Una Caserta senza aggettivazione, comparata al borgo medioevale di Casertavecchia, verrebbe da chiamarla… Caserta nuova. E però poi si scopre che la Caserta di pianura, cioè la Caserta attuale, insomma la Caserta nuova, ha origini anteriori al borgo medioevale di Casertavecchia. Sì, quando era una sorta di punto mediano sulla direttrice Maddaloni (l'antica Calatia) Capua, tratto importante della Regina Viarum: la Via Appia. Poche case e di là da venire, passeranno secoli, la costruzione della Reggia. Insomma, un trivio. Pertanto, coerente ed al contempo suggestivo il nome Trivio che il giovane patron Luigi Ancona ha voluto dare al suo bistrot di recente apertura.

Il Trivio Bistrot si trova in centro a Caserta
Il Trivio è su una delle tre stradine che diedero origine a Caserta. Siamo nel centro del centro, insomma. Locale ben arredato, preziosi arazzi di seta di San Leucio alle pareti, pochi tavoli, manufatti da artigiani locali. In cucina il prode giovane chef Francesco Pomponio.
Trivio Bistrot, come si mangia
Ci concediamo due deliziosi antipasti. Il primo di essi, alici "panza a panza" rivela la maestria dello chef con il pesce azzurro: freschissime alici fritte ripiene di ricotta vaccina e zest di limone, servite con crema di scarole e gel di uvetta. Proprio molto buone. Il secondo antipasto, anch'esso ottimo è tortino salsiccia e friarielli. Sempre dalla tradizione, invitante risulta essere anche la parmigiana di melanzane.
Trivio Bistrot: Alici “Panza e Panza”
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Trivio Bistrot: Tortino salsiccia e friarielli
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Trivio Bistrot: Parmigiana di Melanzane
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Trivio Bistrot: Filetto di Maialino razza Casertana
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Trivio Bistrot: Alici “Panza e Panza”
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Ben fatto, ottimo, il primo piatto, elogio della tradizione campana: pasta e patate con provola e guanciale. In alternativa è possibile gustare anche una Genovese secondo tradizione, mentre tra i secondi il filetto di manzo di razza Casertana cotto a bassa temperatura con riduzione di Aglianico è una proposta interessante. A chiudere, una sontuosa fetta di pastiera. Conto di commovente onestà.
Trivio Bistrot, come si beve
Carta dei vini saggiamente non sterminata, in prevalenza etichette campane. Il vino prescelto, servito alla corretta temperatura, è l'Aglianico del Taburno Rosato 2023 Docg, ottenuto da sole uve aglianico, fatto da Il Poggio, azienda vitivinicola con sede a Torrecuso, nel Sannio. Carezzevole il suo colore rosa tenue, gradevolissima la sua mineralità.

Il Trivio Bistrot ha una carta dei vini con etichette prevalentemente campane
Trivio Bistrot, le prospettive
Il giovane binomio Luigi-patron Francesco-chef lascia intendere che Trivio vivrà meritato lusinghiero successo. Già nell'imminente mese di marzo sono schedulati eventi atti a porre in risalto vini campani figli di un Dioniso minore, ovvero ancora poco conosciuti. Le fasce orarie di servizio consentono di fruire di aperitivi, vezzosamente denominati “aperitrivi”, nella fascia preserale. La vicinanza alla Reggia e l'offering variegato lo rendono attrattivo anche ai turisti non frettolosi, oltre che ad affezionata clientela di vicinato.
Via Sant'Agostino 6 81100 Caserta (Ce)