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Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

La Garfagnana, terra affascinante e ancora poco battuta dal turismo di massa, offre paesaggi mozzafiato, borghi medievali e una ricca tradizione gastronomica. Tra escursioni, eventi culturali e sapori autentici, è una meta ideale per un'esperienza immersiva nella Toscana più autentica

23 marzo 2025 | 05:00
Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana
Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

La Garfagnana, terra affascinante e ancora poco battuta dal turismo di massa, offre paesaggi mozzafiato, borghi medievali e una ricca tradizione gastronomica. Tra escursioni, eventi culturali e sapori autentici, è una meta ideale per un'esperienza immersiva nella Toscana più autentica

23 marzo 2025 | 05:00
 

La Garfagnana, in provincia di Lucca è una terra unica, affascinante e misteriosa; infatti anche se vicina ad importanti centri storici come Lucca, Pisa, Firenze ed alla sfavillante e mondana Versilia non è ancora entrata nei percorsi turistici più noti. Da sempre, inoltre, mantiene tratti fortemente identitari, fatti di tradizioni e valori di un tempo, che la rendono ancora più appagante. Le montagne sembrano nascere dal mare e si allungano sul territorio quasi per nascondere una infinità di mondi sotterranei. Il paesaggio è estremamente variegato e spazia dalle valli coperte di verde, dove spuntano all’improvviso piccoli borghi arroccati di chiara impronta medievale, alle montagne maestose con boschi rigogliosi, molto spesso selvaggi ed intricati, che anno dopo anno si spingono in alto, quasi a volere riconquistare le cime nude delle vette. Il fiume Serchio, circondato dalle Alpi Apuane e dalle vette dell’Appennino tosco-emiliano, la attraversa da nord a sud, da Sillano a Gallicano per poi continuare nella media valle, costeggiando i territori di Barga e Bagni di Lucca.

La Garfagnana amata da artisti e poeti

Questo territorio è da sempre molto amato anche da artisti e poeti tra cui tre giganti della letteratura italiana come Dante, Ludovico Ariosto e Giovanni Pascoli. Quest’ultimo si trasferì a Castelvecchio, una frazione di Barga, con una delle sorelle, alla ricerca di quella serenità perduta a San Mauro dopo la morte dei due genitori. Il poeta romagnolo si innamorò di tali luoghi e li ricordò in molte sue poesie. Il Sommo Poeta invece nella Divina Commedia, cita due vette delle Apuane, la Pania della Croce e la Tambura, che diventano protagoniste del 32° canto dell’Inferno.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

La Pania della Croce è citata nella Divina Commedia

L’Ariosto inoltre soggiornò dal 1522 al 1525 a Castelnuovo come inviato del duca Alfonso II d’Este (a quel tempo questa terra era ricompresa nel ducato estense), e il maniero che lo accolse, chiamato in suo onore Rocca Ariostesca, domina dall’alto la piazza centrale del borgo ed ospita anche un museo dedicato al poeta.

La Garfagnana: una combinazione perfetta di storia e natura

A Castelnuovo, riconosciuto capoluogo e cuore verde della Garfagnana, merita una tappa anche il cinquecentesco Duomo, dedicato ai Santi Pietro e Paolo. All’interno si trovano una splendida terracotta robbiana, la Pala di San Giuseppe, e un Crocifisso Ligneo del XV secolo noto come Cristo Nero, la cui cornice marmorea è attribuita alla bottega lucchese del Civitali. Assolutamente da vedere la Fortezza medievale di Mont’Alfonso con i suoi 1120 metri di circuito murario e ben sette baluardi, che si trova a poca distanza da Castelnuovo di Garfagnana, sulla sommità di un colle che regala una vista meravigliosa che spazia a 360° dalle Apuane, all’Appennino tosco-emiliano.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

Il lago di Isola Santa è ideale per una passeggiata lungo le sue sponde

Lungo la provinciale che collega Castelnuovo alla Versilia, si incrocia il lago di Isola Santa di uno scintillante verde smeraldo che, incastonato nel fondo valle, rappresenta un angolo di tranquillità, ideale per una passeggiata lungo le sue sponde e per ammirare il paesaggio circostante. Sulle acque del lago si riflette l’antico borgo di Isola Santa che affonda le sue radici nella preistoria. Molto interessante è anche Fosciandora, un borgo di confine tra Garfagnana e Lucchesia, la cui posizione dominante garantisce uno spettacolare panorama con vista sulle Apuane. Anche i dintorni sono una combinazione perfetta di storia e natura. Ad una decina di chilometri si incontro il delizioso borgo medievale di Barga, dove sventola la Bandiera arancione del Touring Club in ragione del centro storico ben curato e dei numerosi luoghi di interesse culturale.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

A Castelnuovo soggiornò anche Ludovico Ariosto

Altro gioiello della zona è Pieve Fosciana con la romanica Pieve dedicata a San Giovanni Battista. All’interno si possono ammirare importanti opere, tra cui l’Annunciazione di Andrea della Robbia, alcune tele del lucchese Pietro Paolini e del modenese Antonio Consetti, e una sagrestia cinquecentesca. Merita senza dubbio una visita anche Castiglione di Garfagnana, un borgo fortificato che mostra intatto il suo splendore millenario. Le sue mura sono quasi intatte, la Rocca mantiene integro il suo antico splendore al pari dei torrioni che stupiscono per maestosità. Dentro mura imperdibili vi sono il Parco della Rimembranza ed il Torrione della Brunella, che offre un impagabile panorama sull’intera valle.

A San Pellegrino in Alpe torna il Giro d’Italia

Proseguendo, si incontrano i borghi di Cerageto e Sassorosso e la stazione di sport invernali del Casone di Profecchia per raggiungere il Passo delle Radici a 1529 metri di altitudine e poi a San Pellegrino in Alpe,  un piccolo borgo il cui nome deriva dall’antico hospitale che in epoca medievale dava riparo ai viandanti. Qui il panorama si apre sull’intera vallata fino alla piana lucchese. Oggi l’antico ospizio ospita il museo etnografico Don Luigi Pellegrini dove è esposto materiale della tradizione artigianale, contadina e pastorale della Valle del Serchio e dell’Appennino tosco-emiliano dall’inizio del 19° secolo ad oggi. Da vedere c'è anche il vicino Santuario dedicato a San Pellegrino e al suo discepolo San Bianco. I resti che si ritengono essere dei due santi riposano all'interno del santuario nella stessa teca. San Pellegrino in Alpe si sta preparando a vivere un importante evento sportivo. Infatti quest’anno, dopo 25 anni di attesa, torna su queste strade il Giro d’Italia. Il prossimo 21 maggio, nel corso della 11ªtappa i corridori si cimenteranno con i tornanti della salita Campori-San Pellegrino in Alpe. Un ritorno che farà battere il cuore ai tanti appassionati di ciclismo e risveglierà i ricordi di imprese epiche scritte su queste salite.

Garfagnana, tanti percorsi escursionistici adatti a tutti

La Garfagnana si caratterizza anche per vari percorsi escursionistici di rara bellezza. Facili passeggiate adatte a tutti o itinerari più impegnativi che portano alla scoperta del paesaggio e della storia delle terre del Moro, il famoso bandito che imperversava in questi boschi quando l’Ariosto divenne governatore della Garfagnana estense. Alcuni tragitti arrivano direttamente dal Medioevo quando i pellegrini dalla Francia diretti a Roma dovevano obbligatoriamente attraversare la valle. Ad esempio, da qui passava anche la Clodia Nova una strada romana che permetteva il passaggio dalla Toscana alla Lunigiana. Molto apprezzata è Via Vandelli. In passato strada ducale fatta costruire da Francesco III d’Este è oggi un rinomato percorso escursionistico che collega Modena con Massa passando per la Garfagnana, da San Pellegrino in Alpe al Passo della Tambura.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

La Garfagnana si caratterizza anche per vari percorsi escursionistici di rara bellezza

In queste terre non rimarranno delusi neppure gli appassionati della bici. Uno degli itinerari più belli e facili è il “Trombacco e la Grotta del Vento” un sistema di cavità sotterranee che affascinano per le formazioni uniche e la storia geologica. Si parte dal medievale borgo di Gallicano e si raggiunge l’Eremo di Calomini. Superata la diga di Trombacco, si arriva al paese del  Buccabugia. Da qui si prende la strada panoramica che sale al Castellaccio e alle antiche miniere del Trimpello per poi scendere prima alla Grotta del Vento e poi a Fornovolasco da cui si può rientrare agevolmente a Gallicano.

Garfagnana, eventi e manifestazioni

La Garfagnana è anche una terra ricca di eventi e manifestazioni che annualmente celebrano la cultura locale:  dalle rievocazioni medievali alle sagre dedicate ai prodotti tipici. Ad esempio a Castelnuovo di Garfagnana il 12 e 13 aprile va in scena “Selvaggia, festa delle erbe spontanee, dei fiori e delle gemme”, un appuntamento unico nel suo genere, dove le erbe spontanee diventano le protagoniste di talk show, degustazioni e menu a tema, escursioni guidate e mercatini dedicati. Il 4 e 5 luglio  a Sillico, una frazione di Pieve Fosciana, è in programma “Di…Vini e Sapori”, due serate dedicate ai gusti tipici della Garfagnana abbinati a vini selezionati, immersi nell’atmosfera medievale di Sillico. San Romano in Garfagnana (località Sillicagnana) ospita da quasi mezzo secolo la Sagra dei Maccheroni. Una sagra storica -  quest’anno in programma  il 12, 13, 18, 19 e 20 luglio - che rende omaggio ad uno dei primi piatti più caratteristici della valle, quello delle grandi occasioni. Il maccherone è rigorosamente spianato a mano e condito con ragù di carne e funghi. Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre a Filecchio, una frazione di Barga, va in scena la Sagra della Polenta un appuntamento irrinunciabile con un'ottima cucina e polenta con farina di granturco otto file della Garfagnana, adatta anche per i celiaci.

La Garfagnana a tavola

La Garfagnana è anche nota per la sua interessante gastronomia. La cucina garfagnina è, come tutte quelle di origine contadina, semplice e frugale, ma ricca e sostanziosa, dove primeggiano le armonie dei sapori esaltate dalla genuinità e dalla qualità degli ingredienti. Si basa soprattutto sulle carni di maiale e degli animali da cortile, sulle trote e sui latticini. Oggi come ieri i piatti unici sono molto graditi, come la polenta di granturco, o come lo chiamano da queste parti “di formenton otto file”, accompagnata da carne e verdure. Le castagne qui sono state il cibo principale per intere generazioni assicurando nutrimento anche quando i periodi storici non sono stati dei più felici. Molto usati anche i fagioli giallorini della Garfagnana (o fagiolo nano da sgusciare) di dimensioni medio-piccole, colore giallo ed occhio ben marcato. Altre specialità, da non perdere, sono i tordelli della Garfagnana, ravioli ripieni e conditi con sugo di carne o burro e salvia, i pici cacio e pepe a base di pasta fresca, simile agli spaghetti, condita con formaggio pecorino e pepe nero, il castagnaccio, il famoso cinghiale in umido e i cosiddetti necci, preparati con la farina di castagne, ora con il marchio Dop, e la ricotta dei contadini della zona.

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I tordelli della Garfagnana

E poi c’è il farro, oggi garantito dal marchio Igp, usato per la famosa zuppa (molto densa preparata con farro, legumi e verdure locali), nelle torte salate e nei “farrotti” che si presentano come risotti ma a base di cereali. I salumi ed i formaggi rappresentano inoltre una parte fondamentale della tradizione gastronomica garfagnina. Per completare il pasto in dolcezza c’è la “pasimata” un tipico dolce del periodo pasquale a base di farina, uova e uva secca. Un dolce dalla preparazione complessa. Il suo segreto sta nella lievitazione a strati e nella corretta miscelazione degli ingredienti in base a ricette custodite gelosamente da ogni massaia.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

Il farro della Garfagnana Igp (foto: garfagnana.it)

Gustosi prodotti locali si possono acquistare direttamente dai contadini o nei negozi specializzati. Uno di questi è “Coletti - Bontà della Garfagnana”; da tre generazioni infatti la famiglia Coletti si occupa di produrre, selezionare e commercializzare i prodotti tipici di questa terra. Il punto vendita di Pantaline, una località di Pieve Fosciana, raccoglie sessanta piccoli produttori aderenti alla rete di imprese, che qui trovano spazio per la vendita e la degustazione. C’è il panificio; i banchi della pasta, dei salumi e dei formaggi, dei sughi (tra cui il ragù di bovina garfagnina, razza autoctona, cervo e noci, cinghiale e ginepro) e dei biscotti. Infine c’è l’enoteca con vini toscani e locali, liquori e birre artigianali. L’ampia cucina attrezzata consente di realizzare anche show-cooking, e magnifiche serate a tema. Per un’esperienza enogastronomica a “tutto tondo” si consiglia l’Azienda Agricola Bravi di Camporgiano (Lu) con agriturismo, un ristorante con piatti sfiziosi in gran parte a base di prodotti tipici e della Garfagnana ed una cantina dove degustare ottimi vini locali.

Garfagnana, dove mangiare

Trattoria Bonini

L'osteria ha origini antiche, trovandosi su una via storicamente percorsa da pellegrini, viandanti e pastori. La famiglia Bonini se ne occupa da generazioni, ma è dagli anni '50 che diventa un'attività prevalente. Fino agli anni '90, il bar e il ristorante erano conosciuti per la semplicità e i prezzi contenuti. Successivamente, si è scelto di puntare su un'offerta basata sulla qualità, mantenendo un'attenzione particolare ai prodotti locali, come il maiale nero Bazzone, il pecorino garfagnino e la farina di Neccio Dop, senza escludere ingredienti di eccellenza dall’Italia e dall’estero.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

La battuta di fassona della Trattoria Bonini

Il menu varia ogni due-tre settimane e comprende piatti stagionali selezionati, tra cui funghi locali, carne di Fassona piemontese e baccalà islandese. La carta dei vini conta circa 150-200 etichette con un buon rapporto qualità-prezzo, affiancata da birre artigianali e distillati. È possibile acquistare vini da asporto con sconti.

Via di Monteperpoli, 147 55032 Castelnuovo di Garfagnana (LU)
Tel +39 0583 639425

Osteria al ritrovo del Platano

L'Osteria al Ritrovo del Platano è un ristorante di Gallicano, in Garfagnana, specializzato in cucina tradizionale toscana. Lo chef Mauro Bertolini propone piatti come pasta fatta in casa, zuppe di farro, carne alla griglia e chianina, combinando ricette classiche con un tocco innovativo. Il ristorante è noto per la cacciagione e il tartufo, con proposte che variano stagionalmente. L'osteria si concentra sui secondi piatti di carne, utilizzando ingredienti locali e selezionati.

Alla scoperta della misteriosa e selvaggia Garfagnana, l'isola verde della Toscana

La Pasta Gramigna con sugo di salsiccia e funghi dell'Osteria al ritrovo del Platano

Gli spazi interni sono ampi. La cucina della Garfagnana viene proposta con piatti di terra e di mare in combinazioni che uniscono tradizione e modernità. Il ristorante è adatto sia a pranzi in famiglia che a eventi come compleanni, con menu specifici per la cacciagione.

Via Ponte di Campia, 4/8 55027 Gallicano (LU)
Tel +39 0583 689922

Garfagnana, dove soggiornare

Ceragetta Resort

Per una full immersion nel verde della Garfagnana consiglio di pernottare al Ceragetta Resort nel cuore del Parco delle Alpi Apuane, a poca distanza dal suggestivo Lago di Isola Santa. Esempio virtuoso di recupero edilizio nel segno del turismo ecosostenibile è la base ideale per esplorare la Garfagnana.

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Piscina con vista al Ceragetta Resort

Questo romantico albergo diffuso con piscina panoramica combina comfort moderni con un’atmosfera accogliente e calorosa e permette di godere appieno delle bellezze naturali del territorio. Degno di nota anche il suo ristorante rinomato, che propone una cucina rustica e genuina, a base di prodotti a cui è difficile resistere, come le carni di manzo pregiate, le trote, i formaggi d'alpeggio, la polenta, il farro Igp, le castagne, il miele, i frutti di bosco e i funghi porcini.

Via Ceragetta, 5 55030 Capanne di Careggine (LU)
Tel +39 0583 667004

Park Hotel Regina

A Bagni di Lucca Terme invece si può pernottare al Park Hotel Regina, un'ottima soluzione per un soggiorno rilassante, immerso nel verde e dotato di strutture moderne dedicate al benessere. Il Park Hotel Regina si trova nel centro di Bagni di Lucca, immerso nel verde e vicino alle terme. Il complesso comprende un palazzo storico del 1700 a forma di “L”, una piscina, una dépendance e un parcheggio privato.

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Il Park Hotel Regina di Bagni di Lucca

Gli ospiti possono raggiungere negozi e servizi senza usare l’auto. L’hotel è adatto per vacanze, weekend e come base per le stazioni sciistiche del pistoiese. Dispone di camere climatizzate, una piscina con trattamento al sale e un ampio parco attrezzato. Nelle vicinanze si possono praticare trekking, pesca e sport fluviali come rafting e kayak sul torrente Lima, assistiti da istruttori qualificati.

Viale Umberto 1°, 157 55022 Bagni di Lucca (LU)
Tel +39 0583 805508

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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