Unico lo è davvero. Per una lunga serie di motivi. Intanto Tavolo Unico, inaugurato nel 2021 a Busto Arsizio (Va), e il suo nuovo bistrot Olio su Tela sono un luogo di ristorazione (alta) mimetico, ma folgorante e inaspettato. Unico riferimento, una villa storica scalata da giganti chiocciole colorate di Cracking Art.
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La sala Dalì di Tavolo Unico
Tavolo Unico, 104 opere esposte
Eh sì, perché questo, con le parole dello chef-padrone di casa Massimiliano Babila Cagelli, «è un ristorante immerso nell'arte». Nel vero senso della parola. Sono 104, per ora, le opere - da Modigliani a Chagall, da Miró a Picasso, da Renoir a Dalì, passando per De Chirico, Warhol, Hering o Lichtenstein - che tappezzano le pareti delle diverse sale: 6 suite, quelle di Tavolo Unico, e una grande, con tanto di pianoforte a coda che funge anche da separè creando due ambienti, per il bistrot. Che di bistrot ha solo il nome.
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Massimiliano Babila Cagelli tra Miró e Chagall
Lo chef ha le idee chiare e una determinazione che lo ha portato a creare «il ristorante che avrei voluto trovare». Non a caso la forza del pensiero che si trasforma in azioni e che lo ha spinto da autodidatta a cuoco dalle mani raffinate e a imprenditore gli viene dalla disciplina sportiva. Massimiliano, oggi 54 anni, è stato primatista italiano dei 200 rana e della staffetta 4x100 mista; ennesima sorpresa. Così come il servizio, garbato ma non ingessato. Un'accoglienza “di casa” che smorza i toni e tende a rilassare l'ospite. Anche la mise en place è essenziale. Eleganza zero fronzoli. Qui ci si immerge, oltre che nell'arte per definizione, in quella gastronomica.
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Un particolare della mise en place di grande effetto
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Policromia di pani fatti in casa
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Gambero di Mazara marinato al Campari su letto di burrata
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Una delle chiocciole che arredano l'esterno
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Tavolo Unico, degustazioni ad ampio raggio
Tavolo Unico propone 5 percorsi di degustazione da 9 portate e uno blind da 6; il bistrot Olio su Tela ne prevede 4 da 4 voci, più la possibilità di scegliere à la carte. La nostra degustazione ha visto sfilare come entrée la Tavolozza con cromatismi di caviale, ricotta, burro, humus e baccalà. A seguire Gambero di Mazara marinato al Campari su letto di burrata, Caciucco, Spaghetti al nero di seppia alla polvere di scoglio, Polpo in tempura e chips di patate. In chiusura, Parigina con fondo di cioccolato fondente, zabaione con Marsala 1984 e amaretti. Pani e pasta fatti in casa, carta dei vini internazionale ricca di oltre 250 etichette e menu dei caffe con un ventaglio di 22 selezioni.
Angolo Renoir nel bistrot Olio su Tela
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Un pianoforte a coda divide l'ampia sala del bistrot
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Spaghetti al nero di seppia alla polvere di scoglio
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Polpo in tempura e chips di patate
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L'accogliente sala dedicata a Giorgio De Chirico
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Angolo Renoir nel bistrot Olio su Tela
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In questo mosaico sensoriale offerto dalla dimora di Busto Arsizio non poteva mancare la dimensione musicale. Anche il calendario di eventi è davvero di alto profilo. Uno su tutti: il 7 marzo Enkeleida Sheshaj, Violino primo del Teatro alla Scala, interpreta, dalle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, la Primavera e l'Estate.
Via Bellini 17/2 21052 Busto Arsizio (Va)
Lun-Sab 18:30-22:00 - Dom 12:30-16:00