Giovedì 22 maggio si disputa la dodicesima tappa del Giro d'Italia, da Modena a Viadana, lunga 172 km. Siamo nel pieno della Pianura Padana, dove una volta c'erano quei nebbioni che mettevano paura anche di giorno. Si attraversano le strade dei Castelli Matildici e poi tutta pianura. Nel finale il circuito che da Viadana tocca anche la magica Sabbioneta.

La dodicesima tappa del Giro d'Italia partirà da Modena per arrivare a Viadana
Giro d'Italia tra Modena e Viadana: cosa vedere
Piazza Grande a Modena, dichiarata Patrimonio Mondiale Unesco nel 1997, è il cuore storico della città, dove si sono svolte per secoli attività politiche, religiose e commerciali. I suoi edifici principali sono il Duomo, capolavoro del romanico con sculture di Wiligelmo, la Torre Ghirlandina, simbolo cittadino, e il Palazzo Comunale, che ospita la statua della Bonissima e la Pietra Ringadora, un tempo usata per pubbliche umiliazioni. A breve distanza si trovano l'Abbazia di San Pietro, ricca di opere rinascimentali, e il Museo del Duomo con il Lapidario. Il Palazzo Ducale, storica residenza degli Este, è tra le più belle regge italiane. Modena è anche terra di motori con il Museo Enzo Ferrari e sede di eccellenze gastronomiche come l'Aceto Balsamico Tradizionale. La città vanta inoltre il Teatro Comunale intitolato a Luciano Pavarotti e il Museo delle Figurine Panini. Un viaggio a Modena è un'immersione tra arte, storia, musica e motori.

La Corsa Rosa passerà anche da Sabbioneta
Viadana è uno dei comuni più popolosi della provincia di Mantova, situato sulla riva sinistra del Po e confinante con le province di Reggio Emilia, Parma e Cremona. Il nome deriva probabilmente dalla famiglia romana Vitellius. La Chiesa di Santa Maria Assunta, detta "in Castello", fu ricostruita nel 1522 e ampliata nel XIX secolo. Corte Camerlenga, a Bellaguarda, è un esempio di architettura rurale del XVIII secolo. Il Museo Civico “A. Parazzi”, parte del centro culturale MuVi, raccoglie testimonianze storiche locali. A poca distanza si trova Sabbioneta. Sabbioneta è l'affascinante rappresentazione pratica di un'ambizione filosofica: la città venne costruita per volere del Duca Vespasiano Gonzaga con lo scopo di concretizzare la concezione rinascimentale della Città Ideale in cui arte, architettura e impianto urbanistico rappresentano la massima espressione della classicità. Le teorie Cinquecentesche che ne ispirarono la progettazione fanno della magica Sabbioneta un borgo di grande pregio architettonico e artistico. Dal 2008, Sabbioneta, insieme con Mantova, è Patrimonio dell'Umanità. Sempre nelle vicinanze si trova anche Brescello è noto per i film di Don Camillo e Peppone. Il paese conserva i luoghi delle riprese, segnalati da cartelli informativi, offrendo uno spaccato della società rurale italiana del dopoguerra.
Giro d'Italia tra Modena e Viadana: dove mangiare, bere e dormire
Ecco una selezione di posti dove poter godere al meglio delle eccellenze enogastronomiche dei territori in cui si muoverà la Carovana Rosa, oltre a qualche consiglio su dove fermarsi a riposare.
L'Erba del Re
A partire da Modena, ma chissà poi perché, non ci decidiamo mai. Addirittura, è ora di pranzo e siamo ancora a Modena. Vuoi vedere che, sebbene in agognata (ma mica poi tanto agognata) versione light, vogliamo concederci lunch da…già da chi? Dove? Ce la caviamo segnalando, a Piazza della Pomposa, Erba del Re, chef e patron Luca Marchini, un glorioso e prezioso passato con Massimo Bottura all'Osteria Francescana. Il direttore di sala è Luca Montecalvo. La sala trasmette, ma non ostenta, sobria eleganza.

Lo chef Luca Marchini
Alla memoria attingendo, ancor prima che agli appunti, menzioniamo Melanzana tornita e cotta in padella. Geniale guizzo antispreco: il picciolo della melanzana diventa croccante come una chips, e squisito. A seguire, Zuppa di fagioli e poi, di grande effetto scenico, Fusillone cacio e pere. Il miracolo si compie e dopo tre sole portate (tre piccoli capolavori) riusciamo ad alzarci da tavola. Ma come, neanche il dolce? Ovvieremo con il gelato da Bloom, gelatiere e patron Gianluca Degani.
Via Castel Maraldo, 45 41121 Modena (MO)
Osteria Francescana
Già, si diceva di Massimo Bottura e della sua Osteria Francescana che proprio qui a Modena ha sede. E allora perché non pensare di godersi (prenotando con un congruo anticipo) l'esperienza tristellata in via Stella? Il ristorante di Massimo Bottura quasi non ha bisogno di presentazioni. Il locale unisce sobrietà ed eleganza contemporanea, arricchita da opere d'arte.

Lo chef Massimo Bottura
La cucina si distingue per equilibrio e padronanza tecnica, partendo dalla tradizione emiliana - parmigiano, aceto balsamico, tagliatelle e tortellini - fino a reinterpretazioni di classici internazionali. Il menu "Globale" raccoglie ispirazioni dai viaggi dello chef, mentre la carta propone piatti legati al territorio, come "Un'anguilla che risale il Po". La cantina offre una selezione di eccellenze accanto a etichette di piccoli produttori, valorizzando storie meno conosciute.
Via Stella, 22 41121 Modena (MO)
Cantina della Volta
Lasciamo Modena e la nostra destinazione è Sabbioneta, ma prima di giungervi facciamo qualche sosta. La prima è di tipo enologico. Cantina della Volta, fondata nel 2010 da Christian Bellei, discende dalla storica Cantina Bellei, attiva a Bomporto di Modena dal 1920. Pur trovandosi nel cuore del Lambrusco di Sorbara, l'azienda si distingue per la produzione di spumanti Metodo Classico, ispirati alle tecniche apprese in Champagne. La cantina, situata nell'edificio originale vicino alla Darsena settecentesca, combina tradizione e innovazione con tecnologie avanzate, tra cui presse di precisione, tini termo-condizionati e impianti di affinamento controllato.

I vigneti di Cantina della Volta a Bomporto
Il vigneto di San Lorenzo, a 650 metri di altitudine, con suolo calcareo e argilloso, offre condizioni simili alla Champagne. Qui si coltivano Chardonnay e Pinot Nero per la linea “Il Mattaglio”, mentre il Lambrusco di Sorbara è destinato agli spumanti aziendali. La vinificazione avviene esclusivamente con fermentazione in bottiglia, senza uso di autoclave, garantendo spumanti eleganti e complessi. Il “Rimosso”, rifermentato in bottiglia, è l'unica eccezione, ispirato alla tradizione modenese.
Via Per Modena, 82 41030 Bomporto (MO)
Ristorante Montana
Prima di risalire verso il Po e la Lombardia, per gli amanti, oltre che delle due, anche delle quattro ruote, ecco il Ristorante Montana a Fiorano Modenese. Il ristorante è situato vicino alla pista di prova della Ferrari ed è un punto di riferimento della tradizione culinaria modenese da oltre cinquant'anni. Frequentato da piloti, ingegneri e appassionati di motori, il Montana è un luogo dove la cucina modenese si esprime al meglio, offrendo un'esperienza gastronomica autentica, legata alla storia e alla cultura locale e soprattutto ai motori.

Al Ristorante Montana sono numerosi i cimeli del mondo dello sport
Gestito con passione familiare, propone una cucina autentica, tramandata di generazione in generazione, in un ambiente caldo e accogliente pieno di cimeli dello sport e della Formula 1 in particolare. Il menu offre piatti tipici come tortellini in brodo, tagliatelle al ragù, zampone e bolliti misti, preparati con ingredienti selezionati e nel rispetto delle ricette tradizionali. Accanto ai classici, le proposte stagionali valorizzano i prodotti freschi del territorio, garantendo sapori genuini e ricercati.
Via XX Settembre, 3 41042 Fiorano Modenese (MO)
Executive Spa Hotel
Per quanti cercano invece un posto dove sostare dopo (o prima, perché no?) della partenza da Modena, ecco che, sempre in quel di Fiorano Modenese, si trova l'Executive Spa Hotel che ospita due ristoranti segnalati dalla Guida Michelin: Exé Restaurant e Alto. Sul rooftop si trova anche l'Aria Cocktail Bar, con drink creativi ed eventi enogastronomici, tra cui la collaborazione con Seta Sushi Restaurant per un'esperienza Omakase tre volte a settimana.

L'Executive Spa Hotel di Fiorano Modenese
L'Executive Spa Hotel offre un'ospitalità che unisce design contemporaneo e attenzione alla sostenibilità. Situato tra Modena e Maranello, l'hotel propone un soggiorno caratterizzato da comfort e soluzioni eco-friendly. Il restauro della struttura ha integrato elementi di design ispirati agli anni '50 con tecnologie moderne per ridurre l'impatto ambientale. L'hotel è plastic free e utilizza detergenti biologici, mentre il check-in e l'accesso alle camere avvengono tramite smartphone. Dispone di 64 camere arredate con materiali naturali e dotate di sistemi per la sanificazione e l'efficienza energetica. Le soluzioni variano dalla Camera Classic, adatta a soggiorni brevi, alla Suite Superior, con spazi più ampi, cabina armadio e zona giorno.
Via Circondariale San Francesco, 2 41042 Fiorano Modenese (MO)
Pasticceria Atena
Finalmente si giunge a Sabbioneta. Stralciando testualmente dal sito Web Unesco, “Mantova e Sabbioneta offrono una testimonianza eccezionale di realizzazione urbana, architettonica e artistica del Rinascimento, collegate tra loro attraverso le idee e le ambizioni della famiglia regnante, i Gonzaga. Esse rappresentano gli esempi più eminenti delle due modalità più emblematiche della progettazione urbanistica del Rinascimento, rispettivamente quella evolutiva e quella fondativa. Come tali, esse sono servite di riferimento per gran parte delle successive esperienze di costruzione della città fino all'epoca moderna. Gli artisti che hanno concorso alla realizzazione delle due città hanno prodotto capolavori che hanno portato a compimento gli ideali del primo Rinascimento, contribuendo in maniera determinante alla diffusione internazionale di un movimento destinato ad influenzare e plasmare l'intera Europa”.

La Sbrisolona della Pasticceria Atena
Non si va via dalla magica Sabbioneta se non si fa sosta “non” veloce alla Pasticceria Atena. La Sbrisolona, emblema mantovano è d'obbligo farne smart buy. Ma anche i Filòs, biscotti casarecci con un po' di cioccolato fondente, e anche l'Anello di Monaco, pasta lievitata ripiena di crema di nocciole tostate e rosolio all'arancia. Imperdibile l'acquisto della Mostarda Mantovana.
Via Vespasiano Gonzaga, 41/43 46018 Sabbioneta (MN)
Villa Cantoni Marca
E adesso ci si vuole concedere quel lusso al quale ci si sta abituando: mangiare non bene, ma benissimo e dormire non bene, ma benissimo, nello stello luogo. E siamo fortunati, questo luogo esiste, è il D&B Villa Cantoni Marca. La settecentesca Villa Cantoni Marca è pregevole edificio storico, composto da una corte con una casa padronale e ali accessorie, inserito in parco secolare, sotto la protezione del Ministero per i beni culturali. La componente Bed consta di nove camere tutte molto belle. E poi, la suite: semplicemente affascinante.

La Villa Cantoni Marca di Sabbioneta
Cenare qui significa affidarsi alle amorevoli cure del prode chef Fausto Zanardelli. E bene facemmo. Alla memoria ricorrendo, ancor prima che agli appunti, menzioniamo un delizioso Sauté di gamberi con Pomodori Pachino iGP e zucchine. A seguire uno squisito Spinato di salmone e riduzione di soja. Commutazione nel calice, da rosato a rosso e commutazione di linea della pietanza, dal mare al pascolo: Filetto di manzo su riduzione di amarone e scaglie di cioccolato fondente. Qui si palesa la grande maestria dello chef e della sua valorosa brigata: contrappunto di sapori che indugiano voluttuosamente al palato.
Via Santuario, 30 46018 Sabbioneta (MN)
Il Cigno
Per quanti invece non volessero perdersi anche una scappata nella vicina Mantova, un indirizzo appetibile (in tutti i sensi) è quello de Il Cigno, già Trattoria dei Martini. Si tratta di un ristorante storico ospitato in un'antica casa nobiliare del XVI secolo, che ha saputo evolversi nel tempo mantenendo vive le tradizioni culinarie di Mantova. Fondato nel 1969 da Tano Martini, insieme alla madre Rina e alla moglie Silvana Pecorari, inizialmente il ristorante proponeva una cucina semplice e autentica, divenendo rapidamente un punto di riferimento per gli amanti della gastronomia mantovana.

Il cotechino spuma di patate e caviale del ristorante Il Cigno di Mantova
Nel 1975, grazie alla qualità dei suoi piatti, Il Cigno ha ottenuto la Stella Michelin, ma nel 1992 Tano Martini ha deciso di rinunciare al riconoscimento per tornare alle origini, concentrandosi su una cucina genuina e un ambiente accogliente. Nel 2024, dopo 55 anni, la famiglia Martini ha ceduto la gestione del ristorante alla famiglia Antoniazzi, rinomata per la sua esperienza nell'alta pasticceria e nel banqueting di lusso. Sotto la nuova direzione, Il Cigno è stato rinnovato, mantenendo la sua tradizione e introducendo nuove interpretazioni della cucina locale, grazie al lavoro dello chef Matteo Zanardi. Il menu propone piatti tipici della tradizione mantovana, come gli agnoli di pasta fresca al brodo di cappone, lo spaghetto d'ostrica e il cotechino con spuma di patate e caviale. Il Cigno è situato a circa 1,5 km da Palazzo Te, facilmente raggiungibile in 20 minuti a piedi.
Piazza Carlo D’Arco, 1 46100 Mantova (MN)
Hotel Ca' degli Uberti Palace
Il Ca' degli Uberti Palace Hotel è situato nel cuore del centro storico di Mantova, all'interno dell'elegante Palazzo degli Uberti, una location che unisce storia e modernità. Grazie alla sua posizione privilegiata, gli ospiti possono facilmente raggiungere a piedi alcuni dei principali punti d'interesse della città, come il Duomo, il Palazzo Ducale, la Rotonda di San Lorenzo e Piazza delle Erbe, tutti a breve distanza dall'hotel.

L'Hotel Ca’ degli Uberti Palace di Mantova
L'hotel offre 18 camere, arredate in un elegante stile minimalista che combina comfort moderni e un'atmosfera accogliente. La struttura è completamente non fumatori, per assicurare un ambiente salubre e tranquillo. Tra i servizi offerti, gli ospiti possono usufruire di una reception attiva 24 ore su 24, per rispondere a ogni esigenza, e di un deposito bagagli per maggiore comodità. Ogni mattina, una colazione abbondante è servita per iniziare al meglio la giornata, e il personale altamente qualificato è sempre disponibile per fornire assistenza turistica e informazioni sulle attrazioni locali.
Piazza Sordello, 13 46100 Mantova (MN)
Cantine Virgili
Andrea e Paolo Virgili sono i titolari di Cantine Virgili, una delle aziende più significative nel panorama del lambrusco mantovano. La storia dell'azienda affonda le radici nei primi anni del ‘900, quando il nonno Angelo Virgili, capostipite della famiglia, decide di dedicarsi alla viticoltura a Bondanello di Moglia, lasciando la zootecnia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i figli Luigi e Leandro si trasferiscono a Mantova, dove aprono una fiaschetteria. Nel 1961 acquistano l'azienda agricola “Loghino Dante”, che diventa la sede della Cantina F.lli Virgili.

I vigneti della Cantina Virgili di Mantova
Nel 1992, Andrea e Paolo entrano in azienda, portando innovazione e investimenti. Acquistano nuovi vigneti sulle colline mantovane e impiantano viti da lambrusco, creando il Pjaföc, un vino che fonde la struttura della pianura con l'eleganza della collina. La filosofia della cantina unisce tradizione e innovazione, con l'obiettivo di restituire dignità al lambrusco, un vino spesso svalutato da una strategia di marketing errata. Oggi, il lavoro della famiglia Virgili si riflette in ogni bottiglia di lambrusco, che è il risultato di un impegno costante nella cura delle vigne e nella raccolta dell'uva, sempre rispettando la tradizione e il territorio.
Via Donati, 2 46100 Mantova (MN)
Le tappe del Giro d'Italia
- 9 maggio 2025 Durazzo (Durrës) - Tirana (Tiranë)
- 10 maggio 2025 Tirana (Tiranë) - Tirana (Tiranë)
- 11 maggio 2025 Valona (Vlorë) - Valona (Vlorë)
- 13 maggio 2025 Alberobello (Pietramadre) - Lecce
- 14 maggio 2025 Ceglie Messapica - Matera
- 15 maggio 2025 Potenza - Napoli
- 16 maggio 2025 Castel di Sangro - Tagliacozzo
- 17 maggio 2025 Giulianova - Castelraimondo
- 18 maggio 2025 Gubbio - Siena
- 20 maggio 2025 Lucca - Pisa
- 21 maggio 2025 Viareggio - Castelnovo ne' Monti
- 22 maggio 2025 Modena - Viadana (Oglio-Po)
- 23 maggio 2025 Rovigo - Vicenza
- 24 maggio 2025 Treviso - Nova Gorica/Gorizia
- 25 maggio 2025 Fiume Veneto - Asiago
- 27 maggio 2025 Piazzola sul Brenta - San Valentino (Brentonico)
- 28 maggio 2025 San Michele all'Adige (Fondazione Edmund Mach) - Bormio
- 29 maggio 2025 Morbegno - Cesano Maderno
- 30 maggio 2025 Biella - Champoluc
- 31 maggio 2025 Verrès - Sestrière (Vialattea)
- 1 giugno 2025 Roma - Roma