Nell'ultimo episodio del programma "4 Hotel", andato in onda su Sky Uno, Bruno Barbieri ha condotto i suoi telespettatori in un viaggio tra le più affascinanti cascine alle porte di Milano. L’Oasi di Galbusera Bianca è riuscita a distinguersi dalle altre, raccogliendo la maggioranza dei voti e conquistando il titolo di migliore dell'episodio. Situato nelle placide colline del Parco della Valle del Curone, questo luogo d'incanto ha saputo conquistare il cuore di chef Barbieri, grazie alla sua esclusiva offerta ricettiva. Una terra, un tempo solcata da generazioni di contadini, risuonante del tintinnio laborioso delle loro giornate, adesso prospera silenziosa e sommersa dalla natura. Questa è l'Oasi di Galbusera Bianca, una meravigliosa sintesi tra il passato rurale e il presente accogliente, una realtà incredibile, a un soffio da Milano.
L'esterno de L’Oasi di Galbusera Bianca
Dal passato rurale al presente accogliente: la rinascita di un antico borgo
Le prime luci dell'aurora, nell’ormai lontano dicembre 1998, risvegliarono non solo la giornata, ma anche il destino di un antico borgo brianzolo. Gaetano Besana, un fotografo professionista ed esploratore innato di bellezza, posò i suoi occhi su quel che sembrava abbandono e vi scorse una nuova vita. Oltre i rovi inghiottiti dal tempo, oltre il silenzio del borgo deserto, vide un futuro di risate, di accoglienza, di meli in fiore. Da quella visione, l'Oasi di Galbusera Bianca ha preso vita e forma.
Di nobili origini, figlio del conte Giovanni, Besana eredita una tenuta che nel 1998 decide di vendere e, con il ricavato, rilevare un vecchio borgo abbandonato per creare l'Oasi di Galbusera Bianca. Con un'infanzia cosmopolita, respirata tra Shanghai, l’Italia ed un’infinità di suggestioni esotiche, Gaetano è un uomo dalle radici forti e dall'animo viaggiatore. La sua personalità si riflette in ogni dettaglio dell'Oasi: dall'intonaco più o meno rustico delle pareti, testato e scelto da lui in persona, alla cura dell'arredamento, tutto è stato pensato per creare un ambiente caldo, che ricordi la familiarità di casa. Le tracce dei suoi viaggi sono sparse in ogni stanza, creando un affascinante miscuglio di vecchio e nuovo.
L’Oasi di Galbusera Bianca: un paradiso biodiverso, l'agricoltura biologica e il comfort moderno
Dove una volta risuonavano le risa dei contadini, ora si trova un paradiso biodiverso. Verdi terrazze coltivate si alternano a colline erbose, interrotte dai colori intensi del bosco, creando un mosaico naturale che trasporta i visitatori in una dimensione di pace e serenità. Sentieri e strade sterrate disegnano un percorso tra ruscelli, boschi e prati, offrendo un'esperienza di fusione tra il paesaggio naturale e la traccia dell'insediamento umano.
Risvegliare un borgo non significa solo risvegliare le sue pietre, ma anche il suo terreno. Proprio quella terra, che un tempo nutriva le famiglie contadine, ora si estende per 20 ettari, di cui 14 agricoli e 6 boschivi. Questa è ora la casa dell'azienda agricola biologica dell'Oasi Galbusera Bianca, un gioiello che coltiva oltre 40 varietà di fichi, mele, olive, pere e prugne, insieme a una grande varietà di ortaggi. I frutti di questo lavoro vengono serviti presso il ristorante dell'Oasi o trasformati in nettari e conserve. Tutto ciò che una volta era familiare e quotidiano, ora è stato sapientemente restaurato e trasformato in un'oasi di comfort. L'Oasi Galbusera Bianca offre anche percorsi naturalistici, team building outdoor, itinerari individuali di ascolto in natura e degustazione di nettari di frutta, appuntamenti gourmet e pause rilassanti con massaggi olistici e trattamenti riflessologici.
L’Oasi di Galbusera Bianca: l'esperienza unica delle camere a tema
Quando la sera cala, la stanchezza del giorno si dissolve nelle accoglienti camere: undici, per la precisione, cui si aggiungono due appartamenti indipendenti. Le quattro “experience suite” e le due “family suite” riflettono ognuna un aspetto unico del vivere in campagna e invitano i visitatori a tuffarsi in un'atmosfera rilassata e serena. Le stanze portano nomi che risuonano di sogni e di ricordi: la stanza dell'amaca, del ferro, del giardiniere, e la stanza del fieno. Nessun interior designer, solo un laboratorio creativo a cielo aperto che trasforma oggetti dimenticati in pezzi d'arte e di storia. Una porta afghana diventa la testiera di un letto, una brandina militare trasformata in una culla. Ogni pezzo dell'arredamento dell'Oasi è appartenuto alla famiglia Besana ed è stato recuperato e reinventato dalle mani di artigiani capaci di dare nuova vita ai ricordi.
La Stanza del Viaggiatore è dedicata all'anima errante, all'individuo sempre in movimento, alla persona che continua a sognare di luoghi lontani e nuove avventure. Tuttavia, è anche una stanza che celebra l'importanza del ritorno. Decorata con cimeli dei viaggi di una vita della famiglia Besana, gode di un'atmosfera incantata. Ed è proprio in quest'incanto ha dormito Bruno Barbieri. Nella Stanza del Fieno, l’odore dell'erba secca permea l'aria, e proprio il fieno sostituisce il tradizionale materasso. Qui, il profumo di campagna ti avvolge, offrendo un'esperienza sensoriale che ti riporta a tempi più semplici. È il primo movimento che sperimentiamo nella vita, e nella Stanza dell’amaca, il letto sospeso ricorda questo dolce dondolio, tra estati all’ombra e voli pindarici in un rifugio pronto ad accoglierti nei suoi abbracci. La Stanza del Falegname omaggia l'artigianato e l'importanza della costruzione paziente e amorevole. Tutto è realizzato in legno, creando un'atmosfera calda e accogliente che si fa condivisione e racconto. La Stanza del giardiniere ci parla di ospiti felici come semi pronti a germogliare. Ogni elemento richiama i fiori e la loro coltivazione, promettendo una rigenerazione continua. Ricoperta di memorabilia e souvenir, la Stanza dei ricordi ci invita a passeggiare attraverso le memorie di viaggi esotici e di terre vicine. È uno spazio che ti invita a creare nuovi ricordi, a partire da quelli che da una vita sono familiari a Gaetano.
Un sogno realizzato: l'Oasi di Galbusera Bianca
L'Oasi di Galbusera Bianca è una tela di rinascita e innovazione, dove il pittore Gaetano Besana ha saputo dipingere con maestria e visione un capolavoro di sostenibilità e autenticità. Sulle tracce di un borgo abbandonato, Besana ha disegnato contorni vividi di biodiversità, ha colorato con sfumature calde di ospitalità e ha delineato, con pennellate decise, una narrativa ricca di storia e modernità. La bellezza dell'Oasi risiede nella capacità di essere allo stesso tempo quadro e pennello: quadro, poiché ogni angolo racconta una storia unica, dipinta con la sensibilità di un artista; pennello, perché ogni visitatore ha l'opportunità di aggiungere i propri colori alla trama di esperienze che l’Oasi offre.
La vittoria nel programma "4 Hotel" ha ulteriormente ribadito il valore di questo borgo trasformato, confermando come Oasi di Galbusera Bianca sia diventata un'opera d'arte da vivere, un esempio di come sia possibile dare una nuova vita a luoghi dimenticati, rendendoli teatro di una meravigliosa sinergia tra passato, presente e futuro. Un museo a cielo aperto dove il visitatore è al contempo spettatore ed esploratore, testimone di un equilibrio perfetto tra la quiete della natura e l'innovazione sostenibile.
Oasi di Galbusera Bianca
Via Galbusera Bianca, 2 - 23888 La Valletta Brianza (Lc)
Tel 039570351