E se si eccepisse? Sarà pur lecito eccepire, suvvia! Il contesto nell’ambito del quale si muove obiezione, si eccepisce appunto, è una delle più interessanti ed originali realtà della ristorazione napoletana: Signora Bettola, al cui governo sovraintendono i fondatori Carmine e Mena Di Lorenzo, germani, e il top manager Diego Borrelli. Ascoltiamoli: «Il nostro brand in pochi anni ha raddoppiato le proprie insegne, oggi Signora Bettola è una vera e propria catena di ristorazione con cinque punti vendita». Ed ecco dove eccepiamo! Eccepiamo sulla parola “catena” e su quanto di logoro ed obsoleto questo termine, adoperato nel comparto della ristorazione (e anche dell’hospitality), può voler significare.
Particolare di Signora Bettola a Santa Lucia
Qui non siamo al cospetto dell’inefficace “catena” di comando secondo prefissata linea gerarchica. Qui, scenario del tutto differente, siamo in sorta di ristorante diffuso, laddove la diffusione è costituita dai cinque locali presenti sul territorio. Sì, proprio così, Signora Bettola è ristorante diffuso! No, non di catena trattasi, bensì se proprio immagine gli si vuol dare, allora affermiamo che è un ring, un anello, anzi meglio ancora un token ring, una rete ad anello. Accomunati dallo stesso gruppo titolare, questi cinque ristoranti condividono la mission strategica di deliziare il cliente grazie all'elevato standing qualitativo declinato tra bontà della cucina e professionale garbo del servizio di sala, e, sebbene di poco, si diversificano volutamente nell'offering così ottenendo di essere attrattivi per il turista e per i napoletani.
La storia di Signora Bettola
Il marchio Signora Bettola nasce nel 2017 con il primo locale in vico Satriano a Chiaia, nei cellai del seicentesco Palazzo Ravaschieri di Satriano. Il posizionamento distintivo, che man mano andrà a connotare anche gli altri locali, risiede nelle proposte di cucina e nella cura degli arredi interni che assumono gradevole parvenza di scenografie teatrali. Garbato e professionale il servizio. Agli attuali cinque locali in Campania, quattro a Napoli ed uno ad Aversa, presto si aggiungeranno nuovi opening non solo in Italia ma anche all’estero.
Atmosfera vintage di Signora Bettola Santa Lucia
Signora Bettola, il 5° locale a Santa Lucia
Il quinto locale ha aperto di recente nel pittoresco borgo di Santa Lucia. Per dare idea di quanto Santa Lucia sia radicata nel tessuto storico della città, si pensi che, parimenti a pochi altri quartieri, citiamo giusto Posillipo con i posillipini e il Vomero con i vomeresi, gli abitanti di Santa Lucia, sono prima “luciani” e poi napoletani! L’indirizzo preciso è via Raffaele De Cesare, 23. Originale, con occhiolino strizzato al folto segmento di clientela forestiera, il pay-off: it’s so bbuono.
Come è Signora Bettola di Santa Lucia
Il design di Signora Bettola a Santa Lucia trae ispirazione dalle case signorili della Napoli del Novecento: vetrate, arredi in legno, lampade e altri dettagli dal gusto rétro suadentemente portano il cliente nelle ovattate atmosfere del bel tempo che fu.
Cosa si mangia Signora Bettola di Santa Lucia
Alla memoria attingendo ancor prima che agli appunti, il racconto di un pranzo in uno dei primi giorni di un caldo e luminoso novembre. Si comincia non andando troppo per il leggero: Crocchè di patate viola con provola di Agerola, pancetta croccante e fiori di zucca fritti. Nell’appropriato calice, con rivedibile temperatura di servizio, un buon Gragnano Doc.
Ziti alla genovese di Signora Bettola
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Pasta e patate con provola di Signora Bettola
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Parmigiana di Signora Bettola
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Polpette al ragù con friarielli di Signora Bettola
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Senza fretta alcuna, per deliziare ulteriormente il palato, lasciamo che ghiottamente pervenga in tavola un’impeccabile Parmigiana di melanzane eseguita, come suole dirsi, a regola d’arte, con il ragù napoletano “quello vero”! In linea d’aria il mare è a trecento metri e cosa si fa, non gli si rende succulento omaggio? Ed ecco le Alici della Signora Bettola: alici indorate e fritte con friarielli, provola e grattugiata di limone.
Siamo ai primi (occhio alla pluralità, ne avremo due). Sontuosa, ben fatta, profumata come così dovrebbe sempre essere nel suo gaudente arrivo in tavola: Ziti alla genovese, come da ricetta della tradizione, il ragù bianco, in abbraccio a generose cipolle, cuoce per 48 ore. Il Gragnano Doc, nel mentre portatosi a temperatura corretta, è abbinamento perfetto anche con il successivo primo piatto: Pasta e patate con provola. Tutto come da manuale: la pasta è quella mista, le patate hanno raggiunto il loro sublime stato cremoso, la provola di Agerola è filante. Insomma, piatto da dieci e lode! Circa la vicinanza del placido mare si è detto, e allora visto che proprio non c’è due senza tre, un assaggino, e che di assaggino trattasi, di Scialatielli ai frutti di mare, così buoni per come appena “sporcati” di rosso con saporiti pomodorini, felice ancorché ardita la compresenza di basilico e prezzemolo. Un ottimo secondo della tradizione: Polpette al ragù con friarielli. Omaggio alla vera tradizione delle polpette: carne non solo di manzo ma anche di suino; presenza “giusta” di pinoli e uva passa.
Giù per la scala, dacché abbiamo pranzato nella sala superiore, e Santa Lucia si ripresenta a noi: vociante ma non chiassosa, allegra di suo, naturalmente ospitale.
Signora Bettola Santa Lucia
Via Raffaele de Cesare 27 - 80132 Napoli
Tel 081 057 4706