Sei vuoi trascorrere un weekend fuori porta per staccare qualche giorno dalla baraonda della vita quotidiana, esiste una parte di Lombardia tutta da scoprire che fa sicuramente al caso tuo: il Parco Oglio Nord. A partire dal lago d'Iseo, il parco ricopre un'area di 90 km seguendo il corso del fiume Oglio attraversando colline vitate e dirigendosi verso un territorio pianeggiante con terra fertile e colture di cereali, toccando ben 34 comuni delle provincie di Bergamo, Brescia e Cremona.
Lombardia da scoprire, l'itinerario tra i borghi medievali del Parco Oglio Nord
Un viaggio attraverso i luoghi, ma anche attraverso il tempo, in cui chiese e palazzi romanici in ciotoli e pietra danno spazio a maestosi monumenti medievali in mattoni di cotto. Un itinerario da percorrere su sentieri ciclabili e pedonali, come la Ciclovia del Fiume Oglio, alla scoperta di paesaggi unici e storici borghi lombardi, tra specie protette e ambienti fluviali incontaminati. Dal 1988 l'ente Parco Oglio Nord promuove la tutela il proprio patrimonio naturale con progetti di conservazione e sensibilizzazione della comunità locale.
Villongo e Credaro: tra storia e relax
A pochi chilometri dal lago la prima tappa del nostro itinerario è Villongo (Bg). Una visita alla chiesa romanica di Sant'Alessandro in Agros ci da un primo assaggio dell'atmosfera storica e tranquilla che vi accompagnerà durante il vostro viaggio. Questa chiesa, isolata tra i campi e circondata dal verde, offre uno spaccato della spiritualità e del silenzio tipici dei piccoli borghi.
La chiesa romanica di Sant'Alessandro in Agros a Villongo (Bg)
Spostandosi verso Credaro (Bg) si giunge nel caratteristico Castello di Trebecco, dove la pietra delle case e i vicoli stretti all'interno di quella che era la cinta muraria, raccontano una storia antica e custodita. Una finestra su un passato intatto, e passeggiare tra le sue vie porta a rivivere l'atmosfera della vita rurale di un tempo.
Il Castello di Trebecco a Credaro (Bg)
Lungo la strada per raggiungere il Castello, la chiesa di San Fermo e Rustico, oltre che regalare un panorama sorprendente sulla valle, presenta una caratteristica abbastanza rara per le chiese italiane: il campanile in facciata, una chicca per gli amanti dell'arte.
La chiesa di San Fermo e Rustico
Paratico, a pochi chilometri da lago d'Iseo e Franciacorta
Attraversando l'Oglio verso nord, si cambia provincia e si arriva a Paratico (Bs), che merita una visita per immergersi nella natura con una passeggiata nel Parco dei Taxodi, un luogo affascinante dove gli imponenti alberi taxodi (conifere originarie dell'America settentrionale) sfoggiano i colori cangianti delle stagioni.
Gli alberi taxodi nell'omonimo parco a Paratico (Bs)
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La passeggiata all‘interno del Bosco dei Taxodi
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La passerella sospesa sul fiume nel Bosco dei Taxodi
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La fine della passeggiata all‘interno del Bosco dei Taxodi
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L'atmosfera è quasi fiabesca, e attraversare la passerella e i sentieri tra gli alberi che si specchiano sull'acqua è un'esperienza rilassante e quasi meditativa. Paratico è un buon punto di partenza anche per visitare il lago di Iseo (a nord) e la vicina Franciacorta (a est).
Palazzolo sull'Oglio e Palosco: il fascino del fiume nei luoghi de L'Albero degli Zoccoli
Scendendo verso sud, a Palazzolo sull'Oglio (Bs) il fiume e la città sembrano danzare in un armonioso contrasto. Il fiume fa da cornice all'architettura che caratterizza il centro storico ed è attraversato da cinque ponti, ma è il ponte romano, che unisce il borgo di Mura con il centro storico, a catturare davvero l'immaginazione. Palazzolo sull'oglio è individuabile anche da lontano grazie alla celebre Torre del Popolo, la torre civica campanaria a pianta circolare più alta d'Europa, che con i suoi 92 metri di altezza poggia sulle mura del Castello. Il fiume scorre al centro della cittadina in un luogo in cui e le chiese e i palazzi raccontano storie di antiche famiglie nobiliari e tradizioni tramandate per secoli.
Il fiume Oglio attraversa Palazzolo. Sulla destra la Torre del Popolo
Tornando sulla riva occidentale del fiume Oglio verso sud, ci si dirige verso Palosco (Bg). Piazza Alessandro Manzoni e Cascina Roggia Sale sono due dei luoghi dove si girò il celebre film “L'Albero degli Zoccoli” (Palma d'oro al Festival del Cinema di Cannes nel 1978), che narra la vita rurale della Lombardia contadina: un posto in cui respira la memoria di un mondo semplice e pieno di autenticità.
Calcio: un museo a cielo aperto
Continuando la discesa verso sud, si arriva a Calcio (Bg), dove la bellezza dei circa 50 murales che decorano il paese lo rendono una galleria a cielo aperto. Dagli anni '90 l'amministrazione comunale abbraccia l'idea di Assipad (Associazione italiana paesi dipinti) e da allora quasi 40 artisti, tra i quali Angelo Boni e Giovanni Repossi, hanno contribuito al progetto con le loro opere.
Uno dei quasi 50 murales di Calcio (Bg)
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Uno dei quasi 50 murales di Calcio (Bg)
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Uno dei quasi 50 murales di Calcio (Bg)
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Uno dei quasi 50 murales di Calcio (Bg)
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Queste zone sono storicamente legate ad agricoltura, allevamento e industria tessile e ogni murale, non è solo un racconto, ma un invito rivolto ai i visitatori a scoprire la vita contadina e le storie locali. Chi entra a Calcio è subito attirato dall'imponenza della chiesa di San Vittore, nata tra il ‘700 e l'800 è la seconda per dimensioni in Lombardia, dopo il Duomo di Milano. Conserva al suo interno l'Ultima Cena di Aurelio Gatti.
La chiesa di San Vittore a Calcio (Bg)
Orzinuovi: un centro storico vibrante e ricco di storia
Orzinuovi (Bs) è una delle tappe più vive dell'itinerario e richiede una sosta più prolungata per godere luoghi come Piazza Vittorio Emanuele II che, incorniciata da portici e palazzi rinascimentali, invita ad una passeggiata rilassata tra botteghe e caffè.
La Rocca di San Giorgio a Orzinuovi (Bs)
Sulla piazza si affacciano il Palazzo del Podestà, sede del Comune ed emblema del potere politico, e la chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e simbolo del potere religioso che hanno governato il paese per secoli. Merita una visita anche piazza Garibaldi sulla quale si affaccia la Rocca di San Giorgio. Un simbolo del prestigio militare e urbanistico che rappresentava la cittadina a tempi della Repubblica della Serenissima, con cui godeva di accordi privilegiati per la posizione strategica e le influenze politiche del tempo.
Padernello: la leggenda della Dama Bianca
Superato Orzinuovi, si passa per Barco, e poco dopo si arriva al maestoso Castello di Padernello, attorno al quale nacque un borgo medievale.
Il Castello di Padernello
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La maestosità del Castello di Padernello
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L'ingresso del Castello di Padernello
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La torre con ponte levatoio del Castello di Padernello
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Tra affreschi, arredi e sale che sembrano uscite da un libro di storia, il castello racchiude leggende e misteri popolari come quello della Dama Bianca: la leggenda narra la presenza della giovane Biancamaria Martinengo, una bellissima dama che ogni 10 anni appare alla ricerca di qualcuno a cui confidare il suo segreto.
Genivolta e Seniga: un contesto da scoprire
Poco più avanti si sconfina nella provincia di Cremona e si arriva a Genivolta , dove il complesso idraulico delle “Tombe Morte” è una testimonianza dell'ingegneria antica utilizzata per irrigare i campi: si tratta dell'intersezione di tre corsi d'acqua che vengono irregimentati per mezzo di un notevole numero di chiuse che rappresenta uno dei tasselli principali dell'Ecomuseo cremonese. Il complesso si trova in un contesto naturale in cui il paesaggio naturale fa da sfondo a passeggiate o escursioni in bicicletta.
Il sistema a chiuse delle Tombe Morte
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Il paesaggio che circonda il sistema delle Tombe Morte
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Le Tombe morte sono una testimonianza dell'ingegneria utilizzata per irrigare i campi
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Il contesto delle Tombe Morte è ideale per escursioni a piedi o in bicicletta
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Proseguendo, ci si addentra nella campagna di Seniga (Cr), dove la Pieve della Comella accoglie spesso i visitatori con un suono d'organo. Inserita in un piacevole contesto naturale, si presenta come una struttura semplice, ma austera: un rifugio spirituale immerso tra i campi. La sua architettura priva di ornamenti sfarzosi riflette l'essenzialità della devozione rurale, è visitata per la bella cripta a volte.
La Pieve della Comella a Seniga (Cr)
Soncino: un borgo medievale da scoprire
A chiudere l'itinerario c'è Soncino (Cr), une dei borghi medievali meglio conservati della Lombardia. La principale attrazione è la Rocca Sforzesca, una fortezza del XV secolo costruita dagli Sforza per difendere il borgo. Con le sue possenti mura, torri merlate e il fossato, sembra uscita da un libro di storia. Al suo interno, si possono esplorare stanze segrete, saloni e passaggi sotterranei, oltre a godere di una splendida vista sulle campagne circostanti. Soncino è famosa per la sua tradizione tipografica, essendo stata sede di una delle prime stamperie italiane.
La Rocca Sforzesca di Soncino (Cr)
Il Museo della Stampa si trova in un edificio rinascimentale e ospita antichi macchinari tipografici e strumenti storici, tra cui una replica del Codice di Soncino, una delle prime Bibbie stampate al mondo. La pieve di Santa Maria Assunta, costruita nel XIII secolo e rimaneggiata nei secoli successivi, ospita opere d'arte di grande valore. Tra gli elementi di spicco, i bellissimi affreschi di scuola lombarda e un imponente crocifisso ligneo.
L'architettura interna della Rocca Sforzesca di Soncino (Cr)
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Il cortile interno della Rocca Sforzesca di Soncino (Cr)
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Uno dei ponti levatoi della Rocca Sforzesca di Soncino (Cr)
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I resti dei due ponti che collegavano la Rocca Sforzesca di Soncino al borgo
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Nascosta tra le vie del centro, la Casa degli Stampatori è il luogo dove nacque la celebre stamperia della famiglia ebrea dei Soncino. La visita permette di conoscere meglio la storia della stampa e delle prime edizioni bibliche in ebraico e latino. Dedicato alla tradizione serica della zona, il Museo della Seta racconta la storia della lavorazione della seta e ospita strumenti e macchinari legati a questa attività artigianale. Un'immersione nelle antiche tecniche produttive lombarde.
La pieve di Santa Maria Assunta a Soncino (Cr)
Poco fuori dal centro, la Pieve di Santa Maria in Silvis è una delle più antiche chiese della zona, con origini che risalgono all'alto medioevo. È un luogo suggestivo e spirituale, immerso nella quiete della campagna. È difficile poter concentrare in pochi giorni la visita di tutti e 34 i comuni, ma questo itinerario nel Parco Oglio Nord, tra storia, arte, natura e sapori locali, è un viaggio per iniziare a scoprire e riscoprire la bellezza della Lombardia nascosta, e poi chissà che sia l'occasione di scoprire molte altre perle nascoste.
Dove mangiare e dormire lungo l'itinerario del Parco Oglio Nord
Per completare la permanenza nel Parco Oglio Nord non possono mancare consigli su dove mangiare e dormire durante il tuo viaggio. La regione conta una grande varietà di ristoranti e agriturismi che celebrano i sapori autentici della tradizione locale, dai piatti tipici al prodotti artigianali. Allo stesso modo, le opzioni di soggiorno spaziano da eleganti hotel a incantevoli ostelli immersi nella natura, garantendo comfort e un'atmosfera suggestiva.
Birrificio e agriturismo Oi - Urago d'Oglio (Bs)
Questo birrificio agricolo è una vera scoperta, infatti, oltre a produrre birre dal sapore autentico offre una cucina a chilometro zero. Con passione, il titolare Marco Berta, coltiva orzo, farro, grano e mais vitreo, tutti ingredienti che trovano spazio nei loro piatti e rendono unica la loro birra, non filtrata né pastorizzata, e il celebre “caffè d'orzo”.
La sala interna dell'agriturismo Oi di Urago d'Oglio (Bs)
Lo chef Matteo Golia esalta questi prodotti di qualità con piatti dal sapore genuino e innovativo. Da provare come antipasto il Soufflé di zucca con mostarda e fonduta di pecorino, o la Tartare di Fassona con frolla salata al parmigiano.
La birra Mariage 23 Iga del Birrificio Oi
Tra i primi, i Tonnarelli al ragù di coniglio e i Fagottelli al caprino sono perfetti per un assaggio dei sapori del territorio. Se amate la carne, il Filetto di manzo con crema di sedano rapa è un piatto imperdibile, mentre per il pesce il Filetto di trota scottato con lemongrass e cocco sorprende per freschezza.
Birrificio e agriturismo Oi | Via Maglio 34A - 25030 Urago d'Oglio (Bs) | Tel 030 7070235
Trattoria La Rosa Rossa - Verolavecchia (Bs)
Per chi cerca autenticità e sapori della tradizione, questo storico ristorante nella Bassa Bresciana, alla terza generazione di osti, è una tappa imperdibile. Fondato nel 1950 da Eliseo e Dina, oggi porta avanti la cucina semplice di un tempo, basata sui prodotti del cortile, dell'orto e della campagna circostante.
La sala interna della Trattoria La Rosa Rossa con l'antipasto tipico
Ogni piatto è un omaggio alla stagionalità, con ingredienti selezionati al culmine del loro ciclo naturale per garantire un gusto genuino e ricco. Il menu cambia ogni giorno e varia con le stagioni, offrendo una continua riscoperta di sapori e armonie che esprimono al meglio il territorio. Un viaggio culinario che celebra la vera “buona cucina”.
Trattoria La Rosa Rossa | Località Monticelli d' Oglio 95 - 25029 Verolavecchia (Bs) | Tel 030 931280
Enoteca i 5 Frati - Soncino (Cr)
Nel cuore del borgo medievale di Soncino, l'Enoteca I 5 Frati è un luogo incantevole che fonde il fascino del Quattrocento con l'atmosfera accogliente di un'osteria rustica. Perfetto per una serata speciale, propone un menu raffinato che esplora il meglio dei sapori tradizionali.
Il cortile dell'Enoteca i 5 Frati di Soncino (Cr)
Per iniziare, provate la Battuta di Scottona con crema cacio e pepe e marron glacé, un antipasto che unisce eleganza e gusto. Tra i primi piatti, i Ravioli di spinaci con fonduta di robiola e lumache trifolate sono un'autentica delizia per il palato. Se preferite un secondo piatto, il Petto d'anatra con salsa al fois gras è una scelta prelibata, oppure optate per la Tagliata di Vacca del Nord, grigliata alla perfezione.
Enoteca i 5 Frati | Via de Baris 11 - 26029 Soncino (Cr) | Tel 334 7619378
Gabbiano 1983 - Corte de' Cortesi (Cr)
Da oltre 40 anni, questo ristorante celebra i sapori e le tradizioni del territorio cremonese, con piatti d'oca che rendono omaggio alla storica nomea del paese come “il paese delle oche e dei poeti”.
La sala interna del ristorante Gabbiano 1983 di Corte de’ Cortesi (Cr)
Tra le specialità imperdibili troviamo il Gosafer, un'antica e semplice ricetta cremonese che prevede un sughetto di sardina essiccata del lago d'Iseo poggiato su polenta, e il raffinato Gnocco Rosa, dove gli gnocchi di patate e rapa rossa si sposano con il ragù di manzo di razza Bianca Val Padana e funghi chiodini.
Il Gosafer del Ristorante Gabbiano 1983 di Corte de’ Cortesi (Cr)
L'oca è la protagonista indiscussa, in piatti come la Coscia d'Oca a 75°, cotta lentamente per ottenere una consistenza morbida e succulenta. Il sommelier Andrea Fontana, noto esperto di vini lombardi e nazionali, propone inoltre una selezione eccellente, rendendo Il Gabbiano 1983 la scelta ideale per chi ama la cucina tradizionale rivisitata con maestria e passione.
Gabbiano1983 | Piazza Vittorio Veneto 10 - 26020 Corte de' Cortesi con Cignone (Cr) | Tel 347 874 5100
Corte Lantieri Wine Resort - Capriolo (Bs)
Immerso nel cuore della Franciacorta, tra paesaggi mozzafiato e colline di vigne, Corte Lantieri è un wine resort unico a Capriolo (Bs), ideale per chi cerca relax e autenticità. Ricavato da un antico palazzo nobiliare, questo luogo fonde storia e lusso, offrendo ai suoi ospiti un soggiorno tra camere spaziose e curate nei minimi dettagli, con viste spettacolari sui vigneti e l'anfiteatro naturale della Franciacorta.
Il wine resort Corte Lantieri a Capriolo (Bs)
Corte Lantieri è anche una destinazione gourmet, grazie al ristorante guidato dallo chef Gabriele Cristini. Qui, i piatti celebrano le eccellenze locali con una raffinata interpretazione della cucina tradizionale. Tra le proposte da non perdere spiccano il Risotto al Franciacorta Millesimato mantecato alla Robiola due latti, i Casoncelli della Corte con burro spumeggiante e salvia, e il Manzo di Rovato all'olio extravergine, simbolo della zona. Anche i piatti a base di pesce di lago, come il salmerino e la trota, offrono sapori autentici e leggeri, ideali per la stagione estiva.
Corte Lantieri Wine Resort | Via Videtti 23 - 25031 Capriolo (Bs) | Tel 030 7364071
Molino di Basso - Torre Pallavicina (Bg)
Nel cuore del Parco Oglio Nord, l'Ostello Molino di Basso è una scelta ideale per chi cerca una pausa immersa nella natura. Ricavato da un mulino del 1600 perfettamente restaurato, l'ostello conserva il fascino storico e offre spazi accoglienti, come il ristorante, il bar e il centro didattico, che ospita eventi culturali, spettacoli e degustazioni di prodotti tipici. Con 49 posti letto, camere climatizzate e servizi moderni, la struttura accoglie famiglie e gruppi in cerca di un soggiorno confortevole e ricco di attività.
Il Molino di Basso a Torre Pallavicina (Bg)
Dal noleggio bici alle passeggiate ornitologiche, dall'orienteering ai workshop di fotografia, l'Ostello Molino di Basso organizza numerose attività per esplorare il parco. Tra gite a cavallo, discese in canoa e corsi di Tai Chi, ogni ospite può scegliere il ritmo e il tipo di esperienza che preferisce. L'ostello è perfetto per chi vuole scoprire le bellezze della zona, rilassarsi e vivere l'autenticità del territorio in un ambiente unico.
Molino di Basso | Via Madonna di Loreto - 24050 Molino Di Basso (Bg) | Tel 350 5751271
Adis Artur Elegant B&B - Orzinuovi (Bs)
Un raffinato spazio di relax a Orzinuovi (Bs), ideale per un soggiorno tranquillo e indipendente. Completamente smart, la struttura consente di prenotare e accedere in completa autonomia, rendendola perfetta per ogni tipo di ospite: dai professionisti in trasferta alle famiglie in vacanza.
Adis Artur Elegant B&B di Orzinuovi (Bs)
Le quattro camere, Sofia, Matteo, Jacopo e Nicola, presentano un ambiente accogliente e curato, e gli spazi comuni sono pensati per il massimo del comfort. Al piano terra, un'area relax con tavolini e distributore automatico permette di godere di snack e bevande, mentre al primo piano una sala con un grande tavolo è ideale per briefing di lavoro o soggiorni prolungati.
La camera Jacopo dell'Adis Artur Elegant B&B di Orzinuovi (Bs)
La colazione, inclusa nella tariffa, è semplice e deliziosa: un coupon per ogni ospite dà diritto a un cappuccino o caffè, una brioche e un bicchiere d'acqua presso il vicino Lucry Bar. La struttura è adibita per il solo pernottamento e co questa soluzione offre un'opzione pratica che rende completa l'esperienza di soggiorno.
AdisArtur Elegant B&B | Via Munizione 14 - 25034 Orzinuovi (Bs) | Tel 375 7393780
Villa Borghesi - Cignone (Cr)
Situata nel cuore delle campagne cremonesi, Villa Borghesi è un elegante hotel 4 stelle che conserva tutta la sua storia in un luogo affascinante. Costruita nel 1901 e ristrutturata con cura, la villa conserva il suo splendore originale: le facciate esterne richiamano immediatamente l'architettura rinascimentale, mentre gli ambienti interni sono caratterizzati dallo stile liberty, come era di moda a inizio Novecento.
L'Hotel Villa Borghesi di Cignone (Cr)
Conta 17 camere nella struttura più moderna, cui si accede tramite il parco, dove un tempo si trovavano la casa del cacciatore e del custode. All'ultimo piano si trovano 3 suites con vasca idromassaggio, mini salottino e ampie terrazze che danno sulla campagna o sul parco interno.
Villa Borghesi offre due esperienze gastronomiche distinte: il ristorante al primo piano, dedicato a banchetti e cerimonie e il ristorante con la sala colazioni che si trovano nella fresca e rustica taverna, aperta durante il fine settimana e ideale per momenti conviviali con coppie, famiglie o amici.
La casa del cacciatore con le 17 camere dell'Hotel Villa Borghesi di Cignone (Cr)
Il menu alla carta offre una selezione di piatti, ma lo chef sorprende gli ospiti con specialità quotidiane, create in base alla spesa del giorno e alla disponibilità del mercato. Questo approccio garantisce piatti sempre originali e inediti.
Villa Borghesi | Via Alcide de Gasperi 17 - 26020 Cignone (Cr) | Tel 0372 926003