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Bufala Campana
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L'estate 2023 secondo il ristorante Modì di Torregrotta

Lo chef Giuseppe Geraci, insieme alla compagna sommelier Alessandra Quattrocchi, presenta i nuovi piatti che entreranno nel menu degustazione del ristorante messinese, accanto a quelli storici del locale

 
29 giugno 2023 | 14:34

L'estate 2023 secondo il ristorante Modì di Torregrotta

Lo chef Giuseppe Geraci, insieme alla compagna sommelier Alessandra Quattrocchi, presenta i nuovi piatti che entreranno nel menu degustazione del ristorante messinese, accanto a quelli storici del locale

29 giugno 2023 | 14:34
 

Nella ristorazione, come nella vita, si sa… l’abbinamento perfetto non esiste. Eppure, il solo fatto di provare a raggiungere la perfezione, di anelare ad essa, di tendere a mete più alte di noi, ci rende più saggi, più sapienti, più umani. E così anche nella ristorazione, come nella vita, ci sono persone, luoghi, aspetti e piatti particolari che gradevolmente si svelano sul nostro percorso e dai quali torniamo, sempre con piacere e con gradimento. Forse anche per questo abbiamo accettato l’invito, lo scorso 20 giugno, di festeggiare il solstizio d’estate e l’arrivo della bella stagione sulle morbide e silenziose colline di Torregrotta, piccolo comune del litorale tirrenico messinese, dove i tramonti regalano spesso una luce speciale e i silenzi sono interrotti solo dalle risate e dalle conversazioni di turisti e passanti. Un turismo che abbraccia la maggior parte dei chilometri di questa costa della Trinacria, dal mare lucente e dagli affacci poetici, come il balcone naturale proteso, poco più in là, sulle Isole Eolie. Qui pittori e scultori celebri e di fama avrebbero certo trovato (e hanno certamente trovato!) ispirazione per le loro tele, magari come il livornese Amedeo Modigliani, che al ristorante Modì ha ispirato il nome, e forse non solo quello…

L'estate 2023 secondo il ristorante Modì di Torregrotta

Lo chef patron Giuseppe Geraci e la sommelier Alessandra Quattrocchi. Foto: Vittoria Cusumano

Il nuovo menu estivo del ristorante Modì

Qui, infatti, come in un affresco ben calibrato, l’abbinamento speciale parte già dai titolari (suona male, come termine, troppo commerciale! Meglio sarebbe definirli viaggiatori di sogni!), Alessandra Quattrocchi e Giuseppe Geraci, compagni nella vita (e per loro il lavoro è vita!). Lei non è citata per prima solo per antica cavalleria e per gusti gentili, ma anche perché alla sua competenza di sommelier professionista è affidato, giustamente ogni volta, l’arduo compito di aprire le danze, di dare il “la” alle serate accordandole al suono dei calici in festa, che poi lo chef proseguirà amabilmente con abilità di alchimista puro e sognatore. E la presentazione del nuovo menu e il benvenuto all’“Estate 2023” (questo il tema della serata in questione) non aveva forse il giusto clima di festa? E qual è il vino della festa? Le bollicine, certo, meglio ancora se di un elegante rosé!

Modì, nel calice Champagne e vini della Sicilia

È stato così che il tramonto del 20 giugno sulle colline del Modì ha raggiunto un’aura speciale, con i brindisi di inizio cena, in un gradevole gioco di profumi e di sapori tra la Sicilia (l’Etna) e la Champagne. Ai siciliani Metodo Classico Mon Pit Rosé 2017 di Cantine Russo e Metodo Classico Gaudensius Rosé di Firriato hanno dunque risposto lo Champagne Rosé Sharman 17 di Marguet e lo Champagne Rosé Solera di Palmer & C., Maison che già in altre piacevoli occasioni conoscemmo proprio al Modì. Ancora diverse bottiglie, infatti, riposano nella cantina dalle oltre 400 referenze, che Alessandra gestisce con religiosa dimestichezza.

Già i vini, spumeggianti ed eleganti biglietti da visita, hanno fatto intendere agli ospiti che le contaminazioni sono di casa nel piccolo regno culinario di Geraci e Quattrocchi, che sposa le eccellenti materie prime del territorio con prodotti che fanno esplorare il mondo nei piatti. Di questo sono consapevoli le prestigiose Guide che, da oltre dieci anni, citano il Modì come tappa obbligata per gli amanti del gusto fine dining: dalla Michelin al Gambero Rosso, dall’Espresso a Identità Golose, fino all’associazione Le Soste di Ulisse, guidata dallo chef bistellato Pino Cuttaia.

Modì, la nostra prova del menu estivo

È stato così che il delicato e rosa perlage proposto in quattro versioni differenti da Alessandra ha trovato il suo sposalizio inaugurale con gli appetizer e l’aperitivo di benvenuto dello chef, preparati a vista con la sua brigata. Una citazione su tutte: le “finte olive”, chiamiamole così, un estratto di sapori unici e autentici del “succo” di olive, vera gustosa esplosione in bocca, per iniziare ad evadere gastronomicamente. Il gioco di gradevoli “finzioni” è proseguito, poi, a tavola, con l’arrivo dell’elogio al Finto Pomodoro, una pappa appunto al pomodoro con panzanella, impreziosita con anguria, cetriolo e cipolla, gazpacho e caprino fresco, che è servito per realizzare la salsa molto cremosa, rendendo così protagonista uno degli ortaggi più amati dell’estate, che si presta a tantissime preparazioni.

Tra una portata e l’altra, è proseguito il gioco di abbinamenti rosati proposti dalla Sommelier, con un primo intervento dei vini fermi: l’Etna Rosato 2021 di Graci che, portato via il “Pomodoro”, ha accompagnato il nuovo arrivato: il Coniglio tonnato con verdure sottaceto. Il coniglio ha avuto il ruolo di secondo antipasto, ma non certo in senso dispregiativo, tutt’altro! Quel “tonnato”, ovviamente, richiama l’antica ricetta piemontese, a cui le verdure sottaceto si sono sposate benissimo, rivelando al palato un piatto fresco, piacevole e in grado magari qualche volta di divenire piatto principale di un intero pasto, piuttosto che semplice seconda entrée. Questo giusto per ristabilire la stessa dignità tra una portata e l’altra.

Intanto, i calici venivano sostituiti, per accogliere il secondo rosé fermo: l’Etna Rosato 2021 Muruasiccu, degno compagno di viaggio dei Ravioli al plin. Ecco, altro giro, altra contaminazione, perché qui, nella pasta fresca ripiena proposta dallo chef, la melanzana, la bottarga e l’acqua di cipolla arrosto si sono abbinati perfettamente alle “scaglie” di katsuobushi. Una strizzatina d’occhio a cui il Giappone ha risposto egregiamente, rivelando l’amore intenso che Geraci e Quattrocchi hanno per i viaggi, gastronomici e non. Salvo poi tornare sempre nella loro Sicilia, magari ricordata proprio dalla melanzana e dalla bottarga. Ed è qui che Giuseppe Geraci ha raggiunto (naturalmente a nostro modesto avviso, ma è stato così!) l’apice della serata, con l’arrivo del secondo ufficiale. I calici hanno accolto il Rosa Caolino 2020 Tenuta di Castellaro, mentre nei piatti giungeva la sublime Cotoletta di tonno, peperoni, tè matcha e mayo al wasabi. Dato che tutti i piatti che abbiamo provato e di cui scriviamo si trovano naturalmente nel nuovo menu estivo, crediamo di poter consigliare ai nostri lettori di ordinare assolutamente questa portata, se un giorno doveste passare dal Modì di Torregrotta.

Ve lo consigliamo vivamente! Perfetta la cottura del tonno, per nulla invadente la presenza del wasabi, anzi quasi sposa armoniosa e delicata (nonostante il caratterino piccante!) in tutto il resto della contaminazione. Ne avremmo chiesto volentieri il bis, lo ammettiamo! Il pesce, che i siciliani come i giapponesi amano, è stato panato proprio come una cotoletta, lasciando quel piacevole gusto croccante che già da bambini abbiamo amato e che non ha più abbandonato la maggior parte di noi. Per questo, dopo l’arrivo dell’ultimo Rosato 2021 Bonavita, è stato altrettanto gradevole l’arrivo sia del pre-dessert, con la giocosa ed estiva Gelatina all’arancia, sia del dessert ufficiale, A bite (un morso di modernità), vegetale a base di rapa rossa, sedano, cioccolato e ciliegia, oltre alla Piccola pasticceria. Il tutto accompagnato, infine, da un Grand Tour di Gin.

Giusti abbinamenti e contaminazioni da Modì

Abbinamenti, dicevamo… Di contaminazioni, scrivevamo… Bisogna essere proprio dei sognatori, dei viaggiatori, degli esploratori del gusto per dare vita a piatti e a degustazioni di tal genere. Bisogna amare, conoscere e sperimentare le materie prime, per chiedere loro di rendersi nuovamente animate nelle nuove ricette. In questo, lo Chef Giuseppe Geraci e la Sommelier Alessandra Quattrocchi corrispondono alla nostra descrizione. Ecco perché siamo convinti che anche la nuova stagione estiva sia stata molto contenta, la sera a cavallo tra il 20 e il 21 giugno, di essere stata accolta da questi due ottimi ambasciatori del gusto siciliano. Se vi capita (ma anche se non vi capita), andate al Modì. Non ve ne pentirete! Parola di Italia a Tavola.

Ristorante Modì
Via Bucceri, contrada Maddalena - Torregrotta (Me)
Tel 39 345 092 8345

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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