica, centrifugato di cetriolo. Il tutto coperto da schiuma di acqua di ostrica. All’ingresso in bocca vince il cetriolo ma poi, piano piano ecco arrivare mare e iodio, ovvero l’eccellente ostrica bretone. Per gli amanti delle huitres.

Ostrica Gillerdeau, Sparnocchio marinato e cetriolo
La bollicina di benvenuto è il Philipponnat Champagne Reserve Perpetuelle Brut 2021 (degorgement gennaio 2025). Pinot Noir 66%, Chardonnay 22% Meunier 2%. Note di albicocca bianca al naso, tocchi di salvia e zest di clementina. Ancora note di ananas, melone bianco, con tocchi di frutta secca tostata. Palato succoso, salmastro, sapido, con ritorno fruttato-agrumato e un finale ammandorlato.

Calamaretti ripieni di verdure e crostacei
Sarebbe troppo scontato parlarvi dei mitici Calamaretti ripieni di verdure e crostacei, inventati da Franca, imprescindibili ed inseriti fra “I Grandi Classici” come pure in carta. Ogni volta è come se fosse la prima. Emozione pura. Fa invece parte del Degustazione “2025” il Panino soffiato con polpo, lattuga e salsa caesar, davvero sfizioso. Ma esce fuori un vecchio ricordo. La giardiniera di sgombro, zuppa di cetriolo, uvetta, pinoli e nercetti di vitella. Quanto ci manca.
Selezione di vini: dal Friuli all'Umbria
Extra carta dei vini abbiamo accompagnato questo primo step con due referenze particolari. I Komjanc sono viticoltori a San Floriano da oltre tre secoli. Nel 1973 Alessio ha cominciato a mettere in commercio le prime bottiglie quando tutti in zona vendevano ancora vino sfuso. Il Sauvignon 2023 ha una netta impronta varietale che apre a profumi di ananas, frutto della passione, pesca bianca e cedro. Il sorso è ben assemblato con una freschezza non prepotente adeguata alla morbidezza e finale ricco di richiami aromatici e agrumati.

Ribollita toscana, razza al vapore e salsa di pane tostato
Il Colli Martani Grechetto Fonte Perna 2023 ce lo racconta in dettaglio Devis Romanelli dell’omonima azienda “Il Grechetto è il più tradizionale e quotidiano tra i vini della nostra regione, vino di particolare freschezza e spessore, capace di coniugare struttura e slancio in un tutt’uno di grande fascino”. Naso di albicocca disidratata, fiori gialli, una chiusura su tonalità di salvia selvatica, bocca di croccantezza e densità, finale fruttato - balsamico. Tornando nella enciclopedica carta dei vini di Roberto abbiamo estratto il Cervaro della Sala 2023 Umbria Igt. Il Castello della Sala è l’espressione dell’Umbria più romantica, un maniero di epoca medievale incastonato al centro di una tenuta da 600 ettari ricca di boschi e di vigne.

Seppioline novelle alla brace, consistenze di cavolfiore e salsa al mero
Siamo a diciotto chilometri da Orvieto, uno scenario fuori dal tempo che dal 1940 è divenuto di proprietà di Famiglia Antinori. Dorato. Ricco e cadenzato il naso nelle note di ananas, albicocca, pesca, susina e fiori di campo, avvolti da burro, tostature, zenzero e cedro candito. Assaggio sapido e fresco. Appagante già adesso e di enorme prospettiva. Ideale per introdurre il secondo blocco con un tuffo nel passato come la Ribollita toscana, razza al vapore e salsa di pane tostato. Sapori ancestrali. E le Seppioline novelle alla brace, consistenze di cavolfiore e salsa al mero, sospese fra cremosità e sapidità.
Spaghetti iconici e vini d'eccellenza
Fa capolino un vino extra carta. Nel giorno del Giudizio la Torre dei Beati accoglierà solo chi ha superato gravose prove. Il nome dell’azienda, suggerito dal prezioso affresco presente nella chiesa locale, racconta della grande ispirazione, degli sforzi e delle gratificazioni che animano la filosofia produttiva dei proprietari.

Spaghettino con trigle e sedano croccante
Il Cerasuolo d’Abruzzo 2023 di Fausto Albanesi e Adriana Galasso si offre con profumi di frutti di bosco, ribes, ciliegia ferrovia ed erbe aromatiche mediterranee. Al palato si presenta con doti di freschezza e di sapidità, ben sostenuto dal corpo e con un epilogo particolarmente durevole e piacevolmente fruttato. Poi uno Spaghettino a sorpresa del vecchio repertorio. Spaghettino con trigle e sedano croccante, seguito dallo Spaghetto aglio olio e peperoncino, scampi, polvere di olive e bottarga di Cabras, quello adesso in carta.

Spaghetto aglio olio e peperoncino, scampi, polvere di olive e bottarga di Cabras
Tanta spinta e tanto sapore per entrambi. Adesso un vino che ci terrà compagnia a lungo. Il Toscana Igt Bòggina Bianco 2022 Petrolo. Un Trebbiano Toscano dalla marcata impronta territoriale e dalla spiccata personalità. Vigneti di 45 anni e terreni ricchi di scheletro per questo bianco bio. Frutto corposo, al naso floreale e speziato, con sentori di albicocca e prugna gialla, sorsata ampia, generosa, di grande persistenza.
Risotti d'autore e il leggendario piccione
Da Degustazione “2025” ecco il Risotto Carnaroli , ginepro affumicato, limone e gamberi gobbetti al timo. Questo piatto, di funambolico equilibrismo, è disponibile anche in carta. Ma Roberto ci vuole anche riportare indietro nel tempo con il Risotto Carnaroli allo champagne con maruzzelle alla bourguignonne e paprila affumicata, e il Risotto Carnaroli, zucca mantovana, aringa e pompelmo. Garantisce Carnaroli e garantisce Nicola. Qui i Risotti sono una cosa seria.

Risotto Carnaroli, zucca mantovana, aringa e pompelmo
Extra carta dei vini abbiamo trovato un ottimo Rosato. Il Negroamaro Rosato Igp Salento Rohesia 2024 di Cantele è di un rosa confetto che effonde intriganti nuance di gelso bianco, succo di melagrana, rucola e cipria, orme salmastre di incenso. La beve conferma una decisa personalità, slanciata da un grazioso intreccio di sapidità e freschezza. Il percorso al palato è lungo e risonante con chiusura appena ammandorlata.

Risotto Carnaroli , ginepro affumicato, limone e gamberi gobbetti al timo
Si sposa alla perfezione con la succulenta Tracina pochè, verdure croccanti, pinoli e aglio nero, un fuori programma di antica memoria ma ancora di grande spessore. Ma qui si viene storicamente per il Piccione, scaloppa di foie gras, marasche e purea di patate ratte e fumé. Presente solo in carta e semplicemente libidinoso.

Tracina pochè, verdure croccanti, pinoli e aglio nero
Il Flaccianello 2016 di Fontodi scelto da Roberto a pagina 34 del suo tomo per accompagnarlo è in uno stato di grazia. Carminio fulgido. Profumo didascalico, ribes, giaggiolo, muschio di legno, grafite, vaniglia, caffè e ambra grigia. Ha una dinamica freschezza che fluisce in un tannino signorile donando equilibrio e una sostanziosa persistenza balsamica.
Dessert indimenticabili e un saluto in dolcezza
La Sablé al cacao, consistenze al cioccolato bianco e albicocca è, a ragione molto gettonata al capitolo dessert. Dimostrazione plastica dell’abilità di Nicola Gronchi anche nell’arte dall’alta pasticceria. Se poi si aggiunge un Amarcord come il Cremoso alla robiola con cuore alla fragola, rabarbaro, riduzione di fragole e saba può scappare la lacrimuccia.

Sablé al cacao, consistenze al cioccolato bianco e albicocca
E qui Roberto ci vuole congedare con un autentico regalo. Un sorso di Passito di Pantelleria Dop Ben Ryé 2023 Donnafugata. Un passito da Zibibbo in purezza, emblematico, da finissimo artigianato. Indubbiamente una delle espressioni apicali dei vini dolci isolani.

Cremoso alla robiola con cuore alla fragola, rabarbaro, riduzione di fragole e saba
Albicocca disidratata, tocchi di zest di arancio candito, miele d’acacia e fiori di camomilla. Succoso-salmastro alla bocca, con ritorno fruttato e delle note floreali. Scia agrumata senza fine. Appuntamento al menu Degustazione “2026”.
Via Giuseppe Mazzini, 122 55024 Viareggio (Lu)