Il comprensorio Pontedilegno-Tonale è pronto ad accogliere i turisti per un’estate che, in base alle esigenze di ciascuno, offrirà l’opportunità di rigenerarsi a contatto con la natura o di divertirsi in modo attivo grazie alle tante proposte di carattere sportivo, culturale, oppure specifiche per famiglie. Ci sarà spazio anche per alcuni eventi davvero speciali, con protagonista l’acqua.

Lago Aviolo. Foto: Mauro Mariotti
La musica in difesa dell’acqua
Usare musica e arte per sottolineare il grande valore dell’“oro blu” e l’importanza di difenderlo per le future generazioni. Tra luglio e agosto il comprensorio Pontedilegno-Tonale ospiterà la seconda edizione del Water Music Festival: un mese di concerti live al centro di un lago alpino a 2mila metri di quota
Il nostro futuro è scritto sull’acqua. Letteralmente: perché i cambiamenti climatici stanno mettendo in discussione da un lato l’accesso alle risorse idriche in molte parti del mondo, Italia compresa. E perché le nostre montagne stanno da tempo soffrendo a causa del riscaldamento globale che produce un pericoloso e costante arretramento dei nostri ghiacciai. Sensibilizzare sull’importanza di gestire in modo virtuoso la nostra risorsa naturale più preziosa e al tempo stesso più in pericolo è dovere di tutti. E, ovviamente, anche arte, musica e turismo possono fare molto.

Concerto sul lago di Valbiolo al Passo Tonale. Foto: Mauro Mariotti
Il Consorzio Pontedilegno-Tonale ha, ad esempio, deciso di rendere plasticamente quest’esigenza attraverso una manifestazione musicale in programma nei weekend di luglio e agosto. Simbolico il suo nome: Water Music Festival.
La prima edizione, lo scorso anno, ha fatto registrare un enorme successo di pubblico. Vuoi per la scelta della location, collocata nei luoghi più scenografici di questo territorio, tra il Parco Naturale Adamello Brenta, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco dell’Adamello. Vuoi per l’idea, davvero molto simbolica, di far esibire gli artisti su passerelle galleggianti installate al centro del lago di Valbiolo, al Passo Tonale.
In Valle Camonica i vini si affinano nel ghiaccio
Che cosa ci fanno 200 bottiglie di vino in un igloo a più di 2mila metri di quota? Invecchiano al freddo. Non è una battuta, ma un’iniziativa, con solide basi scientifiche, nata dal confronto tra diversi soggetti, tutti accomunati dall’amore per la montagna e il proprio territorio: la valle Camonica e i meravigliosi paesaggi tra Ponte di Legno e il Passo Tonale. Fautori dell’idea: il Consorzio Pontedilegno-Tonale, il Consorzio vini di Valcamonica, la Cantina Bignotti e Unimont-Università della Montagna, sede di Edolo (Bs) dell’Università degli Studi di Milano. Diversi gli obiettivi del progetto: uno di natura scientifica, cioè analizzare gli effetti delle basse temperature sull’affinamento dei vini. Ma non solo. L’iniziativa serve anche a individuare tecniche di viticoltura sostenibile, a valorizzare le risorse del territorio e a farle conoscere al grande pubblico.
Lo scenario è quello del comprensorio Pontedilegno-Tonale, nel Parco dell’Adamello. A oltre 2mila metri di quota è stato realizzato un igloo, dall’artista camuno Ivan Mariotti, che è stato poi usato come originale cantina di affinamento. Al suo interno, all’inizio dell’inverno, sono state collocate circa 200 bottiglie. La Cantina Bignotti ha depositato qui i suoi rossi Igt e gli spumanti Supremo e Brut metodo classico. Mentre il Consorzio Vini di Valcamonica, che riunisce al suo interno 12 cantine, ha scelto di partecipare all’esperimento con una trentina di etichette tra rossi, bianchi e passito. L’esperimento è solo all’inizio e, per avere una valenza scientifica, dovrà essere ripetuto negli anni.
Bimbi giù (ma sempre in sicurezza)
Dopo due anni di mascherine, distanziamenti, quarantene, i bambini hanno una voglia matta di stare all’aria aperta, di fare sport, di sfogarsi, magari con un’attività che rappresenti per loro una sfida e offra la possibilità di provare l’adrenalina messa da parte negli ultimi tempi. Quale attività migliore della mountain bike? Esistono luoghi dove impararla e praticarla in tutta sicurezza durante le vacanze, soprattutto nei territori che già da tempo hanno investito in questa direzione. Il comprensorio Pontedilegno-Tonale è senza dubbio uno dei più titolati in tal senso: un paesaggio incantevole, aria pulita e uno spazio protetto dove le macchine non possono arrivare.
E per i genitori preoccupati, nessun problema: istruttori esperti sapranno insegnare ai bambini come divertirsi, evitando di farsi male e avvicinandosi a questa disciplina con il corretto approccio mentale e la consapevolezza adeguata.
Emozioni per tutti
Il Bike Park è il luogo ideale per divertirsi in mtb. Anche i più piccoli potranno vivere le emozioni della discesa a tutta velocità, ma nella massima sicurezza. Tre i tracciati, tutti caratterizzati da un terreno “flow” (scorrevole), con diversi livelli di difficoltà, che prendono gli stessi “colori” delle piste da sci: pista blu, sterrata con dossi moderati e passaggi poco impegnativi; pista rossa, con dossi e cunette, ponticelli, paraboliche e qualche piccolo salto; quella nera (solo per esperti), con grandi paraboliche e passerelle in legno, salti e dossi decisamente impegnativi.
Raggiungere i tracciati è semplicissimo. La seggiovia Valbiolo è attrezzata per il trasporto delle bici in quota. Accanto alla stazione di arrivo ci sono il Villaggio delle Marmotte, con giochi e lunghi scivoli, dove i più piccoli potranno divertirsi all’aria aperta.
Per chi non ha l’attrezzatura, bici e protezioni si possono noleggiare alla partenza dell’impianto. Per i principianti c’è poi un campo pratica a Ponte di Legno, per muovere i primi passi. Qui si possono migliorare le proprie capacità di guida e di equilibrio su terreno sterrato, sperimentando i passaggi tecnici e le strutture propedeutiche in totale sicurezza. Il tutto sotto l’occhio vigile e preparato degli istruttori.
Una volta affinata la tecnica, ci si potrà poi scatenare nel Trial Park di Vermiglio, per mettersi alla prova sul tracciato dei Mondiali di Trial, dove si sono sfidati i migliori rider del mondo.
Il paradiso per i bike lovers
Quaranta percorsi dedicati alle due ruote, 500 km di tracciati tra l’alta Valle Camonica e la Val di Sole, adatti a tutti: principianti ed esperti, ciclisti spericolati e famiglie con bambini.
Il comprensorio Pontedilegno-Tonale è un vero paradiso per gli amanti della bicicletta. Ci sono i percorsi Easy, tracciati semplici: piste ciclabili, family Bike Park e Skill Park dedicati al divertimento dei più piccoli. Per gli amanti dell’adrenalina i tracciati Gravity & Mountain Bike: a Pontedilegno-Tonale gli amanti di mtb, enduro, downhill e gravity troveranno sicuramente pane per i loro denti. E infine i percorsi Road, per il ciclismo su strada.

Passo Gavia. Foto: Mauro Mariotti
Sulle orme del Giro d’Italia
Quelle del comprensorio Pontedilegno-Tonale sono le montagne rese famose dalle gesta dei grandi campioni del Giro d’Italia. Fausto Coppi, Gino Bartali, Francisco Galdo´s, passando per Marco Pantani, Miguel Indurain, Ivan Basso, Gilberto Simoni. Non a caso d’estate il territorio a cavallo tra Lombardia e Trentino si popola di decine di migliaia di ciclisti desiderosi di emulare le gesta dei loro idoli, pedalando tra paesaggi mozzafiato, con salite che mettono a dura prova le capacita` di ogni sportivo. Qui si corrono le tappe strategiche della kermesse rosa, luoghi di imprese ciclistiche indimenticabili entrate nella leggenda, legate ai grandi nomi del ciclismo internazionale. Il passo Gavia (2.621 metri) e il Mortirolo (1.852 metri) aspettano i più intrepidi.
In mtb nei luoghi della Grande guerra
Nei parchi naturali dello Stelvio, dell’Adamello e dell’Adamello Brenta c’è un intreccio di sentieri, strade forestali e mulattiere che ripercorrono i siti della Grande Guerra. I tracciati, tra i 700 e i 2.600 metri di quota, attraversano fantastici paesaggi alpini. Sono interamente mappati con il gps e dotati di una segnaletica chiara e intuitiva.
Boschi e acqua, dottori per la mente
Mesi passati più del solito tra le mura di casa, aumento esponenziale delle ore trascorse a guardare schermi di telefoni e computer, dipendenza dalle tecnologie digitali. Ammettiamolo: chi più, chi meno, ma la gran parte della popolazione ha mostrato negli ultimi tempi i sintomi da “stress da iperconnessione”, una vera e propria sindrome che porta con sé disturbi psichici e fisici: senso di ansia, frustrazione, disturbi del sistema cardiocircolatorio, alterazione del ciclo sonno-veglia e dei processi cerebrali, affaticamento degli occhi, emicranie più frequenti, difficoltà di concentrazione, sovraccarico a danno dei muscoli del collo, con conseguente aumento delle cervicalgie.
Come uscirne? La montagna può dare una mano. Qui, infatti, possiamo ritrovare quel collegamento con gli elementi ancestrali che i contesti naturali sanno donarci. Per agevolare questo percorso di disintossicazione digitale, in alta Valle Camonica hanno pensato a dei veri e propri percorsi dove praticare la “park therapy”.

Area wellness di Pezzo. Foto: Mauro Mariotti) (1)
Realizzati dal Comune di Ponte di Legno, in collaborazione con altri partner, sono luoghi nei quali ci si può rigenerare attraverso il contatto con acqua, alberi, rumori del bosco.
Il fulcro di questa iniziativa è a pochi passi da Ponte di Legno, in Val Sozzine: lì è stata realizzata un’area che consente agli adulti di detossificarsi in tranquillità, mentre i più piccoli possono giocare in un parco divertimento interamente realizzato in legno. Il Sozzine Park costeggia il torrente Narcanello, che sgorga dal soprastante ghiacciaio Pisgana.
Proprio l’acqua diventa uno strumento terapeutico centrale della park therapy. L’approccio viene ripreso dagli insegnamenti del prete tedesco Sebastian Kneipp: nell’Ottocento, fu lui a studiare le proprieta` terapeutiche dell’acqua e inizio` ad applicarle su se´ stesso.
Nel percorso, si comincia a camminare nell’acqua bassa con passo lento, si può`` assaporare la sensazione “dolorante-benefica” alla pianta del piede offerta dai diversi tipi di suolo (ciottoli, graniglia di roccia) e la muscolatura del piede, rafforzandosi, trasmette benefici a tutto il corpo e ai vari organi. Dopo il percorso, alcune comode chaise longue in legno poste al cospetto del Castellaccio, la montagna-simbolo del paese, permettono di rilassarsi, ascoltando i rumori del vento e del bosco.
La rete delle aree “stress free”
L’esempio di Sozzine Park non è l’unico disponibile in alta Valle Camonica. La rete delle aree wellness a cielo aperto, conta già altre tre località attive cui se ne aggiungeranno in prospettiva altre due.
Filo conduttore: l’uso di legno, bosco e acqua provenienti dalle montagne circostanti, per rilassare corpo e mente. La novità dell’estate 2022 sarà l’inaugurazione dell’area di Valbione. Ospiterà una serie di chaise longue, un percorso kneipp, un laghetto artificiale del diametro di 9 metri e un’area giochi per bambini con casette in legno e teleferica. A completare il progetto, un campo da beach volley e aree picnic con postazioni per il barbecue.
A Pezzo, piccola frazione di Ponte di Legno, l’area benessere offre invece due tinozze d’acqua riscaldata che aiuta la ginnastica venosa, mentre lo sguardo spazia sulle vette e sull’alta valle. Comode chaise longue permettono di prolungare il momento di relax da questa postazione che proietta mentalmente in una dimensione fuori dal mondo.
A Santa Apollonia, nel Parco nazionale dello Stelvio, sorge la quarta oasi di tranquillità: è posta all’interno dell’itinerario che porta alla Valle delle Messi, una delle più selvagge dell’alta Valle Camonica. Una serie di chaise longue in legno e amache sono disposte attorno ad un laghetto che riflette i colori del bosco circostante. A Santa Apollonia si trova una fonte d’acqua ferruginosa particolarmente ricca di ferro, che è possibile assaggiare in loco. Questa sarà l’acqua che verrà utilizzata nell’innovativo Centro termale wellness, in realizzazione a Ponte di Legno, in piazzale Europa.
Oltre a queste tre aree già funzionanti, il piano ne prevede altre due (a Temù e Precasaglio): un modo per trasformare l’alta Valle Camonica nel posto ideale per detossificarsi dallo stress quotidiano.
Casa del parco dell’Adamello
Al confine tra il Parco Regionale lombardo e il Parco Nazionale dello Stelvio si trova in una delle zone più belle dal punto di vista naturalistico e paesaggistico di tutta la Lombardia. È qui, a Vezza d’Oglio in alta Valle Camonica, che sorge la “Casa del Parco dell’Adamello”, gestita dall’Ente parco attraverso Alternativa Ambiente e adibita a ostello-foresteria e centro di educazione ambientale, con tanto di museo naturalistico e laboratori didattici, biblioteca, centro visite e formazione.
Calde ed essenziali, le camere possono ospitare persone tutto l’anno: comitive, gruppi e scolaresche sono benvenuti e la struttura è attrezzata anche per soddisfare le esigenze degli ospiti con disabilità.

Tour dei forti
L’area faunistica di pezzo
Non capita tutti i giorni di osservare, nel loro ambiente naturale, cervi, caprioli, camosci e stambecchi. L’Area faunistica di Pezzo, in provincia di Brescia, ospita questi e molti altri animali in uno spazio di 5 ettari a 1.600 metri di quota. Questo paradiso faunistico progettato a scopo didattico si trova all’interno del Parco dello Stelvio, sulla strada che da Pezzo porta alle Case di Viso, ed è visitabile liberamente grazie a un percorso su strada battuta che conduce gli ospiti accanto a cinque grandi recinti che permettono di osservare da vicino gli ungulati. Lungo il tragitto piazzole sopraelevate facilitano l’individuazione degli animali e alcuni cartelloni spiegano le loro abitudini e caratteristiche. All’interno dell’area faunistica vengono organizzate visite guidate per famiglie e scolaresche, ma anche escursioni nel bosco con esperti, laboratori per i più piccoli e aperitivi a tema.
Il parco ha allestito anche due casette in legno dove vengono curati gli ungulati feriti o malati.
Arrampicata, che passione!
Sguardo verso l’alto, istinto primordiale che ci accompagna fin dall’infanzia, forza, tecnica, resistenza e voglia di misurarsi con i propri limiti. C’è questo e molto altro nel mix di elementi (e sentimenti) che accompagnano i praticanti dell’arrampicata sportiva, una delle discipline più in voga nel panorama sportivo italiano.

Sentiero dei fiori. Foto: Icaro Pigolotti
Il richiamo della parete e la voglia di immergersi nella natura, in altre parole, si dimostrano da tempo irresistibili alimentando la crescita costante del movimento.
Palestre indoor e su roccia
Sono due le palestre indoor attrezzate con pareti di roccia artificiali: l’impianto di arrampicata di Edolo, situato presso la piscina comunale, e il Centro formativo Provinciale “Giuseppe Zanardelli” a Ponte di Legno che offrono diversi percorsi a differenti gradi di difficoltà.
Quattro, invece, le palestre di roccia in falesia collocate nel panorama montano. Al Passo Tonale la Palestra Monticelli offre 40 vie con un’altezza massima di 120 metri e percorsi a difficoltà variabile (compresa tra 4b e 8a). Al Passo Paradiso, alle pendici del Ghiacciaio Presena a quota a 2.600, l’omonima palestra all’aperto presenta 10 vie (con difficoltà tra 4a e 6b) e un’altezza massima 33 metri. Cinque sono invece le vie sulla falesia della Palestra Centrale (con difficoltà dal 5a al 6b e un’altezza massima di 37 metri) e sette quelle della Palestra Stavel che offre vette decisamente meno alte (da 6 e 13 metri) e poco impegnative (da 3a a 6a) e si propone come un luogo perfetto anche per principianti e i bambini.
Camminare in montagna: una cosa da bambini
Principianti, bambini, anziani: tutti possono camminare in montagna, l’importante è scegliere il sentiero giusto. A Pontedilegno-Tonale ci sono moltissime passeggiate facili, adatte ai meno esperti, anche alle famiglie con bambini. L’ideale per educare i più piccoli a non essere sedentari e a solleticare il loro desiderio di scoperta. Come l’itinerario che si snoda a cavallo del torrente Vermigliana, dalla pittoresca conca del Velon agli ameni boschi dell’area pic-nic delle Viscle. O il giro dei masi, nel fondovalle del torrente Vermigliana; il percorso che permette di visitare le Torbiere del Tonale; o una piacevole passeggiata nelle praterie del Mortirolo. O ancora l’itinerario panoramico tra il centro storico di Ponte di Legno e Villa Dalegno.
Anche i camminatori più allenati a Pontedilegno-Tonale troveranno pane per i loro denti, con percorsi impegnativi e suggestive vie ferrate. Numerosi i sentieri per i più allenati: come l’impegnativo anello che culmina sulla panoramica Cima Bles, che attraversa il sito archeologico di Tor dei Paga`. O il percorso per raggiungere i laghetti di Pietra Rossa (a 2.500 metri di altezza), nella Val di Cane`, immersa nel Parco Nazionale dello Stelvio. L’itinerario sul Monte Aviolo, uno tra i più affascinanti all’interno del Parco dell’Adamello. O ancora l’escursione in Val Paghera, alla scoperta della Piana dei Morei.
Per gli escursionisti esperti ci sono anche le suggestive vie ferrate: itinerari a fil di cielo, lungo i camminamenti della Grande Guerra. Serve un’attrezzatura alpinistica (imbrago e kit da ferrata) ed è preferibile essere accompagnati da una guida alpina.
Giorno e notte in vetta
Per chi volesse immergersi totalmente nell’atmosfera della montagna, a Pontedilegno-Tonale ci sono anche i trekking tour: spettacolari escursioni di più giorni, da rifugio a rifugio. Sono rivolti a escursionisti esperti, allenati ed equipaggiati. Camminerete zaino in spalla per esplorare le nostre montagne e ricaricare le energie fisiche e mentali, avvolti dall’accogliente atmosfera dei rifugi alpini. Potete scegliere tra il tour dell’Alta Via dell’Adamello, quello dell’Alta Via Camuna e i sentieri della Grande Guerra.
Alba in quota
L’alba porta con sé il fascino del giorno nuovo che sta per nascere, prende il nostro pensiero e lo porta lontano. È bello sognare ad occhi aperti sui colori del sole che sorge. In montagna però, per potere ammirare questo spettacolo bisogna andare in alto, raggiungere la cima delle montagne. Per fortuna ci sono gli impianti di risalita. Per far godere a pieno questo spettacolo, nel comprensorio Pontedilegno-Tonale anche quest’anno torna “Alba in quota”.
Quattro mattine di luglio e agosto gli impianti apriranno presto al mattino proprio per permettere agli amanti della montagna più autentica di assistere a questo spettacolo naturale. Ad accompagnare gli eventi, la musica evocativa di alcuni artisti.