Il cicloturismo è in volata. E raggiunge il traguardo con un nuovo compagno di squadra, il formaggio. Non uno qualsiasi, ma una Dop friulana, l’unica in ambito caseario: il Montasio. Lo sprint ha creato la Montasio Route, itinerari di cicloturismo alla scoperta delle latterie che producono questo gioiello alpino. Il progetto è stato presentato a Milano all’Osteria della Stazione, ristorante friulano guidato da ormai una decina d’anni dall’udinese Gunnar Cautero, Ambasciatore del Montasio. Al suo fianco Nevio Toneatto, direttore tecnico del Consorzio per la tutela del formaggio.
Sulla mappa, una tratta della lunga Montasio Route
Immersi nel territorio
«Oggi celebriamo l’incontro tra Aida-Alta Italia da attraversare, progetto di Fiab-Federazione italiana ambiente e bicicletta, e il Montasio Dop - ha spiegato Toneatto - Un’iniziativa che attraversa il territorio. La Montasio Route, da Udine a Udine, si sviluppa per 400 chilometri con un percorso che incontra malghe, latterie e caseifici».
Gunnar Cautero e Nevio Toneatto
Ricchezza nutrizionale
La zona d’origine del Montasio Dop è limitata al Friuli Venezia Giulia e al Veneto Orientale con le province di Belluno e Treviso e una parte di quelle di Padova e Venezia. Ogni anno ne vengono prodotte circa 900 mila forme. Il Montasio Dop non è un formaggio standard: nasce dalle mani del casaro, senza fretta e nel rispetto della natura. Viene prodotto nelle tipologie fresco (morbido e delicato; stagionatura da 60 a 120 giorni), mezzano (pieno e deciso; da 5 a 10 mesi), stagionato (ricco e saporito; oltre 10 mesi di stagionatura) e stravecchio (raffinato, gustoso, con stagionatura che supera i 18 mesi). Naturalmente privo di lattosio a 60 giorni di stagionatura, è un prodotto ricco dal punto di vista organolettico e nutrizionale. È un formaggio con una composizione equilibrata: 32-36% di acqua, 32-34% di lipidi, 24-26% di proteine.
Montasio Dop stravecchio
Ideale per lo sportivo
Con il suo apporto energetico e i principi nutritivi (proteine, calcio, fosforo, ferro e vitamine) è particolarmente indicato per chi pratica attività sportiva. La Montasio Route si rivela quindi un’iniziativa più che mirata, che apre una strada importante sul fronte benessere, salute e turismo lento, a zero impatto ambientale. Un’orma leggera sul territorio che coinvolge paesaggi, arte, cultura, enogastronomia. Ogni sosta per il cicloturista diventa così un momento di crescita, che può iniziare in una malga e finire in un ristorante dopo aver visitato un santuario, una cantina o un museo.
Montasio fresco alla menta di Palmanova
Versatilità in cucina
Della versatilità a tavola del Montasio Dop ne ha dato una prova concreta la cucina dell’Osteria della Stazione, che ha servito Montasio fresco alla menta di Palmanova, Risotto Carnaroli alle Pere Williams e Montasio di montagna 40 mesi, Calamari rossi al Montasio con cicoria saltata.
www.montasio.com