La parte scontrosa del Lazio, parliamo della Tuscia: così bella e a tratti severa; e però bella proprio nella sua severità. E parliamo quindi anche di Viterbo, città che merita, altroché se merita, una non frettolosa visita. Giungiamo alle porte della città, in frazione Grotte Santo Stefano, dove, immerso nella campagna della Tuscia, si trova il D&B Il Casaletto.
Il Casaletto
Ad accoglierci, Marco Ceccobelli, l’oste patron del D&B. Atmosfera schiettamente familiare. Stefano, il fratello di Marco, si occupa dell’orto, della campagna e dell’allevamento di suini allo stato brado. Stefano è anche norcino nel senso che fa salumi di alta qualità. La componente Bed è fantastica: antichi casali ristrutturati da cui si sono ricavati sette mini appartamenti e tre camere matrimoniali. L’atmosfera è gioiosamente serena.
Il Casaletto, la sala interna
Ci si prepara per la cena. La sala del ristorante è ampia, spaziosa. Tavoli ben distanziati. Mise en place semplice e funzionale. L’oste Marco fa vera filiera corta. Buona parte delle materie prime provengono dalla loro azienda e da produttori locali loro amici con cui condividono la meticolosa cura del ciclo produttivo. Mio Dio, che bontà questo antipasto che lesto arriva in tavola a propiziare una Lazio Velca 2021 fatto da Muscari Tomajoli a Tarquinia con sole uve Montepulciano. Bel colore rosa tenue, quanta eleganza nel perdurante finale. E sui wurstel? Si desiderava un rosso carezzevole. Da una cantina così ampia e così ben strutturata, abbiamo “estratto” un vino da uve alloctone, il 30 Merlot Igt Umbria 2018 fatto da Trentaquerce a Lugnano in Teverina (Tr) con sole uve Merlot. E sulla torta al cioccolato? Si rovista in carta, si chiede consiglio ed ecco il bicchierino giusto: Aleatico Igt Lazio Butunì 2019 fatto da Antonella Pacchiarotti a Grotte di Castro con sole uve Aleatico. Abbinamento felice.
Una cena memorabile, un viaggio nei sapori netti che non vogliono nascondersi, anzi vogliono palesarsi quasi a dire... noi siamo i sapori veri! Grande garbo e ammirevole professionalità nel servizio. La sala è guidata dalla bravissima Donatella Baccelliere. In cucina, oltre a Marco c’è anche il cuoco Andrea Celletti. E si scopre, ma a dire il vero ce ne eravamo già accorti, che c’è anche la pizzeria. E cosa si fa? Si va via dal D&B senza aver gustato la pizza? Non sia mai. E allora, verificata la disponibilità, si decide di restare qui anche la notte successiva.
Intanto, si va a dormire. Bella, spaziosa e molto confortevole la camera. Che buona la prima colazione! Ottimo caffè espresso dal bar, i dolci sono fatti in casa, appetitosa anche la parte salata.
Il Casaletto
Che si fa? Visitiamo la bella azienda agricola biologica. Boschi e vallate abbracciano questo agreste D&B. Osserviamo i maiali scorrazzare liberi. Visitiamo l’orto da cui arrivano in tavola le verdure di stagione e, disseminati nell’azienda, gli alberi da frutto.
Di Viterbo che val bene una visita si diceva. Ci si arriva in pochi minuti. Conosciuta come la “Città dei Papi” per essere stata sede papale nel XIII secolo, conserva ancora i fasti di quel periodo.
Questo testo è un estratto dal libro "Italian D&B" di Vincenzo D'Antonio, 320 pagine, pubblicato da Cinquesensi editore, che descrive 100 destinazioni in Italia dove si può abbinare un'ottima cena ad una camera di charme per dormire.
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Il Casaletto
strada Grottana 9 - Grotte Santo Stefano (Vt)
Tel 0761 367077